Mosaici al museo

Il Mar di Ravenna conserva e promuove tre importanti collezioni provinciali legate al mosaico

Eloisa Gennaro - Responsabile Ufficio Beni culturali della Provincia di Ravenna

A partire dalla primavera del 2008, le cosiddette collezioni dei Mosaici moderni, di proprietà della Provincia di Ravenna, Camera di Commercio e Rotary Club di Ravenna, dei Cartoni musivi di Libera Musiani e della mostra fotografica Mosaici di Ravenna dalle origini ai nostri giorni di proprietà della Provincia, sono state affidate al Museo d'Arte della città di Ravenna per novantanove anni, in continuità con il primitivo contratto di comodato sottoscritto tra gli enti proprietari e il museo ravennate ormai quindici anni fa.
La più nota al pubblico è di sicuro la prima collezione. Ne fu artefice Giuseppe Bovini, che negli anni '50 dello scorso secolo realizzò una "mostra di mosaici moderni" - in collaborazione con Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli - per promuovere le qualità espressive del linguaggio musivo alla luce delle correnti artistiche del momento. La collezione raccoglie 20 mosaici realizzati dai maestri del Gruppo Mosaicisti dell'Accademia di Belle Arti, sulla base di cartoni preparatori appositamente commissionati ad artisti internazionalmente noti, quali Afro, Birolli, Cagli, Campigli, Capogrossi, Cassinari, Chagall, Corpora, Deluigi, Gentilini, Guttuso, Mathieu, Mirko, Moreni, Paulucci, Reggiani, Sandquis, Saetti, Santomaso, Vedova. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla consultazione del volume Mosaici Moderni (Longo, 1999), nella cui prefazione Claudio Spadoni rileva proprio l'importanza e l'attualità della raccolta: i mosaici non sono più tradizionalmente destinati a funzione decorativa architettonica, ma sono vere e proprie opere; sono la dimostrazione del felice connubio esistente tra la tecnica musiva e il linguaggio dell'arte contemporanea, come sa evidenziare la stessa esposizione dei mosaici lungo il quadriportico del Museo, che mette a confronto l'opera musiva col suo bozzetto preparatorio.
Meno prestigiosa, ma egualmente importante è la seconda collezione, che comprende una serie di rilievi su velina di antichi monumenti di Ravenna, realizzati sui cantieri di restauro dei mosaici negli anni 1931-1964 dalla nota mosaicista e restauratrice ravennate Libera Musiani. I delicati rilievi sono montati in modo da formare una cinquantina di quadri e per motivi conservativi sono visibili solo su richiesta.
Legata all'opera di Libera Musiani è pure la terza collezione, che raccoglie oltre ottanta fotografie scattate dalla mosaicista tra il 1960 e il 1979, quale strumento di documentazione dello stato delle decorazioni in mosaico delle antiche basiliche paleocristiane e bizantine ravennati. Le foto, solo in parte esposte al pubblico, sono visibili su richiesta.
A questo proposito, si sottolinea come il Museo abbia provveduto alla digitalizzazione di tutte le opere, che sono pertanto consultabili dalla postazione informatica presso le sale del Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico. Al CIDM è affidata in particolare la promozione delle collezioni, di cui ne cura la catalogazione scientifica e la conoscenza attraverso l'aggiornamento del sito www.mosaicoravenna.it, la pubblicazione di cataloghi, l'organizzazione di seminari, mostre ecc. Proprio in occasione del Festival Internazionale del Mosaico Contemporaneo, nelle sale del CIDM è stato allestito un cantiere di restauro aperto al pubblico del mosaico moderno tratto dal cartone di Marc Chagall. A parte i meri motivi conservativi, l'evento si caratterizza per un forte intento didattico, in linea con quanto previsto dal contratto sottoscritto lo scorso anno con la Provincia di Ravenna.
Affidare la cura delle tre collezioni per un periodo di così lunga durata significa riconoscere al museo ravennate un importante ruolo istituzionale nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio artistico locale, consendendogli di mettere in campo interventi non occasionali e di ampio respiro inerenti la conservazione e la catalogazione, la didattica e l'editoria, la comunicazione e il marketing, al fine di garentire la piena fruibilità delle raccolte da parte della cittadinanza e di chiunque si interessi al mosaico antico e contemporaneo.

Speciale Mosaico - pag. 11 [2009 - N.36]

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