L'Asso degli Assi al centro di donazioni e ricerche

Al Museo Baracca di Lugo numerosi lasciti evocano simboli e nessi storico-culturali

Daniele Serafini - Direttore Museo Francesco Baracca di Lugo

Il regolamento del Museo Baracca, approvato nel 2008, contiene un riferimento esplicito alle donazioni, laddove impegna la direzione a favorire l'incremento del patrimonio tramite donazioni di beni di effettivo interesse, lasciti, depositi ed acquisti coerenti con le proprie finalità e con la tipologia delle proprie collezioni. Il Museo lughese si è mosso coerentemente con questa ispirazione, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica e i propri visitatori, affinché siano partecipi di un progetto di crescita delle collezioni, nella convinzione che esista ancora del materiale di pubblico intereresse relativo a Baracca o alla vicenda dell'aviazione nel primo conflitto mondiale negli archivi di collezionisti, familiari, dei protagonisti di quell'epoca o di semplici appassionati. Così in parte è stato e ci auguriamo che possa continuare ad essere.

Una donazione di particolare rilievo, anche per il suo valore simbolico e per gli affascinanti collegamenti storico-culturali di cui è portatrice, è quella di Johannes Walenta, storico e collezionista viennese che, in contatto da alcuni anni con la direzione del Museo per motivi di ricerca, ha voluto festeggiare i suoi settant'anni donando una magnifica giubba da ufficiale da Dragone della Cavalleria austro-ungarica, appartenuta al Barone Paul von Verstel, pilota dell'aviazione austriaca. La donazione Walenta è stata molto apprezzata dalla cittadinanza, anche perché costituisce una sorta di gemellaggio nel nome della riconciliazione fra popoli un tempo divisi dal conflitto, oltre che un gesto umano che denota la generosità del donatore, l'amore per la storia del suo e del nostro paese.

Fortemente evocativa è la figura del Barone von Ferstel che - cresciuto in una casa dell'alta borghesia nella Vienna di inizio Novecento - si laureò dopo la guerra ottenendo il titolo di ingegnere e si sposó nella Votivkirche, eretta dal nonno Heinrich von Ferstel (1828-1883), con Ellen Gertrude Schoeller. Da questa unione nacquero due figlie, delle quali la più giovane, Charlotte Wittgenstein, sposò il nipote del famoso filosofo. La vita del giovane Barone Paul é stata sicuramente influenzata dall'ambiente familiare borghese della famiglia di industriali e architetti Ferstel, innanzitutto da suo nonno. Degli edifici costruiti dallo stesso intorno alla famosa Ringstraße a Vienna è il caso di elencare quelli piú conosciuti: la Votivkirche; l'edificio della banca e della borsa nella Herrengasse ("Palais Ferstel") dove si trova il famoso "Café Central"; l'Università di Vienna, dove insegnò Freud; il Museo dell'Arte e dell'Industria (oggi MAK); il Palazzo dell'Arciduca Ludwig Viktor; il Palazzo Wertheim, entrambi sulla piazza Schwarzenberg.

Altri gesti di simpatia nei confronti del Museo sono venuti, negli ultimi tempi, dalla Famiglia Visani, con le sorelle Giulia, Artemisia e il fratello Paolo, eredi della nota famiglia di artisti locali Paolo, Domenico, Giulia, Veronica e Carlo, attivi tra la seconda metà dell'Ottocento e la seconda del secolo scorso, i quali hanno donato fotografie, giornali e un ritratto in olio su terracotta di Domenico Visani raffigurante Francesco Baracca; da Anita Cattani, che ha donato quattro medaglie commemorative di Baracca e tre cartoline commemorative con aerogramma emesso in occasione del 50° anniversario della morte dell'Asso.

La Famiglia Bartolotti di Lugo, quale erede dell'ingegnere Alessandro Gaffarelli, in ossequio alle volontà dello stesso, ha fatto dono al Museo della sezione aeronautica della sua biblioteca, composta da 185 tra volumi, riviste e stampe, avente come oggetto l'aeronautica, con particolare riferimento alla prima guerra mondiale e allo stesso Baracca. Materiale, quest'ultimo, che è parte del Centro di Documentazione costituito lo scorso anno con sede presso la Biblioteca Trisi e che da poco ha superato i cinquecento volumi, disponibili per consultazione previo appuntamento. I coniugi Sciacca di Mantova, in occasione del 90° anniversario della morte di Baracca, hanno messo a disposizione del Museo il cuscino del seggiolino di pilotaggio dell'ultimo, tragico volo dell'Asso degli Assi, mentre più recentemente Maria Giovanna Nuccorini e Marcello Savini hanno contribuito alla crescita del patrimonio del Museo con la donazione di alcuni cimeli appartenuti al padre della signora Giovanna.

Testimonianze, queste elencate, di simpatia e di sostegno al Museo di cui non possiamo non andare fieri, anche perché denotano un'attenzione e un apprezzamento del nostro lavoro che è sicuramente uno stimolo per perseverare nello sviluppo delle ricerche e dei contatti.


Speciale Donazioni Museali - pag. 14 [2011 - N.42]

[indietro]