Un tesoro di città

Al refettorio del Museo Nazionale una serie di incontri sugli otto monumenti UNESCO di Ravenna, dall'iconologia alla conservazione

Cetty Muscolino - Direttore Museo Nazionale di Ravenna

L'anno 2011 sarà segnato da un importante ciclo di conferenze sui monumenti UNESCO. L'iniziativa ha preso il via l'8 febbraio con la presentazione del volume Ravenna. Otto Monumenti Patrimonio dell'Umanità scritto da Clementina Rizzardi, e prosegue, con la cadenza di una conferenza al mese, fino a giugno, per riprendere a ottobre, dopo la pausa estiva. Il calendario è costruito rispettando l'ordine cronologico dei monumenti ravennati.

L'iniziativa, frutto della collaborazione fra la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna, il Comune di Ravenna e l'Archidiocesi di Ravenna e Cervia, si pone come obiettivo la promozione del patrimonio artistico che costituisce la principale ricchezza della città e testimonianza del suo ruolo di capitale nella Tarda Antichità.

Gli incontri, che si svolgeranno presso il Museo Nazionale, nel suggestivo scenario del refettorio del complesso benedettino di San Vitale, saranno caratterizzati dalla partecipazione di relatori di diversa formazione che potranno contribuire a illustrare aspetti talora inediti e a fornire chiavi di lettura non consuete.

I partecipanti agli incontri avranno pertanto l'opportunità di approfondire le peculiarità delle architetture e dei mosaici nella loro relazione fra Oriente e Occidente, di chiarire i complessi aspetti dottrinali manifestati nelle preziose tessiture musive, di essere aggiornati sulle scoperte e le singolarità emerse durante i più recenti interventi di restauro. Si tratta di occasioni speciali per rileggere i testi musivi e cercarne le fonti ispiratrici, per comprendere i rapporti fra i due battisteri, ariano e ortodosso, per rileggere quel mirabile palinsesto dei cicli musivi ravennati rappresentato dalla Cappella di Sant'Andrea, per essere aggiornati sulle novità emerse in cantiere.

Perché sempre nuovi aspetti emergono, nel corso dei lavori, e ci confermano l'inarrestabile processo della conoscenza, che di continuo ci apre nuovi spiragli che ci consentono di avvicinarci sempre più, a piccoli passi, alle verità espresse dal gioco variegato delle tessere musive. Dobbiamo infatti tenere a mente, quando si parla di mosaico, che si tratta di argomento delicato e complesso, il cui studio per tanto tempo è stato parziale e limitato, proprio perché mancava quella convergenza di sguardi necessaria a una comprensione più ampia, come lucidamente scriveva Giuseppe Gerola agli inizi del Novecento: "Nessuno poi degli studiosi che si accinse a quell'esame [dei mosaici], credette di dovere sviscerare l'argomento, studiandolo in tutti i suoi lati e impiegandovi tutti quei sussidi che la critica suggerisce: bensì chi fece fidanza sui soli dati storici, chi si appoggiò sui criteri archeologici, chi giudicò in base al puro esame tecnico, chi si accontentò delle ragioni stilistiche".

Con l'auspicio di aver creato una proficua convergenza di sguardi si segnalano, fra i relatori, la professoressa Clementina Rizzardi, per San Vitale, e il Soprintendente architetto Antonella Ranaldi, per Galla Placidia, per gli assunti di ordine teologico e dottrinale contributi di grande interesse verranno da monsignor Giovanni Montanari e monsignor Guido Marchetti, per le problematiche relative alla Basilica di Sant'Apollinare in Classe e al Mausoleo di Teodorico gli architetti Anna Maria Iannucci, Emilio Roberto Agostinelli e Valter Piazza, per gli aspetti documentari la dottoressa Paola Novara e per gli ultimi esiti dei sistemi informativi il dottor Marco Orlandi, per gli apparati decorativi musivi e le metodologie di intervento la dottoressa Cetty Muscolino, direttore dei lavori, con i restauratori Ermanno Carbonara e Claudia Tedeschi.


Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 18 [2011 - N.40]

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