Un salto di qualità

Il Piano museale 2009 punta al traguardo del riconoscimento di musei grandi e piccoli

Eloisa Gennaro - Responsabile Ufficio Beni culturali della Provincia di Ravenna

Lo scorso 22 aprile la Giunta Provinciale ha approvato gli interventi del Piano museale per l'anno 2009: sono diciotto i musei ammessi - 7 dell'area ravennate, 5 dell'area lughese, 4 dell'area faentina - che beneficiano di un contributo complessivo pari a € 296.250, ripartito tra trasferimenti regionali (€ 176.250) e fondi provinciali (€ 120.000).
Si tratta del terzo e ultimo stralcio del Piano provinciale 2007-09 redatto in conformità delle linee guida poliennali regionali in materia. Volendo tracciare in estrema sintesi l'impatto che questo strumento di programmazione ha avuto sul territorio in questo triennio di vita, dobbiamo partire dai numeri: ben 57 progetti approvati, per una spesa complessiva di € 1.638.172 (di cui € 828.922 quali fondi a carico dei singoli musei, € 449.250 fondi regionali e € 360.000 fondi provinciali); inoltre, si contano 35 progetti presentati all'IBC per interventi di catalogazione e restauro.
I progetti sono stati presentati da 20 diversi musei, distribuiti in modo omogeneo su tutto il territorio, e che rappresentano i due terzi degli istituti aderenti alla rete provinciale: un numero che appare oggi a maggior ragione significativo, se consideriamo che, a differenza degli scorsi trienni, per poter accedere ai Piani è obbligatorio il rispetto di alcuni vincoli e in primis il possesso di precisi standard di qualità (il possesso dello statuto o regolamento, l'individuazione delle figure del direttore, del conservatore, del responsabile della didattica, dell'addetto alla sorveglianza e custodia, l'apertura di almeno 24 ore settimanali). Per quanto riguarda le diverse tipologie di investimenti previsti nei Piani negli anni 2007-09, gli interventi dei singoli musei sono stati rivolti prioritariamente all'adeguamento strutturale delle sedi (12 progetti), alla messa in sicurezza degli impianti (12 progetti), all'allestimento di sale espositive e laboratori didattici (18 progetti), agli interventi volti a migliorare l'informazione e l'accoglienza al pubblico (11 progetti), all'abbattimento di barriere architettoniche (4 progetti).
Non è un caso come le priorità siano rappresentate proprio dagli interventi sugli spazi destinati al pubblico, finalizzati a garantire una migliore accessibilità e fruibilità del patrimonio. Tra i tanti, ricordiamo il potenziamento dei percorsi espositivi del Museo del Castello di Bagnara e del Museo del Senio di Alfonsine; i rinnovati allestimenti del Museo della vita contadina in Romagna di S. Pancrazio e del Museo del Risorgimento e dell'Età contemporanea di Faenza; la creazione di moderni spazi educativi e d'accoglienza al Museo Natura di Sant'Alberto e al Museo del Paesaggio dell'Appennino faentino di Riolo Terme. Sono tutti musei di cui si dà conto tra l'altro sulle pagine di questo numero, quali esempi di istituti particolarmente vocati al territorio per ruolo e azione, attenti a proporsi alla comunità come servizio culturale, anche per provare a contrastare l'attuale tendenza alla perdita d'identità, all'indifferenza ai luoghi d'appartenenza, che spesso si traduce nell'abitudine a frequentare i non luoghi come i parchi tematici o i centri commerciali, di cui la Romagna non è certo sprovvista...
Tutte le azioni realizzate hanno contribuito, in definitiva, al perseguimento del miglioramento dei servizi erogati dai musei e al raggiungimento degli standard di qualità previsti dalla Regione, anche in funzione dell'importante percorso avviato quest'anno dall'IBC per il riconoscimento dei musei emiliano romagnoli. Sono difatti ben 18 i musei della provincia di Ravenna ad aver intrapreso l'iter per giungere al traguardo del riconoscimento regionale: si tratta evidentemente di un traguardo rilevante per il nostro territorio, che premia le realtà locali caratterizzate da maggior dinamismo e che hanno investito negli ultimi anni in progetti di qualità.

Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 19 [2009 - N.35]

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