La biblioteca specializzata del Museo della Bonifica di San Dona' di Piave.

Un’interessante esperienza di un museo che ha aperto la sua biblioteca al pubblico

Dino Casagrande - Direttore del Museo della Bonifica di San Dona' di Piave

Le biblioteche dei musei, costituitesi come supporto alle attività di studio e di ricerca proprie dell’istituzione museale, rappresentano un patrimonio documentario specialistico di notevole interesse, talvolta anche con caratteristiche di rarità e pregio. Tuttavia la loro natura strumentale alle funzioni museali fa sì che molto spesso restino precluse alla consultazione pubblica o, al più, risultino accessibili solo a pochi privilegiati studiosi. Ciò non accade per una gelosa volontà di nascondere, ma per l’impossibilità per i musei, sempre costretti da scarse risorse umane, finanziarie e di spazio, di garantire il servizio di consultazione pubblica. Ma la "vocazione al pubblico" che oggi i musei si riconoscono, ha creato una nuova sensibilità anche nei confronti dell’apertura delle biblioteche museali e si assiste ad interventi quali la catalogazione informatizzata delle collezioni librarie che costituiscono il presupposto necessario per l’accesso al patrimonio. Tra i musei del Sistema Bibliotecario Museale Provinciale, ci pare interessante proporVi l’esperienza del Museo della Bonifica di San Dona’ di Piave che ha aperto le porte della sua biblioteca. La biblioteca è nata contemporaneamente al museo, soprattutto come servizio interno con l’obiettivo di dotare la direzione ed i collaboratori di idonei strumenti bibliografici a supporto dell’attività di studio, schedatura e catalogazione dei materiali posseduti dal museo. È stata, infatti, dotata inizialmente di opere inerenti per la maggior parte, le materie che presiedono all’articolazione delle sezioni espositive di impostazione multidisciplinare spaziando dall’archeologia, alla storia delle bonifiche alle collezioni demoetnoantropologiche e naturalistiche. Il Museo della Bonifica è definibile, in tal senso, come un museo del territorio nato per affermare l’importanza delle bonifiche nello sviluppo dell’intera area del Basso Piave, quale grandioso intervento di trasformazione ambientale realizzato in particolar modo tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900. La ricerca del materiale librario si è spinta anche verso la creazione di un fondo antico, mediante il reperimento di preziosi volumi stampati nei secoli scorsi, dal XVI al XIX, riguardanti la storia della Repubblica di Venezia che, secondo le antiche cronache, qui ebbe i suoi natali, nel 697 d. C., nella mitica Cittanova, che è tuttora una frazione di San Dona’ di Piave. Oltre a queste opere, la collezione bibliografica è stata dotata di preziosi volumi riguardanti le antiche tecniche agrarie e le scienze antiche anche perché il museo proprio per la sua configurazione può rientrare anche tra i musei scientifici. È stata anche acquistata una collezione di carte geografiche antiche relative sempre al territorio e carte militari ed opere relative alla Grande Guerra che qui ha avuto momenti particolarmente drammatici e cruenti in seguito ai quali la città è stata completamente distrutta. Completa la collezione cartografica anche una preziosa copia del primo atlante d’Italia, il Magini, stampato a Bologna nel 1620 (ma è la terza edizione del Ferroni del 1632). Un vero decisivo passo in avanti nella dotazione di materiale della biblioteca è dovuto alla donazione Ronchi. Il prof. Vittorio Ronchi, docente universitario di agraria e pioniere della bonifica, di origini sandonatesi, già Alto Commissario per l’Alimentazione nel Governo De Gasperi, in una carica che lo vide protagonista nella grande opera di ripresa dell’economia e nel riuscire a reperire in quei momenti difficili le risorse per sfamare la Nazione, lasciò, alla sua morte, nel 1987, tutta la sua biblioteca personale, di impostazione universitaria, alla città di San Dona’ di Piave che la destinò alla biblioteca specializzata del Museo. Si è così consolidata la dotazione di una biblioteca che ora dispone di circa 5000 volumi. Il lavoro di catalogazione non è ancora concluso, la biblioteca è comunque aperta al pubblico per gli studenti, studiosi ed appassionati nei giorni di apertura dell'istituto (di mattina da martedì alla domenica dalle 9,00 alle 12,00 e di pomeriggio da martedì a sabato dalle 15,00 alle 18,00).

La pagina del Sistema Bibliotecario Museale della Provincia di Venezia - pag. 18 [2002 - N.14]

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