Pietro Saporetti "pittore-patriota"?

Un frammento del Risorgimento in Romagna in un inedito capolavoro del pittore bagnacavallese

Diego Galizzi - Conservatore Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo

Per celebrare il 150° dell'Unità d'Italia, il Museo delle Cappuccine di Bagnacavallo si fa promotore di un evento carico di significati per la storia risorgimentale in Romagna, e lo fa attraverso un gradito ritorno in città.

In occasione della Notte Tricolore verrà infatti presentato, come "ospite d'onore al museo", un prezioso dipinto proveniente da una galleria privata romana dal titolo molto eloquente: "La preghiera delle donne italiche per l'annessione di Roma all'Italia". L'opera è attualmente considerata il capolavoro del bagnacavallese Pietro Saporetti (1832-1893), pittore e insegnante all'Accademia di Belle Arti di Ravenna sulla cui carriera artistica in futuro bisognerà ulteriormente indagare.

Realizzato nel 1869, dunque solo un anno prima della breccia di Porta Pia, questo prezioso documento pittorico ci illustra con grande efficacia la partecipazione e le speranze degli aristocratici e del popolo affinché si realizzi il sogno di vedere finalmente Roma quale capitale del Regno d'Italia. Indubbiamente un valore iconografico rilevante, se non altro per l'inedita scelta di rappresentare questa manifestazione di patriottismo, questa sempre più urgente richiesta che si realizzi la nuova realtà politica di Roma capitale, in forma di preghiera all'interno di una chiesa.

Questa sorta di declinazione religiosa dello spirito laico-risorgimentale rispondeva probabilmente alla volontà di rassicurare un mondo cattolico sempre più in allarme per il compimento del processo unitario e, nondimeno, per la recentissima emanazione delle "leggi eversive" di soppressione degli enti ecclesiastici (1866-67). Bisognava diffondere l'idea che si potesse essere, insieme, buoni cattolici e convinti sostenitori del nuovo Stato nazionale, e Saporetti lo fa attraverso un'immagine che è quasi un manifesto delle tendenze liberali moderate di ispirazione cavouriana.

Ulteriore fonte di interesse e curiosità per questa splendida opera risiede in un particolare, per noi non secondario, che è emerso nel corso delle ricerche finalizzate alla recente mostra organizzata su Edgardo Saporetti, figlio di Pietro, e che è stato il motivo principale che ha indotto il nostro Museo a farla pervenire per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

La scoperta cioè che l'ambientazione in cui si svolge la scena non è affatto generica, ma si tratta dell'interno della settecentesca chiesa dei Battuti Bianchi di Bagnacavallo (oggi Sacrario dei caduti). Ciò riveste ovviamente di nuovi significati il dipinto di Saporetti, che viene così a rappresentare, oltre che un prezioso documento storico-artistico, anche una singolare testimonianza pittorica dei movimenti risorgimentali nel nostro territorio. Ci suggerisce inoltre l'idea di un Pietro Saporetti "pittore-patriota", impegnato in prima persona in questo entusiasmante processo di unificazione nazionale forse non solamente in veste di pittore, ma pure come militante nel corso delle operazioni militari di progressiva annessione dei territori italiani. Rimane traccia infatti di alcune sue vedute, realizzate forse in presa diretta, di alcuni momenti dell'irruzione delle truppe sabaude nelle Marche e in Umbria del settembre 1860: si tratta delle oggi disperse "Passaggio dei confini sopra Mondaino", "Accampamento presso Fossombrone" e "Retromarcia sull'Appennino presso Fossato". Ma questo aspetto della vita di Saporetti andrà sicuramente approfondito.

"La preghiera delle donne italiche per l'annessione di Roma all'Italia" sarà presentato al pubblico mercoledì 16 marzo 2011 alle ore 21.00, e rimarrà nel Museo Civico fino al successivo 25 aprile. Grazie alla collaborazione del FAI, come segnalato da Claudia Bassi nel suo articolo presente in questo stesso Speciale, l'opera sarà eccezionalmente esposta all'interno del Sacrario dei caduti, quindi nello stesso luogo in cui è stato concepita, il 26 e il 27 marzo 2011, in occasione della "Giornata di Primavera FAI".


Speciale 150° Anniversario dell'Unità d'Italia - pag. 11 [2011 - N.40]

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