Fumetti al museo
GULP! I fumetti al museo!
Partendo dall'assunto fumetto = linguaggio, la Provincia di Ravenna ha ideato nel 2003 il progetto "Gulp! I fumetti al museo!", con l'intenzione di realizzare un prodotto editoriale diverso rispetto a quelli già esistenti (le guide, le monografie, gli atti, i quaderni, la rivista cartacea ed on line), in grado di far conoscere i musei aderenti al Sistema Museale a quella parte del pubblico giovanile e adulto che di norma resta indifferente davanti alle tradizionali forme di promozione culturale. Tutto ciò nella convinzione che è compito istituzionale strategico della Provincia quello di favorire la fruizione del patrimonio culturale del territorio da parte di un pubblico sempre più ampio e differenziato.
E così nel 2004 è nato Ombre arcane, un'opera di fiction a fumetti in grado sia di avvincere narrativamente il lettore sia di veicolare senza troppa evidenza e pedanteria molteplici informazioni sui musei coinvolti nella storia, solleticando tra l'altro la curiosità di chi legge in modo da spingerlo a visitarli.
Visto il gradimento da parte non solo dei tanti lettori ma anche degli operatori culturali del territorio, la Provincia di Ravenna ha pensato di implementare il progetto ripetendo l'esperienza, dando dunque vita ad una originale e misteryosa collana a fumetti "I misteri dei musei" allo scopo di promuovere la conoscenza anche di altri musei della rete.
Così nel 2006 è stato pubblicato il secondo volume dal titolo "Il fuoco segreto" mentre nel 2008 sarà pubblicato il terzo numero della collana, dal titolo "L'ultimo custode".
La collana, di cui Massimo Marcucci è il soggettista e Gianni Barbieri lo sceneggiatore, è incentrata su storie che intrecciano fantasia e realtà storica, in cui compaiono molteplici cenni e riferimenti a fatti e personaggi legati alla storia locale; ma soprattutto i protagonisti delle vicende narrate portano il lettore alla scoperta di tanti musei del territorio, mostrando in modo non convenzionale le facciate degli edifici e le sale, gli arredi e le vetrine, le collezioni esposte e i singoli beni, il personale e le varie attività che animano i diversi musei aderenti al Sistema Museale Provinciale.
Il fumetto mette in mostra ogni aspetto del museo, dalle raccolte alle tante attività svolte. Ma fa scoprire anche altri luoghi culturali del territorio, in un efficace gioco di rimando dall'uno all'altro.
Grazie ai due codici - quello verbale e quello iconico - che lo caratterizzano, il fumetto permette di raccontare non solo a parole ma anche di mostrare visivamente i musei: le tavole dedicate ai musei del Sistema Museale infatti illustrano fedelmente le facciate degli edifici e le sale allestitive, gli arredi e le vetrine, le collezioni esposte e i singoli beni; mostrano addirittura il volto dei direttori e del personale dei singoli musei intenti in attività di didattica con le scuole, di allestimento di mostre temporanee, di catalogazione, di ricerca scientifica, di cura dell'esposizione permanente, di restauro, di organizzazione di eventi e così via.
Grazie ai due codici - quello verbale e quello iconico - che lo caratterizzano, il fumetto permette di raccontare non solo a parole ma anche di mostrare visivamente i musei: le tavole dedicate ai musei del Sistema Museale infatti illustrano fedelmente le facciate degli edifici e le sale allestitive, gli arredi e le vetrine, le collezioni esposte e i singoli beni; mostrano addirittura il volto dei direttori e del personale dei singoli musei intenti in attività di didattica con le scuole, di allestimento di mostre temporanee, di catalogazione, di ricerca scientifica, di cura dell'esposizione permanente, di restauro, di organizzazione di eventi e così via.
Grazie ai due codici - quello verbale e quello iconico - che lo caratterizzano, il fumetto permette di raccontare non solo a parole ma anche di mostrare visivamente i musei: le tavole dedicate ai musei del Sistema Museale infatti illustrano fedelmente le facciate degli edifici e le sale allestitive, gli arredi e le vetrine, le collezioni esposte e i singoli beni; mostrano addirittura il volto dei direttori e del personale dei singoli musei intenti in attività di didattica con le scuole, di allestimento di mostre temporanee, di catalogazione, di ricerca scientifica, di cura dell'esposizione permanente, di restauro, di organizzazione di eventi e così via.
Il fumetto diventa pertanto l'occasione per rendere evidente a tutti che i musei sono realtà articolate e dinamiche, indicando come all'interno dei musei siano peculiari non solo gli oggetti esposti e i contenitori che li ospitano, ma anche le aule didattiche e i laboratori di restauro, i depositi e gli archivi, gli spazi di informazione e le aree di ristoro, i cataloghi informatizzati e i centri di documentazione. Spazi e attività con cui quotidianamente i musei valorizzano adeguatamente il ricco e prezioso patrimonio culturale del territorio.
E se i protagonisti sono certo i musei, la Provincia attraverso la collana a fumetti ha messo un po' in mostra anche altri luoghi culturali e storici del territorio, presentando al lettore vie, piazze, palazzi, chiese, teatri, biblioteche, sepolcri. Ecco che la storia ci porta a Ravenna nella basilica di S. Francesco, davanti alla Tomba di Dante e al Palazzo della Provincia, all'interno di Palazzo Rasponi-Belleghi e della cosiddetta 'Casa di Francesca', mentre a Lugo ci accompagna nel Teatro Rossini e a Villa Malerbi, sotto il Pavaglione, davanti alla Rocca e a Palazzo Trisi.