RE-ORG: una metodologia innovativa

Un nuovo strumento per riorganizzare e salvaguardare i depositi museali

Stefano De Caro, Carla Pianese - Direttore Generale ICCROM, Stagista ICCROM

Negli ultimi venti anni, la condizione dei depositi museali è peggiorata. Nel 2011, un sondaggio internazionale condotto dall'ICCROM (Centro Internazionale di Studi per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali) e dall'UNESCO ha dimostrato che il 60% dei depositi museali e dei relativi sistemi di documentazione versa in gravi condizioni, impedendo l'utilizzo adeguato delle collezioni per le attività museali.
Tre mesi di diffusione del sondaggio fornirono 1.490 risposte pervenute da istituzioni museali distribuite in 136 Paesi rivelando un quadro preoccupante che ha cause e problematiche analoghe in tutti e cinque i continenti: mancanza di spazio, locali inadeguati e stracolmi, necessità di pianificazione a lungo termine, mancanza di personale addestrato e conseguente assenza di responsabilità nella gestione. Infatti, mentre molti musei continuano ad acquisire opere in maniera esponenziale per incrementare le proprie collezioni, non esistono adeguate disposizioni per gestire queste attività in continua crescita. L'esigenza di strumenti e soluzioni effettive per la gestione di situazioni già esistenti e deteriorate nel tempo è più che mai immediata e urgente.
In Italia la partecipazione al sondaggio è risultata piuttosto ampia con 65 musei aderenti. Questo numero risulta il più alto dopo gli Stati Uniti d'America e il Canada e implica un forte interesse per questa problematica. I risultati dell'Italia mostrano una situazione potenzialmente a rischio, classificando il 52% dei depositi in una condizione "grave" e "drastica", ovvero con locali completamente pieni o con circolazione difficile all'interno dell'area. Generalmente, la situazione non risulta molto distante da quella mondiale ma richiede comunque una maggiore diffusione del problema e una forte presa di coscienza a livello delle Istituzioni competenti.
Per far fronte a questi problemi, l'UNESCO e l'ICCROM hanno sviluppato in tre anni una metodologia per la salvaguardia e la riorganizzazione di depositi museali di piccole istituzioni (<10.000 oggetti), con risorse e personale specializzato limitato. Questo strumento innovativo denominato RE-ORG è disponibile online gratuitamente (www.re-org.info), con un'ampia documentazione attualmente in tre lingue (inglese, francese, spagnolo). Il sito web contiene numerosi strumenti di auto-apprendimento, materiale didattico, bibliografia, glossario, un gruppo di discussione e casi di studio per sostenere il personale museale o per chiunque voglia intraprendere la riorganizzazione dei depositi in maniera autonoma o per finalità didattiche. Dal suo lancio due anni fa, il sito RE-ORG ha ricevuto più di 16.500 visitatori, e più di 600 utenti si sono registrati per riorganizzare i depositi e seguirne i progressi.
La metodologia è composta da quattro fasi guidate e si concentra su quattro sezioni e aree di responsabilità: management, edificio e spazi, collezione, mobilio e attrezzature. Ogni area di responsabilità viene illustrata descrivendone l'importanza, gli obiettivi e l'impatto finale, i materiali richiesti, consigli e suggerimenti vari. Prima di procedere alla riorganizzazione è possibile effettuare un'autoanalisi di valutazione per identificare la condizione attuale della propria istituzione. Pertanto, lo sviluppo di RE-ORG costituisce uno strumento importante e unico nel suo genere per assistere concretamente i musei di piccole e medie dimensioni nella gestione delle proprie collezioni, non di singoli oggetti, rispetto alla propria situazione istituzionale.
Nel 2011, durante la 27a Assemblea Generale dell'ICCROM i Paesi membri, tra cui l'Italia dal 1960, hanno votato una risoluzione proponendo un Progetto internazionale di riorganizzazione dei depositi di piccoli e medi musei attraverso l'utilizzo di RE-ORG.
Attualmente, l'ICCROM sta lanciando un Progetto Pilota RE-ORG per il 2014-2015 ed è alla ricerca di una Istituzione Partner in uno dei suoi 132 Stati membri per sviluppare una strategia nazionale sulla riorganizzazione dei depositi museali. Gli obiettivi del progetto prevedono di formare una squadra di specialisti, provenienti da 5 o 6 musei selezionati, capaci di migliorare le condizioni dei depositi e di formare altri professionisti nell'applicazione della metodologia RE-ORG, e anche di contribuire allo svolgimento di un programma di sensibilizzazione incrementando la consapevolezza della metodologia RE-ORG per migliorare la gestione delle collezioni museali a livello nazionale (stampa, decisori, professionisti, pubblico generale ecc.). In un mese e mezzo sei Paesi hanno già mostrato interesse al progetto.

Speciale Depositi museali - pag. 15 [2013 - N.47]

[indietro]