Sinergie per superare la crisi

Gabriele Gardini - Dirigente del Settore Cultura della Provincia di Ravenna

È un momento difficile per chi lavora nel settore della cultura e dei beni culturali e la manifestazione contro i tagli alla cultura ha dato testimonianza del disagio e delle difficoltà in corso anche per gli Enti Locali che risentono pesantemente dei tagli della finanza pubblica. In particolare norme della legge 122/2010 prospettano uno scenario insostenibile nel quale è messa a repentaglio la stessa sopravvivenza di enti e di organismi culturali. Una forma di protesta clamorosa mai sperimentata prima ha coinvolto il 12 novembre musei, biblioteche, teatri, che hanno fermato le loro attività per richiamare l'attenzione sugli effetti dirompenti che la manovra finanziaria avrà sul settore e per riaffermare il diritto alla cultura. Oggi i Paesi più avanzati investono in cultura per reagire alla crisi, per preparare una stagione più favorevole giocando d'anticipo, puntando sulla cultura perché crea innovazione, favorisce lo sviluppo, promuove democrazia e responsabilità. Le attività artistiche, la ricerca scientifica, i progetti museografici, la scuola hanno una funzione alta e insostituibile nella società, promovendo valori civici e identitari. Occorre affermare che la cultura è necessaria affinché una società mantenga un livello minimo di coesione sociale e permane solo se si costituisce come comunità con regole e idee condivise che costituiscono il cemento della società.

Di conseguenza si pongono alcuni interrogativi. Qual è la missione dei musei in un periodo di crisi globale? Che contributo possono dare per una gestione partecipata del patrimonio culturale e per uno sviluppo sostenibile? Non possiamo nasconderci il fatto che in tempi di crisi alcuni considerano la cultura, gli istituti e il patrimonio culturale un lusso a cui rinunciare: al contrario, proprio in tempi di crisi essi sono risorse preziose, fattori competitivi e patrimonio radicato nel territorio. È questa l"occasione per quanti lavorano nei musei per ripensare il loro ruolo al servizio della società e del suo sviluppo. Dati questi tempi difficili, concordiamo con le proposte per non cedere alla crisi del Presidente di Icom, che dichiara che occorre un coraggioso patto tra gli amministratori pubblici e privati per una gestione efficace, trasparente e competente, a cui corrisponda un impegno condiviso per la difesa del capitale umano dei nostri musei, concentrando le scarse risorse sugli istituti culturali permanenti, aumentando la capacità di agire in rete, favorendo la sussidiarietà, la partecipazione volontaria e la sinergia tra azione pubblica e privata.

Continuando nello sforzo di collegare questa attività con reti e realtà più ampie - il Sistema Museale Provinciale continua a valorizzare il patrimonio territoriale consentendo di programmare l'attivazione degli standard di qualità, nonché di razionalizzare le risorse - si svolgerà a Ravenna il nostro annuale convegno dal titolo Biblioteche, Musei, Archivi: quali sinergie? per rispondere alla necessità di conseguire economie relative a servizi e personale: sfida che i professionisti degli istituti culturali vogliono raccogliere. Si rileva come dimostrazione di sinergia virtuosa la mostra A nera. Una lezione di tenebra, a cui è dedicata la copertina e l"apparato iconografico dello Speciale: un progetto di arte che coinvolge quattro diversi musei, proponendo una creativa aggregazione tra raccolte museali, identità e opere contemporanee, all'insegna dunque della collaborazione tra enti.

Concludiamo sottolineando come nel quadro di consistenti riduzioni negli stanziamenti per la cultura, sono stati moltiplicati gli sforzi per gli investimenti del Piano museale 2010 che il Consiglio Provinciale ha deliberato prevedendo investimenti per 734.000 euro. Il che di questi tempi non è poco.


Editoriale - pag. 3 [2010 - N.39]

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