Gioco di ruolo

copertina del gioco

Uno degli strumenti più importanti gestiti dal Sistema Museale è rappresentato dal Laboratorio Provinciale per la Didattica Museale: tra i suoi obiettivi dichiarati c'è quello di valorizzare adeguatamente le attività educative dei musei. Proprio per arricchire l'offerta educativa, il Laboratorio ha proposto per l'anno scolastico 2007-08 l'utilizzo del gioco di ruolo (GdR), ideando e realizzando uno strumento didattico capace di raccontare in modo originale l'esperienza della guerra e della Resistenza nella provincia di Ravenna negli anni 1944-45, offrendo agli studenti un'immersione nella Storia da protagonisti e non da semplici spettatori, senza mediazioni di linguaggio (narrativa, film, fumetto ecc.).

Attraverso l'interazione fra i partecipanti al GdR, si vuole far comprendere il periodo dell'occupazione nazifascista dell'Italia dal punto di vista della quotidianità, dell'occupazione militare e della risposta armata da parte dei partigiani, sottolineando soprattutto il contributo alla Lotta di liberazione dato dalla popolazione contadina.

 

Uno 'strano' gioco

Per chi non lo conosce, potremmo dire che il GdR consiste "nella ricostruzione e nell'elaborazione di una situazione reale, che si presenta in forma problematica, nella quale ciascun giocatore è chiamato a prendere parte attiva mettendo in atto dei comportamenti più o meno codificati dal ruolo assegnatogli".

Per giocare occorre anzitutto un "modello", ovvero una rappresentazione della realtà (nel nostro caso la provincia di Ravenna negli anni 1944-45), descritto e regolato attraverso un insieme formalizzato di regole. Tali regole permettono al giocatore di rapportarsi con la realtà nella quale si trova a muovere e ad interagire con essa e con gli altri giocatori mediante azioni di causa-effetto.

Ogni giocatore interpreta un personaggio (la staffetta partigiana, il contadino ecc.), di cui conosce l'aspetto fisico, la storia personale, il ruolo all'interno della società e della storia, le principali caratteristiche personali (forza, carisma, abilità, conoscenze...). II giocatore interpreterà quindi il suo personaggio tenendo sempre presenti le limitazioni, fisiche ed intellettuali, che lo caratterizzano facendolo agire in maniera coerente con esse.

Attraverso il proprio personaggio, entrerà poi in una situazione problematica, la storia vera e propria, il cui inizio è raccontato dal Master (o Narratore), che descrive man mano cambi di ambientazione e gli avvenimenti che mutano la storia. II ruolo del Master, importantissimo nella realtà del GdR, diviene qui fondamentale in quanto il suo compito principale sarà anche quello di massimizzare le potenzialità didattiche del gioco, orientando la discussione fra i partecipanti, guidandone l'attività, stimolando i giocatori a prendere parte attiva al gioco e quindi al processo di apprendimento.

 

A differenza dei giochi tradizionali, nel GdR non esiste un vincitore: lo scopo è partecipare alla narrazione, diventare attori. E come veri e propri attori, i partecipanti sono chiamati a calarsi nei panni del personaggio che interpretano, a comprenderne le motivazioni e le scelte, la personalità, facendolo agire in maniera coerente rispetto ad uno contesto storico e sociale conosciuto. Per certi versi, giocare al GdR è come leggere un romanzo o guardare un film, con la sola differenza che il protagonista della storia narrata è il giocatore stesso e le sue azioni determinano lo svolgimento della trama.


Il gioco si compone di due manuali: nel primo (ad uso del Master) è presente un'introduzione al progetto, al GdR e al ruolo del Master, le regole e la storia da giocare compendiate dalle relative schede didattiche; nel secondo (ad uso dei giocatori), oltre alle schede dei personaggi da staccare, si trovano tutte le informazioni e nozioni che serviranno per giocare, in forma sintetica ma esaustiva (la lotta partigiana, le forze in campo, lo scenario, le parole della Resistenza, le parole del nazifascismo, le parole della guerra, i nomi della guerra, la cronologia della guerra), oltre ad una bibliografia minima utile per eventuali approfondimenti.

Il GdR è stato realizzato insieme al Museo della Battaglia del Senio di Alfonsine, mentre per lo sviluppo tecnico della trama, delle regole di gioco e delle schede tecniche dei personaggi, il Laboratorio e si è avvalso della società "E-nigma" di Ravenna, che da anni opera nel settore della progettazione, sviluppo e realizzazione di giochi.