Una rete per sostenere le istituzioni culturali

Il Piano Museale 2010 premia con oltre 300 mila euro i musei che puntano ad essere luoghi vissuti appieno dai cittadini

Eloisa Gennaro - Responsabile Ufficio Beni Culturali della Provincia di Ravenna

Il Consiglio Provinciale ha approvato con delibera n. 41 del 27 aprile 2010 le Linee programmatiche provinciali in materia di musei per il triennio 2010-2012 che - coerentemente al nuovo Programma regionale degli interventi - confermano le principali innovazioni adottate nello scorso triennio allo scopo di assicurare una maggiore continuità ed efficacia alle azioni promosse dagli Enti locali, a partire innanzitutto dall'introduzione graduale degli standard di qualità. Non a caso grande importanza rivestono la qualità progettuale, con riferimento alle strutture e ai servizi erogati, ma anche la tempestività nell'esecuzione degli interventi.

Le nuove linee guida dunque consentono alla Provincia di valutare al meglio i progetti da finanziare e di svolgere con razionalità il ruolo di ente di coordinamento, promotore dello sviluppo delle realtà culturali locali, dando risposta a richieste provenienti da tutto il territorio nell'ottica di una crescita omogenea del Sistema.

In particolare il Piano Museale per l'anno 2010, approvato contestualmente alle Linee programmatiche, tiene conto dei progetti presentati da 14 musei, dislocati su tutto il territorio provinciale: sei nell'area lughese, cinque nell'area faentina e tre nell'area ravennate. Gli investimenti previsti sul Piano ammontano complessivamente a € 734.000, di cui € 181.000 quale trasferimento regionale, € 120.000 quale fondo provinciale e i restanti € 433.000 quale quota a carico dei singoli musei relativamente ai progetti approvati.

Si tratta senza dubbio di una cifra considerevole, soprattutto considerato i tempi che corrono; ed è inoltre significativo che la stragrande maggioranza degli interventi approvati siano finalizzati a nuovi allestimenti, a incrementare lo spazio e i servizi al pubblico e la fruibilità delle collezioni, insomma a rendere il museo un luogo frequentato e vissuto appieno innanzitutto da chi abita il territorio che lo ospita. Ben 12 progetti su 14 infatti contemplano la realizzazione di nuove aule didattiche, sale di accoglienza o sale consultazione documenti, di nuove sezioni espositive o dell'ammodernamento dell'allestimento preesistente, fino al completo riallestimento del museo in una sede più consona alle esigenze della comunità, finalizzato a una gestione partecipata.

Ricordo in particolare due di questi progetti, con i quali il museo aspira a diventare un centro di produzione culturale, pienamente radicato sul territorio e in rete con il tessuto sociale, la biblioteca, le scuole.

Il Comune di Russi ha investito risorse consistenti in un progetto unitario di allestimento del Museo della vita contadina di San Pancrazio, teso a favorire il rinnovamento dei criteri museografici sia in termini di migliore definizione delle tematiche presenti, sia attraverso la selezione di nuovi contenuti orientati a valorizzare le donazioni pervenute e il patrimonio non ancora contestualizzato. Il progetto inoltre mira a potenziare la struttura museale come Centro per la raccolta, lo studio e la conservazione della Fiaba Popolare, valorizzando così la vocazione e l'eccellenza del paese che lo ospita, in cui è stata realizzata anni fa una delle più ampie e interessanti raccolte di fiabe popolari in Europa.

L'altro progetto riguarda l'ampliamento del percorso espositivo del Museo del sale di Cervia, finalizzato all'apertura della nuova sezione "La città: storia e memoria". Il nuovo assetto è caratterizzato dalla composizione in nuclei tematici posizionati sul piano pavimentale e approfondimenti documentali posizionati sulle pareti e in alzato. Vetrine, strutture e supporti sono caratterizzati dalla facilità di spostamento, per permettere la massima flessibilità d'uso dello spazio e soddisfare tutte le esigenze del pubblico.

Infine, come di consueto, nell'ambito del Piano Museale sono previsti alcuni interventi di sistema a beneficio della crescita complessiva e omogenea dei tanti, piccoli musei locali che caratterizzano il nostro territorio e che grazie all'apporto collaborativo di operatori e amministratori possono continuare ad operare, pur non disponendo di risorse adeguate.


Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 21 [2010 - N.39]

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