Marionette e Risorgimento

Un originale esempio di sinergia fra due musei ravennati per cimentarsi nella ricerca storica a partire dai copioni manoscritti
della Famiglia Monticelli

Roberta Colombo, Giovanni Fanti - La Casa delle Marionette di Ravenna; Fondazione Museo del Risorgimento di Ravenna

Ci sono progetti che nascono e trovano il loro perfezionamento grazie all'incontro tra realtà e discipline che potrebbero sembrare distanti. È dal confronto e dalla riflessione su comuni denominatori che è nata quest'anno la collaborazione tra due realtà culturali ravennati: La Casa delle Marionette e la Fondazione Museo del Risorgimento. L'incontro ha fatto leva su un metodo di lavoro che le ha viste interessate scientificamente e ha portato alla nascita dell'ambizioso progetto Marionette e Risorgimento.
Grazie a tale progetto, finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, a partire dallo scorso settembre i due musei, nelle figure dei due responsabili della formazione e della ricerca Roberta Colombo e Giovanni Fanti, hanno intrapreso un percorso che, dopo un primo periodo di conoscenza della reciproca didattica e modalità di espressione museale, hanno concordato di studiare e tutelare alcuni copioni manoscritti del fondo archivistico della Casa delle Marionette.
La Casa delle Marionette si trova a Ravenna, nel centro storico della città, inaugurata nel dicembre 2005, ospita la Collezione della Famiglia Monticelli, una delle più antiche formazioni di spettacolo dal vivo nel settore delle marionette e dei burattini, ancora attiva ai giorni nostri. Il museo è gestito dal Teatro del Drago, una compagnia teatrale diretta erede della Famiglia Monticelli: gli attuali direttori artistici, Andrea e Mauro Monticelli, appartengono alla quinta generazione che ininterrottamente porta avanti l'attività; il capostipite fu Ariodante, nato a Cremona nel 1822. Il museo non è solo un luogo dove gli oggetti vengono conservati e mostrati: queste testimonianze continuano a vivere, parlare e a raccontarci il loro tempo. La collezione Monticelli è composta da 63 marionette, 135 burattini, 132 scenografie e 130 copioni manoscritti.
Proprio i copioni manoscritti si sono rivelati una fonte storica di grande interesse che ha visto l'interazione tra La Casa delle Marionette e Fondazione Museo del Risorgimento. Sui copioni si è portata l'attenzione per la loro natura di fonte vergine di prima mano, che analizzata dallo storico e dallo studioso di teatro può dare origine a un pensiero critico nuovo: è come guardare lo stesso oggetto da due prospettive diverse. Quello che ne esce è un ritratto dell'oggetto molto più completo, soprattutto perché le informazioni non vengono a sommarsi, ma a completarsi vicendevolmente.
I copioni più antichi risalgono alla prima metà dell'Ottocento e sono opera del capostipite Ariodante, fino a giungere ai più recenti degli anni Sessanta-Settanta del XX secolo scritti da William. Dato che la Famiglia Monticelli è stata marionettista fino agli anni Venti-Trenta dello scorso secolo, i copioni antecedenti questo periodo sono tutti scritti per il teatro di marionette, mentre i più recenti furono scritti per il teatro di burattini.
La collaborazione prevista dal progetto è stata sperimentata su cinque copioni: La battaglia di Legnano, I Fratelli Bandiera (sia il copione del 1907 sia quello per burattini del 1937); La spedizione dei Mille, Lo sbarco dei Mille, Stefano Pelloni (composto a Ostiglia). I copioni sono stati interessati da un rilievo fotografico digitale che ha permesso la fruibilità dei manoscritti oltre a documentarne lo status quo. La caratteristica principe dei copioni per il teatro di marionette, scritti da Ariodante, riguarda la presenza della maschera di Famiola (costume piemontese, molto vicina al Gianduia torinese).
Il 20 marzo scorso a Grugliasco, presso l'Istituto per i Beni Marionettistici di Torino, all'interno della giornata di studi organizzata in occasione della Giornata Mondiale della Marionetta, si è conclusa, con una comunicazione scientifica, la prima tappa di un itinerario segnato dalla collaborazione fra i due musei ravennati. Un lavoro che nasce e si inserisce nel contesto di un altro progetto più ampio e di respiro nazionale promosso da UNIMA (Unione Internazionale delle Marionette - Sezione Italia) che da due anni si é posta il traguardo di far riconoscere nel Registro della Memoria degli Archivi UNESCO, le collezioni dei copioni manoscritti di 9 musei italiani, fra i quali quelli della Casa delle Marionette di Ravenna. I risultati di questo percorso per il Registro della Memoria sono resi pubblici da luglio 2015.
Questa esperienza, appena nata, continuerà nei prossimi anni perché tale è la potenzialità scientifica di quanto sperimentato che sarebbe molto sciocco desistere per esclusive cause economiche.

Esperienze di didattica museale - pag. 22 [2015 - N.53]

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