Passaggio a sud-est

Bagnacavallo crocevia di mondi nelle mostre di Giuseppe Maestri, Kiril Cholakov, Murat Palta

Diego Galizzi - Curatore Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo

La candidatura di Ravenna 2019 oltre a suscitare nuove riflessioni sulla città ha portato anche a ribadire il suo ruolo di anticamera del Vicino Oriente. Al ben noto legame a doppio filo con Costantinopoli si assomma in quest'occasione una sorta di corsa parallela con la Bulgaria, che nel 2019 esprimerà l'altra capitale europea della cultura.
Da qui nasce il progetto espositivo che il Museo Civico di Bagnacavallo porta in dote a questa impresa: un progetto che, parodiando la leggendaria rotta di navigazione tra Europa ed Estremo Oriente attraverso i ghiacci del nord, vuole avventurarsi per quell'altrettanto leggendario passaggio a sud-est che unisce (più che dividere) l'Europa con il continente asiatico, e lo fa spaziando tra Ravenna e l'Oriente ottomano, passando naturalmente per i Balcani.
A rappresentare le sponde di questo straordinario crocevia di mondi che è il passaggio sul Bosforo, sono stati chiamati due artisti molto diversi tra loro, il turco Murat Palta e il bulgaro Kiril Cholakov, i quali condivideranno gli spazi del Museo con due mostre personali in confronto tra loro, esattamente come per secoli si sono guardate, confrontate, scontrate e meticciate le rispettive culture.
Niente oggi più dell'ironica e sorprendente proposta del giovane illustratore Murat Palta, classe 1990, può raccontarci con quale sguardo un Paese dall'antica e solidissima tradizione come la Turchia si affacci al contemporaneo e al mondo che noi definiamo "occidentale". Nato nel 2012 come sviluppo della sua tesi di laurea presso la Dumlupinar University, il progetto di Murat di illustrare alcune tra le più famose scene del cinema hollywoodiano come fossero miniature ottomane del XVI secolo ha fatto letteralmente il giro del mondo, suscitando curiosità e interesse da parte di molte testate giornalistiche. Dalla sua volontà di "intrecciare globale con locale, Oriente e Occidente, tradizionale col contemporaneo, aggiungendo un pizzico di umorismo" è scaturita una suggestiva e preziosa serie di lavori che reinterpreta attraverso l'ottica - così diversa dalla nostra - di un miniatore del palazzo del Sultano, episodi tratti dalle più celebri pellicole e ormai passati nel nostro immaginario collettivo: Arancia Meccanica, Kill Bill, Alien, Shining, Il Padrino e altri ancora. La mostra, curata da chi scrive insieme a Fabrizio Lollini, docente di Storia della miniatura dell'Università degli Studi di Bologna, può essere un'occasione unica per scoprire un po' più da vicino il concetto stesso di arte e di illustrazione libraria presso gli ottomani.
Accanto alle invenzioni digitali così ricche di decorativismo e colore di Palta, la seconda mostra ospitata al Museo ci presenta i lavori del bulgaro (trapiantato da anni in Italia) Kiril Cholakov, un artista dalle grandi doti di sensibilità e lirismo reduce da una recente e apprezzatissima partecipazione alla Biennale del Disegno di Rimini. Al contrario di Palta, Cholakov punta a coinvolgerci emotivamente attraverso delicate visioni a monocromo costruite mediante flussi interminabili di parole che rivestono, come una nebbia, grandi tele bianche. I suoi sono frammenti di memoria che ritornano dopo anni di torpore, tracce di  esistenze solitarie ed epiche, immagini di una terra di mezzo dove il protrarsi e il ritrarsi di grandi Imperi ha sedimentato un paesaggio del ciò-che-rimane.
Il ricco cartellone del museo bagnacavallese si completa con l'esposizione all'interno di tre sale appena riaperte al pubblico di una nutrita selezione di incisioni della donazione Giuseppe Maestri, da poco acquisite nelle collezioni museali. L'opera del compianto artista di Sant'Alberto ci introduce in un mondo onirico e sospeso, che presentandoci la sua "Ravenna sognata" ci trasporta inevitabilmente, grazie alle onnipresenti navi immaginarie, in una dimensione dall'atmosfera vibrante di colori, decoratività e ritmi musicali. Un'atmosfera, insomma, orientale e costantinopolitana.
Le tre mostre del progetto "Passaggio a sud-est" si apriranno sabato 20 settembre e si chiuderanno il 16 novembre. Nell'occasione dell'inaugurazione è previsto un incontro con gli artisti Palta e Cholakov. A seguire un concerto nel chiostro a cura del Collegium Musicum Classense con musiche ispirate all'Oriente.

Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 21 [2014 - N.50]

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