La Fondazione Guerrino Tramonti

Dalla bottega al museo, per celebrare la vicenda artistica del faentino più versatile e sperimentale del XX secolo

Claudio Casadio - Direttore Pinacoteca Comunale di Faenza

"Sono autodidatta e anche faentino". Così si presentò Guerrino Tramonti nel catalogo della mostra personale tenuta a Faenza nel 1990, ma la sua vicenda umana e artistica è invece molto più articolata. Non solo perchè come autodidatta ha frequentato ottime scuole, a partire dalla Scuola Comunale di Disegno della sua città e ha avuto grandi maestri, come Domenico Rambelli o l'amico di qualche anno più anziano Franco Gentilini, e non solo perchè i suoi legami l'hanno portato spesso oltre la sua città di origine. Come insegnante ha infatti sempre lavorato in tante città italiane, iniziando da Civita Castellana così vicina a Roma da poter frequentare gli ambienti artisti e culturali della capitale, per passare da Albissola fino alla direzione degli istituti d'arte di Castelli d'Abruzzo e Forlì, ma i suoi interessi l'hanno portato a vivere intensamente tante altre realtà, dalla Venezia di De Pisis alla Roma degli incontri presso l'editore De Luca.
Guerrino Tramonti è stato l'artista faentino del Novecento più versatile. Ha iniziato come scultore, ricevendo importanti riconoscimenti negli anni Trenta, per poi esprimersi come pittore alla fine degli anni Quaranta e affermarsi come ceramista negli anni Cinquanta. Per due volte, nel 1952 e nel 1955 vinse il Premio Faenza e poi continuamente cercò con la sperimentazione tecnica nuovi traguardi, caratterizzati sempre dalla ricerca artistica, fino a dirsi alla fine degli ani Sessanta di ritenere "di non potere andare oltre a quel che avevo già raggiunto". Il ritorno alla pittura lo visse di nuovo in modo intenso, in una attività continua "in piena tranquillità e solitudine con grande gioia" e riprendendo temi e figure del suo costante immaginario.
Insospettabili qualità Guerrino Tramonti le ha dimostrate anche come imprenditore capace di scommettere sulla propria arte. Dalla bottega aperta in Faenza partivano opere vendute in tutto il mondo, particolarmente in Giappone. E oltre alla capacità commerciali ha dimostrato anche attenzione al futuro quando già nel 1987 incominciò a sistemare nel suo studio il contenitore con la raccolta e l'esposizione delle opere significative di una vita artistica sempre piena di fermento e di operosità. Sono nate così quelle sette sale espositive con quattrocento opere in mostra che oggi gestisce la Fondazione voluta dalla moglie e dai due figli Paolo e Marco. In esposizione l'intero percorso dell'artista, dalle sculture degli esordi negli anni Trenta ai dischi dipinti con la cristallina invetriata a grosso spessore, dai vasi scultura della sperimentazione alla porcellana ispirata dal mondo orientale fino ai dipinti ad olio dell'ultimo periodo di attività.
A concludere il percorso nella casa museo è stato ricreato lo studio dove l'artista ha operato negli ultimi anni, ma se il percorso museale è ben illustrato dalle opere in mostra l'attività della Fondazione Tramonti ha un orizzonte di lavoro che è oltre a quanto esposto. Non solo si assicura l'apertura delle sale al pubblico tutti i giorni e vengono organizzate mostre, come le cinque organizzate in Giappone due anni fa, ma continua l'attività di studio e documentazione sull'opera dell'artista come è illustrata dalle molte pubblicazioni raccolte anche nel sito internet ricco di immagini e materiali sul lavoro di Guerrino Tramonti. L'attività del museo, che è entrato ufficialmente nel Sistema Museale Provinciale alla fine del 2013, è anche inserita nella rete faentina dedicata alla ceramica, dove attorno al Museo Internazionale delle Ceramiche, che non a caso un anno fa ha realizzato una grande mostra antologica di Tramonti, il variegato mondo artistico cittadino ha molti poli con estrema attenzione anche alla realtà museale inserita nella realtà contemporanea, come fanno in modi diversi ma con risultati sempre validi sia il Museo Carlo Zauli che la bottega storica di tradizione con un bel museo di Riccardo Gatti.
E che la vicenda artistica di Guerrino Tramonti sia visibile proprio nelle sale volute dallo stesso artista è un forte motivo di interesse e piacere che ci si augura possa essere accolto da un pubblico numeroso e capace di cogliere la forza della creazione artistica così fortemente presente nell'opera di Tramonti.


Speciale nuove adesioni al Sistema Museale Provinciale - pag. 12 [2014 - N.49]

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