Efficienza con una coscienza

Il museo come ecosistema nel delicato equilibrio tra varie tipologie di risorse

Ferdinando Adorno - Achitetto - Membro Icom

La sostenibilità riguarda il futuro e la capacità della società attuale di soddisfare le esigenze presenti, assicurando pari opportunità alle prossime generazioni. Aspetti fondamentali di un processo sostenibile sono la comprensione e il bilanciamento delle complesse dinamiche che legano la sfera socio-economica a quella ambientale. La cultura è uno strumento prezioso al servizio della sostenibilità, poiché influisce sullo stile di vita, sui modelli di consumo e di produzione, sulla relazione con l'ambiente e sull'accettazione del processo di cambiamento della società. Beni culturali e musei influenzano direttamente la qualità della vita, agendo sul senso di appartenenza a una comunità e a un luogo (Hawkes 2001).
A questo scopo, i musei dedicano la maggior parte delle proprie risorse all'impegno di preservare il valore delle collezioni, delle esperienze e della conoscenza accumulate nel tempo e metterle a disposizione del presente e delle future generazioni. Eppure, la maggior parte dei musei sono organizzazioni poco sostenibili (Davies 2008). Essi occupano edifici che consumano grandi quantità di energia, principalmente dedicata al controllo climatico di collezioni in costante espansione (si stima che i consumi di 400-500kWh/m2/anno siano comuni anche in climi moderati); riusano o riciclano raramente i materiali degli allestimenti; privilegiano strategie di successo in termini di visitatori piuttosto che di qualità del servizio; strutturano reti di partenariato locale deboli a cui difficilmente danno continuità; infine, costretti da budget sempre più ridotti e tagli imprevedibili, sono spesso incapaci di pianificare e programmare sulla base di una visione a lungo termine (Museum Association  2008).
Consapevoli di questa situazione, varie associazioni di musei, tra cui l'American Alliance of Museums, l'Australian Museums e la Museum Association, promuovono da una decina d'anni la condivisione di buone prassi e lo sviluppo di standard di sostenibilità. L'idea è che la diffusione di una cultura della sostenibilità in ambito museale possa portare verso una forma di "efficienza con una coscienza" (UK National Trust) capace di accompagnare le istituzioni a un uso migliore di tutte le risorse disponibili, a una maggiore responsabilità sociale e ad aumentare le occasioni di eccellenza, innovazione e creatività (Museum Association 2008).
È questo il contesto in cui si sviluppa il fenomeno dei Green Museums (Brophy e Wylie 2008), ovvero di quelle istituzioni museali che integrano il principio di sostenibilità ambientale nel proprio programma, nelle proprie attività, e nelle proprie strutture. Il movimento ha le proprie radici nell'ecomuseologia (Coveney e Highfield 1995) e si caratterizza per l'attenzione a un uso efficiente delle risorse naturali. I fattori che interessano il consumo di queste risorse possono essere numerosi: grandezza dell'edificio, numero di piani, localizzazione, "volume" dei visitatori. Tuttavia la specificità dei consumi di un museo va riferita principalmente alla conservazione preventiva delle collezioni. L'esigenza crescente di ridurre consumi e costi in questo settore ha portato a una progressiva revisione dei principi e dei metodi di conservazione (May 2011), fino alla recente introduzione di una relativa flessibilità nei parametri di controllo ambientale (BS EN 15999-1:2014).
La riduzione dei consumi è un requisito sempre più importante anche nella progettazione degli spazi museali, ove la necessità di bilanciare le diverse funzioni può dar luogo a strutture di carattere fortemente innovativo. È il caso del Kunstmuseum di Ravensburg, primo museo al mondo a rispondere agli stringenti standard Passivehaus, riuscendo a compensare il difficile bilancio energetico di un esiguo apporto solare con il calore del corpo dei visitatori.
Al di là di quelle naturali, i musei dipendono da un gran numero di altre risorse: la collezione, i fondi, il supporto della comunità, le idee e la conoscenza, il personale, e lo stesso edificio. Il depauperamento di una qualsiasi di queste risorse metterebbe a rischio l'equilibrio del museo (Museum Association 2008). Quindi, perché un museo sia realmente sostenibile è necessario che faccia propria una visione a lungo termine in cui siano integrate tutte le risorse che dovrà gestire. La sua sostenibilità, o quella dell'intero settore museale "non è un fine da perseguire in maniera lineare, ma un percorso, definito da un insieme di valori che necessitano di essere costantemente rinforzati". Si potrebbe pensare ai musei come a un ecosistema che si sviluppa, cresce e si adatta al cambiamento, ritrovando un equilibrio costante con l'ambiente e le risorse disponibili (Merriman 2006).

La pagina di ICOM Italia - pag. 6 [2015 - N.52]

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