Musei di qualità

Al via il riconoscimento dei musei regionali, per il progressivo adeguamento agli standard internazionali di buona gestione

Laura Carlini - Istituto Beni Culturali

La politica della Regione Emilia-Romagna in materia di qualificazione dell'offerta culturale favorisce il progressivo e stabile miglioramento delle prestazioni degli istituti culturali in tutti gli ambiti di attività: studio e ricerca, documentazione, conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio, in conformità agli standard ed obiettivi individuati nel 2003 con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 309 "Approvazione standard ed obiettivi di qualità per biblioteche, archivi storici e musei".
Ispirato a tale deliberazione, il programma triennale 2007-2009 degli interventi della L.R. 18/00 è stato prioritariamente orientato - nella selezione dei progetti da finanziare - al miglioramento dell'organizzazione museale mediante l'applicazione, di anno in anno più stringente, della deliberazione sugli standard e gli obiettivi di qualità. Il riconoscimento regionale, punto culminante di questo percorso triennale, conclude pertanto un ciclo di programmazione e rappresenta altresì la base di partenza per la pianificazione del triennio successivo.
Per dare opportuno compimento a quanto deliberato nel 2003, la Giunta Regionale ha definito (DGR n. 1888/08) "Criteri e linee guida per il riconoscimento dei musei regionali in base agli standard e obiettivi di qualità", precisando le modalità e i termini del processo di riconoscimento dei musei regionali che si svolgerà nel 2009. Il riconoscimento è, in effetti, una procedura che verifica il rispetto dei requisiti obbligatori di qualità stabiliti dalla Regione, con l'obiettivo di stimolare i musei ad adeguarsi a standard nazionali e internazionali di buona gestione.
Il riconoscimento si configura sia come una garanzia sulla qualità dei servizi offerti agli utenti, sia come un premio per la capacità operativa dimostrata dai musei. Ha, inoltre, l'ambizione di coinvolgere tutta la realtà dei musei regionali, essendo concepito come uno strumento per verificare i risultati ottenuti e gli obiettivi da perseguire in materia di valorizzazione del patrimonio e servizi al pubblico. Il processo di riconoscimento costituisce un invito per la comunità museale alla riflessione e al confronto sui temi della propria identità e sui valori fondanti del settore.
Nelle intenzioni della Regione il riconoscimento non andrebbe interpretato come un atto di selezione mediante il quale premiare alcune realtà ed escluderne altre, quanto piuttosto come un mezzo per definire un percorso di crescita per tutti i musei dell'Emilia-Romagna, un'opportunità rivolta all'insieme dei musei pubblici e privati, che vi possono prendere parte su base del tutto volontaria. La piattaforma di requisiti uniformi per musei di ogni tipologia e dimensione è stata pensata per garantire l'omogeneità della qualità dei servizi offerti in tutto il territorio regionale, nel rispetto della singolarità e della vocazione peculiare di ciascun istituto culturale.
L'iter si è avviato a gennaio 2009 con una serie d'incontri informativi tenuti nelle nove province dal Servizio Musei dell'IBC, che cura le fasi d'istruttoria e di valutazione dei musei canditati al riconoscimento (coadiuvato da un gruppo di lavoro costituito da esperti designati da Amministrazioni Provinciali, Comuni capoluogo, ANCI, UPPI, CRUI) per illustrare i contenuti, le modalità ed i tempi di svolgimento della procedura che porterà i musei a ottenere l'ambito riconoscimento. Il percorso si concluderà a dicembre con una deliberazione della Giunta Regionale che identificherà i musei che potranno fregiarsi per un triennio dello status di museo riconosciuto.
Tra i benefici attesi per gli istituti riconosciuti si possono ravvisare: la possibilità di accedere a finanziamenti regionali, il riconoscimento dell'identità del museo come istituto autonomo operante sul territorio, la certificazione e la valorizzazione della qualità, che sarà individuata anche attraverso un apposito logo/marchio creato ad hoc, l'inclusione in specifiche campagne di comunicazione promosse dalla Regione e dall'IBC, la potenzialità di attrarre sponsor e donazioni, la crescita della reputazione e la maggiore visibilità nei confronti degli amministratori locali e delle comunità di riferimento.
