RDA - Resource Description and Access

Dagli standard catalografici alle linee guida per la convergenza MAB o GLAM

Chiara Storti, Chiara Alboni - Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino

Si è tenuta lo scorso 16 ottobre, alla Biblioteca nazionale centrale di Roma, la giornata informativa sulla traduzione italiana dello standard RDA. Mauro Guerrini e Carlo Bianchini, rispettivamente coordinatore e caporedattore del Gruppo di lavoro tecnico per la traduzione delle regole di catalogazione RDA, hanno presentato i lavori in corso del Gruppo. La Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino aveva anticipato questo incontro nazionale, invitando Guerrini a giugno a Ravenna per due giorni di formazione.
RDA nasce come aggiornamento delle AACR2 - Anglo-American Cataloguing Rules, Second Edition. Subito però ci si rende conto che la comunità bibliotecaria internazionale non ha bisogno soltanto di un cambiamento normativo ma di un vero e proprio mutamento di prospettiva: è necessario infatti inserire i cataloghi delle biblioteche nella rete informativa globale. RDA è un insieme di linee guida, che come tale si propone e non più come standard. Recepisce infatti non solo il modello concettuale FRBR - Functional Requirements for Bibliographic Records ma anche e soprattutto la logica dei Linked Data. Secondo RDA, le informazioni o,  meglio, i record devono subire un processo di granularizzazione: i dati così ottenuti possono essere riaggregati e riutilizzati in sistemi diversi, applicando il modello delle triple RDF - Resource Description Framework. Gli obiettivi dichiarati di queste nuove linee guida possono essere riassunti in "identificare", "collegare", "rappresentare" e "navigare" (o "scoprire") le risorse. Il focus si sposta dalla creazione dell'informazione alla ricerca dell'informazione o, in altre  parole, dal lavoro del bibliotecario alle necessità dell'utente: sappiamo infatti come, già da molti anni, le biblioteche abbiano reso proprio gli utenti il loro core business.
L'altra vera rivoluzione è deducibile già dal titolo delle linee guida, nel quale non si parla più di dati o record bibliografici ma genericamente di descrizione e accesso alle "risorse": risorse riconducibli a tutti i tipi di contenuto e di media. Ciò significa che le linee guida RDA, seppur elaborate in ambito bibliotecario, sono destinate a tutti i detentori e gestori di risorse informative tra i quali, in primo luogo, archivi e musei, così come si evince dalle parole dello stesso Carlo Bianchini: "Lo standard dovrà approfondire il processo di collaborazione con gli archivisti e gli operatori museali, i quali, in passato hanno sviluppato modi di descrivere specifici adattati alle risorse delle loro collezioni, assai diverse da quelle delle biblioteche. Lo sviluppo delle linee guida dovrà tener maggiormente conto di queste tradizioni. RDA è consapevole che non potrà sostituire totalmente gli standard e i modelli sviluppati da altre comunità. La metadatazione è, tuttavia, un'operazione trasversale che interessa tutti coloro che creano dati e li pubblicano sul web in qualsiasi contesto e ambito disciplinare: bibliografia, editoria, media, amministrazione pubblica, geografia, arte, archeologia, sport, scienze della vita, musica, religione... Ciò costituisce un aspetto determinante per le collezioni del presente e del futuro, ancor più nel contesto del web semantico".
La cooperazione e la convergenza, a livello tecnologico, dovrebbero essere facilitate anche dal fatto che RDA fornisce indicazioni sul contenuto dei record ma non sulla loro rappresentazione e visualizzazione, in completa rottura concettuale con tutti gli standard precedenti (ad esempio, ISBD - International Standard Bibliographic Description) eppure con la possibilità di armonizzarsi con essi. Per questo motivo, teoricamente, non sarà nemmeno necessario dismettere i sistemi e i software attualmente in uso, consentendo un passaggio in "economicità".
La traduzione italiana di RDA è in fase di completamento, con ottimo tempismo rispetto alle altre traduzioni. Certamente c'è ancora molto da lavorare, così come si sta facendo in Francia, per recepire le indicazioni di RDA armonizzandole con gli standard e le pratiche consolidate a livello nazionale per la descrizione e l'indicizzazione delle risorse, ma si spera che anche questo processo sia concluso in tempi relativamente brevi. Dal nostro punto di vista, infatti, RDA si propone come uno degli strumenti della convergenza MAB o GLAM - Galleries • Libraries • Archives • Museums, per usare un acronimo internazionale, caro al mondo Wikimedia.

La pagina della Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino - pag. 7 [2014 - N.51]

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