Paradoxes: l'inusuale ascolto delle stelle

Live performance musicali animano con suoni e luci la volta stellata del Planetario di Ravenna

Angela Longo - Associazione Culturale Orthographe

live performance musicali in cui lo spazio del planetario si trasforma in un auditorium nel quale lo spettatore può abbandonarsi a un ascolto inconsueto, sprofondando con lo sguardo nel buio della volta celeste. Il planetario non è semplicemente lo spazio che accoglie la performance musicale, ma rende possibile una deriva dello sguardo che si fonde con i suoni della musica eseguita.
Dal 2011 l'Associazione Culturale Orthographe e l'editore musicale Presto!?, in collaborazione con Marco Garoni dell'A.R.A.R - Associazione Ravennate Astrofili Rheyta e il sostegno del Comune di Ravenna, organizzano la rassegna Paradoxes presso il Planetario ravennate che giunge quest'anno alla sua quarta stagione.
La serie di performance, iniziata a Ravenna nell'aprile del 2011 e arrivata al ventiduesimo evento, è nata dal desiderio di aprire uno spazio e un meccanismo, così particolari e specifici come il Planetario, al mondo della performance. Il Planetario nel corso degli anni è diventato sede privilegiata di incontro tra arte, musica, poesia e scienza, creando un pubblico eterogeneo di astrofili, appassionati di musica elettronica e di arti visive.
Un progetto di lunga durata che si avvale della collaborazione tra Alessandro Panzavolta, regista del gruppo teatrale Orthographe, Lorenzo Senni, musicista e fondatore dell'etichetta di musica elettronica Presto!? e Marco Garoni, direttore de facto del Planetario di Ravenna, lecturer di astronomia e astrofisica, e presidente della associazione A.R.A.R. a cui è affidata la gestione dell'istituzione ravennate.
Musicisti provenienti da tutta Europa si sono esibiti sotto la "nostra" volta stellata; ognuno di loro ha portato la sua idea di spazio e di infinito.
Durante gli spettacoli della rassegna Paradoxes lo spazio del Planetario si trasforma in un auditorium dalla forma circolare dove il pubblico assiste al sorgere e al tramontare di rumorosi astri e alla manifestazione di fenomeni celesti inconsueti: suoni provenienti da sfere superne lacerano la densa atmosfera di nebulose in espansione. Il movimento delle costellazioni, dei pianeti e dei diversi fenomeni astronomici, pilotato in tempo reale, prende forma dalla musica e dialoga con gli effetti visivi.
Il Planetario di Paradoxes non è semplicemente lo spazio che accoglie la performance musicale, ma in quanto dispositivo ottico manipolato oltre i limiti del suo uso ordinario, rende possibile una deriva dello sguardo che si fonde con i suoni della musica eseguita. Giochi di luce e laser si mescolano con le stelle; moti celesti impossibili e "paradossali" disorientano lo sguardo.
Il progetto Paradoxes ha riscosso interesse e riconoscimenti anche fuori dalla città di Ravenna. La performance del 22 marzo 2015 al Planetario "Ulrico Hoepli" di Milano (il planetario più grande d'Italia), organizzata in collaborazione con il Festival Terraforma, costituisce la seconda tappa in trasferta del formato Paradoxes che è stato presentato anche presso il Großeplanetarium di Berlino il 6 marzo 2014. In entrambe le occasioni le musiche sono state composte ed eseguite da Lorenzo Senni, figura emergente nel panorama internazionale della musica elettronica e curatore musicale della rassegna.

Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 18 [2015 - N.53]

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