Studi sul patrimonio culturale

Ricerca interdisciplinare e ampia comunicazione nella nuova collana editoriale del Dipartimento di Beni Culturali

Alessandro Iannucci - Co-direttore della collana

Con l'uscita dei primi due volumi (Il patrimonio culturale tra conoscenza, tutela e valorizzazione. Il caso della "Piazzetta degli Ariani" di Ravenna, a cura di Giuseppe Garzia, Alessandro Iannucci, Mariangela Vandini; Il libro e le sue reti. La circolazione dell'edizione italiana nello spazio della francofonia (sec. XVI-XVII), a cura di Lorenzo Baldacchini) prende il via un nuovo progetto editoriale del Dipartimento di Beni Culturali: si tratta della collana dal programmatico titolo "Studi sul patrimonio culturale" pubblicata dalla Bononia University Press (BUP), il dinamico marchio editoriale di riferimento dell'Ateneo bolognese.
L'obiettivo della collana è di realizzare nel medio periodo uno strumento editoriale caratterizzato sia dal rigore scientifico sia dalla capacità di produrre discorsi efficaci anche per una ampia comunicazione. Il tema del 'Patrimonio culturale' è al centro del dibattito pubblico, specie nei termini (spesso polemici) di una mancata tutela e di una non compiuta valorizzazione, anche di carattere economico, della straordinaria disponibilità di beni culturali - archeologici, monumentali, artistici, musicali, museali e spesso anche etnografici - di cui dispone il nostro paese. Al contrario di altre discipline, per i beni culturali non esiste in Italia - e in parte anche all'estero - una comunità scientifica di riferimento né strumenti di lavoro quali riviste specializzate o appunto collane editoriali. Questa mancanza è conseguenza dello statuto incerto dello studio dei beni culturali, cui concorrono specialisti diversi: dagli architetti agli storici dell'arte; dagli archeologi agli esperti di diagnostica; dagli economisti agli storici della cultura. Tutte queste aree del sapere sono rappresentate nel Dipartimento di Beni Culturali dell'Ateneo bolognese, radicato a Ravenna da ormai oltre un ventennio: la nuova collana rappresenta quindi una sfida necessaria perché i risultati di ricerche interdisciplinari intorno a un tema strategico diventino concretamente parte di un dibattito pubblico, aperto non solo ad altri studiosi ma anche a quanti sono coinvolti per professione, interesse, ruolo istituzionale o politico nella gestione del patrimonio culturale.
Il piano editoriale prevede la pubblicazione di volumi curati non solo dai membri del dipartimento ma anche contributi di autori esterni, italiani e internazionali, traduzioni o ristampe, sui variegati aspetti del patrimonio, legati al territorio come nel caso del volume sulla Piazzetta degli Ariani, ma anche a un più ampio contesto di riferimento, come per il volume sulla circolazione del libro a stampa italiano in Francia in età moderna.
Questa nuova collana nasce quindi come un'ipotesi, una sfida culturale per una nuova visione nella convinzione che solo quando i tradizionali saperi umanistici siano concretamente coniugati con gli studi, giuridici, socio-economici e politologici ma anche con le metodologie e gli strumenti scientifici, diagnostici e informatici si possono realizzare ricerche efficaci sui beni culturali e ottenere un'ampia e fattiva diffusione dei risultati.
Tutte le informazioni sulla collana, dal programma editoriale alle fasi della pubblicazione attraverso un processo di peer review sono reperibili nel sito del Dipartimento di Beni Culturali, alla URL www.beniculturali.unibo.it/it/ricerca/studi-sul-patrimonio-culturale (raggiungibile anche da un banner presente nella homepage).
Alla direzione della collana - Alessandro Iannucci, Mariangela Vandini e Giuseppe Garzia - si affianca un prestigioso Comitato Scientifico Internazionale esterno composto da Xavier Bisaro (Centre d'études supérieures de la Renaissance di Tours), Bernard Frischer (University of Virginia), Tomaso Montanari (Università di Napoli "Federico II"), David Saunders (British Museum), Luca Zan (Università di Bologna).


La pagina del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna - pag. 5 [2016 - N.55]

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