Conservazione e restauro dei beni culturali

A Ravenna un nuovo corso di studi per la formazione di restauratori con due percorsi specifici

Angelo Pompilio - Direttore Dipartimento di Beni Culturali

Con il prossimo autunno 2013 prenderà avvio a Ravenna il nuovo corso di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali abilitante all'esercizio della professione di restauratore di beni culturali. Il corso sarà attivato presso la Scuola di Lettere e Beni Culturali sulla base di un accordo tra l'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia-Romagna con le due Soprintendenze per i Beni Architettonici e Paesaggistici e per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna e la Fondazione RavennAntica, e con il sostegno della Fondazione Flaminia.
Si tratta di un corso abilitante che forma la nuova figura professionale del restauratore di beni culturali, istituita dal D.Lgs. n. 42/2004 con il fine di regolamentare l'esercizio del restauro di beni culturali, e che si basa su un ordinamento nato dall'azione congiunta dei due ministeri per i Beni e le Attività Culturali e per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca.
Il restauratore di beni culturali è "il professionista che definisce lo stato di conservazione e mette in atto un complesso di azioni dirette e indirette per limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni e assicurarne la conservazione, salvaguardandone il valore culturale" (D.M. 26.05.2009, art.1 c.1). L'ordinamento ministeriale della nuova classe (LMR/02) prevede una serie di percorsi formativi professionalizzanti relativi alle diverse tipologie di materiali sottoposti al restauro. Il corso ravennate ne attiva per il momento due:
- il primo (PFP1), "materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell'architettura", è quello che comprende anche il mosaico, che a Ravenna vanta la lunga tradizione della Scuola per il Restauro del Mosaico. La realizzazione di questo percorso si basa sulla collaborazione tra l'Università di Bologna e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, con la Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna che sarà il centro per le attività di formazione sul restauro;
- il secondo (PFP4), "materiali e manufatti ceramici e vitrei; materiali e manufatti in metallo e leghe", riguarda principalmente manufatti archeologici. Per la realizzazione di questo percorso sono coinvolte la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna e l'Università di Bologna grazie alle concessioni di scavo di importanti siti archeologici (Galeata, Marzabotto, Classe ecc.). Nell'ambito delle attività nel Parco Archeologico di Classe, interverrà il sostegno della Fondazione RavennAntica.
Entrambi i percorsi attivati prevedono che i 300 CFU totali vengano distribuiti tra 180 CFU di attività didattica frontale e di laboratorio presso strutture e laboratori dell'Ateneo, relativa agli ambiti umanistico (storia, archeologia, storia dell'arte), scientifico (biologia, chimica, fisica, geologia, informatica) e giuridico-economico (normativa riguardante i beni culturali, economia di impresa), 90 CFU nei laboratori e cantieri esterni di restauro (Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna, Parco Archeologico di Classe), necessari per proiettare lo studente verso un effettivo ruolo di restauratore, e 30 CFU per la prova finale, consistente in un intervento di restauro. La formazione avviene esclusivamente su manufatti originali messi a disposizione dalle Soprintendenze.
In tal modo i laureati magistrali in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali acquisiscono le competenze e le conoscenze necessarie per definire l'inquadramento storico, la costituzione materica e la diagnosi dello stato di conservazione dei manufatti e per predisporre ed eseguire un corretto progetto di intervento di restauro e/o di controllo e prevenzione dei processi di degrado. Gli sbocchi occupazionali si collocano presso Laboratori e imprese di restauro, Istituzioni del MiBAC preposti alla conservazione e tutela dei beni culturali, Aziende e organizzazioni professionali del settore, Istituzioni ed Enti di ricerca pubblici e privati operanti nel settore della conservazione e restauro dei beni culturali.
Al corso, a numero programmato, potranno accedere 10 studenti per anno: 5 per ciascuno dei due percorsi formativi. Il bando per partecipare alle prove di ammissione sarà pubblicato all'inizio di luglio. Le prove di ammissione si svolgeranno dal 9 al 13 settembre. Per informazioni più dettagliate, consultare il sito web del corso:
http://corsi.unibo.it/MagistraleCU/ConservazioneRestauroBeniculturali

La pagina del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna - pag. 5 [2013 - N.47]

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