L'IBC per il sistema musei dell'Emilia Romagna

Una giornata di confronto con operatori culturali e amministratori locali sulle azioni comuni volte al miglioramento dei musei

Simona Parisini - Istituto Beni Culturali

"IBC per il Sistema dei Musei della Regione Emilia-Romagna" è il titolo dell'incontro organizzato il 2 dicembre presso l'Auditorium della Regione. Parole che indicano una strategia, quella logica di "sistema" che da 40 anni l'Istituto persegue attraverso azioni di consulenza e servizio nel settore dei beni culturali regionali, a favore degli enti locali, per mantenere e rafforzare una rete di relazioni, in cui condividere linee programmatiche, effettuare indagini e promuovere strumenti per lo sviluppo e il miglioramento della fruizione del patrimonio.
Nell'ambito della programmazione prevista dalla L.R. 18/2000, il piano varato dalla Regione per sostenere le istituzioni culturali emiliano-romagnole rappresenta una delle principali novità che in questi mesi hanno riguardato in modo incisivo il sistema dei musei. Le stesse modalità attuative sono state ridisegnate e portate in capo all'IBC, di fatto semplificando il quadro precedente che vedeva anche la partecipazione delle amministrazioni provinciali e dell'assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna. Questo nuovo assetto è stato applicato per la prima volta quest'anno, da qui la necessità di un confronto coi diretti interessati e potenziali beneficiari sui primi esiti, criticità e possibili migliorie di metodo da apportare. È comunque indubbio che le risorse messe a disposizione da questo intervento hanno contribuito a rivitalizzare significativamente le attività di progettazione dei musei locali su svariati fronti operativi: consolidamento e innovazione delle proprie strutture, arricchimento delle dotazioni e tecnologie, miglioramento e qualificazione dei servizi al pubblico, organizzazione di nuove iniziative di valorizzazione anche in forma condivisa e in una opportuna logica di rete.
Fra i principali obiettivi individuati dall'IBC per il Piano museale si inserisce la costruzione e lo sviluppo dei sistemi digitali della conoscenza a disposizione di un pubblico sempre più vasto e vario. È legato a questo ambito d'azione l'attività di catalogazione che da sempre caratterizza fortemente gli interventi diretti dell'IBC, mantenendo sempre un'attenzione particolare alla continua evoluzione tecnologica e alle nuove possibilità di diffusione dei dati. Lo dimostra la recente pubblicazione del nuovo Portale PatER, che ha apportato migliorie per la fruizione della ricchissima, e in continua crescita, banca dati del Catalogo del Patrimonio Culturale dell'Emilia-Romagna, sia nella resa grafica - più snella e con un maggior risalto alle immagini -, sia nelle funzionalità di ricerca e navigazione - più intuitive e attente all'esperienza dell'utente. Un'ulteriore significativa attività legata alla circolazione e condivisione dei dati sul web è il percorso intrapreso dall'IBC nell'ambito dei linked open data, ovvero dati pubblicati in formato aperto per il ri-uso.
La cultura della qualità è un'altra tematica su cui l'Istituto si è particolarmente speso negli anni per garantire un più alto livello ed efficienza dei servizi offerti dagli istituti culturali verso i cittadini. Quest'anno la ripresa dei lavori sugli standard qualitativi museali da parte del MiBACT, ha costituito un rinnovato stimolo per proseguire il processo di riconoscimento con gli aggiornamenti necessari, affinché il sistema dei musei dell'Emilia-Romagna sia sempre più accessibile, inclusivo, capace di garantire ad ogni categoria di pubblico la piena godibilità del patrimonio culturale. Recentemente approvate dalla Regione, le "Linee Guida per il godimento del patrimonio museale dell'Emilia-Romagna per le persone con disabilità", rappresentano un concreto impegno verso un approccio universalistico nella modalità di fruizione del patrimonio e nello sviluppo delle potenzialità partecipative, in cui inscindibile sia il legame tra museo, comunità e territorio.
In un'ottica di sviluppo di sistema, si guarda con interesse anche verso progetti che propongono nuovi modi di interpretare il museo e l'attuazione di politiche di conservazione del patrimonio, anche in termini preventivi e attraverso modelli di collaborazione fra istituzioni del territorio. La formazione e l'orientamento specialistico degli operatori e l'apporto delle varie componenti della società ai processi di salvaguardia e valorizzazione dell'eredità culturale rappresentano ulteriori ambiti di sensibile rilevanza.
Il grande interesse verso questi argomenti è stato confermato dall'ampia partecipazione all'incontro: circa 150 tra operatori museali e amministratori locali, rappresentanti dell'ampio e vario panorama museale regionale, hanno risposto all'invito, confermando anche la necessità di un confronto diretto e concreto, per avviare azioni comuni efficaci di miglioramento in una visione di sistema.

La pagina dell'IBC della Regione Emilia-Romagna - pag. 4 [2016 - N.57]

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