Nell'intento di assistere e accompagnare i musei nel percorso di riconoscimento, l'IBC ha creato un'area di lavoro dedicata all'interno del proprio sito, strutturata come un manuale on line per gli operatori museali: www.ibc.regione.emilia-romagna.it/wcm/ibc/menu/attivita/11std/approf/musei.htm.
Per ottenere il riconoscimento i musei dovranno garantire il possesso dei requisiti rispondendo al questionario di autovalutazione. La compilazione sarà effettuata on line dall'area di lavoro riservata. I musei dovranno anche inoltrare una lettera di domanda formale di riconoscimento (fac-simile scaricabile dal sito IBC) entro il 30 giugno 2009 allegando i documenti necessari alla verifica degli standard: una copia cartacea del questionario di autovalutazione compilato in ogni sua parte, lo statuto e/o regolamento, lo stralcio di bilancio o documento programmatico per l'anno in corso e la relazione a consuntivo per l'anno precedente che attestino le risorse finanziarie disponibili, l'autocertificazione di adempimento alla normativa vigente in materia di sicurezza, il piano delle attività educative. Inoltre, se necessari, dovranno essere allegati: il piano finanziario triennale, nel caso i progetti di sviluppo che comportino oneri di gestione aggiuntivi a tempo indeterminato, e i piani di adeguamento per il raggiungimento di eventuali requisiti obbligatori mancanti.
L'IBC procederà successivamente, con il supporto degli esperti del gruppo di lavoro, all'analisi e alla valutazione delle richieste di riconoscimento, momento che comprenderà anche incontri di approfondimento e verifica con i responsabili presso le sedi museali. Tale fase si concluderà entro il 15 ottobre con una Deliberazione del Consiglio Direttivo dell'IBC, che conterrà l'elenco dei musei aventi i requisiti per essere riconosciuti, che sarà proposto alla Giunta Regionale per il recepimento da deliberarsi entro il 31 dicembre 2009.
È prevista, infine, una forma di riconoscimento provvisorio per i musei che non siano ancora in possesso di tutti i requisiti obbligatori, ma che abbiano già predisposto idonei piani di adeguamento per ovviare alle carenze riscontrate. Si dovrà trattare esclusivamente di lacune marginali, che dovranno essere già in corso di risoluzione o che potranno essere sanate con risorse già stanziate a proposito e in tempi precisamente definiti e che saranno attentamente vagliate dal gruppo di lavoro. Spetterà all'IBC, d'intesa con gli esperti del gruppo di lavoro per il riconoscimento, valutare l'entità delle carenze e la reale sostenibilità dei piani di adeguamento e, conseguentemente, decidere l'eventuale concessione del riconoscimento provvisorio.
Con la finalità di dare il massimo rilievo allo status di museo riconosciuto, IBC ha previsto l'espletamento di un concorso per la creazione del logo/marchio di qualità e della relativa immagine coordinata, riservato ai giovani artisti e grafici attivi in regione. Il concorso, che prenderà il via nei prossimi mesi, sarà organizzato e gestito dall'IBC in collaborazione con il GAER - Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena e con il Design Center dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Il riconoscimento consentirà dunque di favorire la creatività giovanile, come nel dettato della recente L.R. 14/08 Norme in materia di politiche per le giovani generazioni che all'articolo sugli interventi di promozione culturale (art. 40), enuncia che la Regione sostiene e valorizza la creatività giovanile e il pluralismo di espressione, e promuove la crescita, la consapevolezza critica, la conoscenza e la competenza dei giovani in ambito culturale (comma 1) e inoltre che la Regione favorisce l'incontro tra produzione artistico-creativa dei giovani e mercato (comma 4) anche attraverso iniziative realizzate per mezzo della L.R. 18/00 (comma 5).


La pagina dell'IBC della Regione Emilia-Romagna - pag. 4 [2009 - N.34]

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