Le parole delle donne

L'Archivio storico di Bagnacavallo vincitore del concorso "Io amo i Beni culturali" con un originale progetto sulla violenza di genere

Patrizia Carroli - Archivio Storico Comunale di Bagnacavallo

L'Archivio storico comunale di Bagnacavallo, congiuntamente con il Liceo Torricelli di Faenza indirizzo Scienze umane, è risultato tra i vincitori della IV edizione del concorso regionale Io amo i beni culturali - sezione Archivi - indetto dall'IBC della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, l'Assessorato agricoltura e pesca, il MODE (Museo officina dell'educazione) dell'Università di Bologna e patrocinato dall'Assemblea legislativa della Regione, con il progetto intitolato Le parole delle donne.
Il concorso, che ha come scopo quello di avvicinare i ragazzi in età scolare alla conoscenza del patrimonio culturale e alle istituzioni deputate alla sua conservazione, come musei e archivi storici, persegue tale obiettivo tramite il finanziamento di progetti che vedano la partecipazione attiva degli studenti in laboratori didattici costruiti ad hoc per favorire la conoscenza del patrimonio, considerato uno straordinario veicolo di crescita del senso civico e strumento fondamentale di sviluppo della cittadinanza attiva.
Il progetto Le parole delle donne riassume in sé questo duplice scopo: da un lato avvicinare i ragazzi agli antichi documenti conservati nell'Archivio storico bagnacavallese, dall'altro utilizzare i medesimi per portarli a ragionare su un fenomeno drammaticamente attuale, come quello della violenza di genere.
Tra la documentazione conservata in Archivio esiste una serie denominata Condemnationes, costituita da sei volumi pergamenacei datati tra il 1316 e il 1349, nei quali sono state raccolte le condanne civili e criminali emesse dal Governatore di Bagnacavallo per reati commessi contro la proprietà e le persone. A un attento studio di tali volumi a opera della professoressa Maria Teresa Pezzi, ricercatrice abituale dell'Archivio nonché docente di Lettere presso il Liceo Torricelli, ci si è accorti che tra queste spiccano numerosi atti che riguardano violenze, stupri e omicidi perpetrati a danno delle donne.
Da qui l'idea e la costruzione del progetto.
Un progetto che vedrà protagonisti gli alunni delle classi seconde del Liceo e che attraverso l'analisi di alcuni di questi documenti, scelti tra quelli che sono sembrati più significativi per accaduto, e un lavoro in classe che illustri la concezione della donna in epoca medievale nei suoi aspetti filosofici, artistici e letterari, religiosi, giuridici e psicologici, porti i ragazzi a conoscere il passato per avere uno sguardo consapevole sul presente.
Il progetto è in partenariato con due importanti istituzioni del territorio: l'associazione SOS DONNA che incontrerà gli studenti per dare loro una visione concreta, basata su una esperienza ormai ventennale, dell'attualità del problema della violenza di genere e il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza per una visita guidata alla sezione delle ceramiche medievali e in particolare ad alcuni manufatti raffiguranti la donna.
Il progetto si concluderà con la realizzazione di un video, che vedrà gli studenti non solo recitare in prima persona, ma occuparsi anche di sceneggiatura e post produzione - sotto la guida esperta del regista Domenico Ciolfi - sotto forma di docufiction, nel quale i ragazzi potranno narrare la storia accaduta tratta dai documenti e realizzare così una sorta di spot contro la violenza di genere, mettendo a frutto le conoscenze storiche e la sensibilità acquisite.
Benvenuta, Chatellina, Maria e Santa sono solo alcune delle donne le cui vicende sono testimoniate nei documenti, attraverso i quali si intende dare loro voce per tramite delle nuove generazioni, nella speranza che anche questo piccolo progetto possa formare donne e uomini consapevoli, oggi e domani.

Esperienze di didattica museale - pag. 8 [2015 - N.52]

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