Patrimonio: un multiforme insieme di eredità e risorse

Nasce a Bologna il DiPaSt, Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio

Beatrice Borghi e Rolando Dondarini - Facoltà di Scienze della Formazione Università di Bologna

Negli ultimi decenni presso molte sedi deputate alla conservazione e all'esposizione di beni di interesse storico, artistico e scientifico - archivi, musei, pinacoteche e collezioni - si sono promossi studi, ricerche, sperimentazioni e riconversioni che hanno mutato e arricchito le loro finalità, metodologie e strumenti nella comune prospettiva di non limitarsi alla tutela, all'allestimento ed all'esposizione dei materiali conservati, ma di avvalersene anche a scopi educativi, informativi e progettuali.
Accanto alle funzioni tradizionali si sono così sviluppate quelle didattiche e divulgative volte a favorirne una conoscenza efficace e duratura e un apprendimento attivo attraverso laboratori capaci di integrare le risorse e le opportunità conoscitive interne con quelle acquisibili all'esterno. I percorsi di "educazione" elaborati e sperimentati hanno indotto da un lato a revisioni e aggiornamenti nei ruoli e nelle competenze delle diverse sedi e dei loro operatori: ogni sede diviene così una componente attiva dell'attività educativa che non la rimpiazza, ma la integra e asseconda, mettendo a disposizione le proprie competenze scientifiche, l'attività di ricerca e documentazione e le proprie risorse educative in un costante impegno di consulenza e formazione per docenti e studenti.
Si è fatta strada l'esigenza di visioni d'insieme che, pur tenendo in considerazione e valorizzando le peculiarità delle diverse tipologie di materiali, implichino l'avvio e la cura di una serie di raccordi: primo fra tutti quello che lega in un unico quadro le risorse di diversa origine ereditate, salvate e prodotte dalle comunità umane; un quadro complessivo a cui si è attribuita la denominazione convenzionale di "patrimonio", con cui si intende l'eterogeneo e multiforme insieme di eredità e risorse nel quale confluiscono e si sedimentano i caratteri, i beni, i valori e i saperi ambientali, storico-artistici, scientifici e ideali raccolti e condivisi dalle comunità umane nei loro diversi ambiti territoriali. A queste spetta rilevarne, conoscerne, proteggerne e valorizzarne la presenza, rendendola nota, eloquente e fruibile nel più ampio quadro del patrimonio dell'Umanità.
Alla crescita di consapevolezza sulle potenzialità formative del "patrimonio" si è associato uno dei più incisivi e poderosi mutamenti mai registrati nel campo della comunicazione e della trasmissione della cultura, come conseguenza della diffusione di tecnologie innovative. L'emissione e la percezione di immagini e suoni attraverso gli strumenti multimediali e l'accesso alla rete e alle sue opportunità fanno parte della quotidianità di tutte le generazioni attuali e apportano nuove e irrinunciabili possibilità ed esigenze anche in tutte le fasi e funzioni della divulgazione culturale e scientifica.
In sintesi dalle ricerche e dalle esperienze condotte in numerosi contesti specifici si è potuto constatare come il "patrimonio" si riveli un approdo auspicabile ed uno sfondo integratore di rilevante valenza formativa, capace di proiettare in orizzonti più ampi le potenzialità delle specifiche didattiche dei beni culturali e di avvalersi degli strumenti più aggiornati della comunicazione. Esso diviene così un'occasione di acquisizione, costruzione e produzione del sapere che esige la confluenza di competenze e conoscenze in un intreccio interdisciplinare e che implica un uso sistematico di tutti gli strumenti della comunicazione e in particolare delle tecnologie telematiche e dei supporti multimediali utilizzabili in ogni progetto didattico e divulgativo.
In questa prospettiva ogni elaborazione e attività riferita a materiali e contesti specifici si inserisce nell'ambito molto più ampio e ormai ricco di esperienze significative di quel settore formativo che attraverso l'osservazione e l'attivazione di sensibilità ed emotività porta a considerare tutte le realtà attuali come patrimonio da fruire e rispettare e in cui vivere più consapevolmente. Tale propensione deve tener conto della compresenza e della pluralità di culture della loro contiguità e differenze, analizzarne le dinamiche di contatto ed interazione nell'attualità e nel passato, in un percorso di progressivo abbandono della narrazione unilaterale ed etnocentrica verso un processo di interculturalizzazione.
Nel solco della pluridecennale collaborazione condotta dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna con le realtà museali del territorio, ma anche nell'intento di valorizzare un ricco ed articolato patrimonio di esperienze si è costituito il Centro "DiPaSt", sorto in occasione del Convegno Internazionale Patrimoni culturali tra storia e futuro svoltosi il 14 e il 15 ottobre 2008 presso l'Archiginnasio di Bologna; nella realtà bolognese si è infatti sedimentato un "patrimonio dell'educazione al patrimonio" che è doveroso curare, preservare e salvaguardare per renderlo fruibile nel futuro in quanto risorsa costitutiva dell'ambiente nel quale viviamo.
Il Centro "DiPaSt", in collaborazione con il Laboratorio Multidisciplinare di Ricerca Storica (LMRS), intende diffondere le esperienze di didattica e di educazione al patrimonio, volgendo lo sguardo anche all'ambito regionale, nazionale e internazionale e a progressive focalizzazioni su specifiche e peculiari realtà che saranno oggetto di prossime pubblicazioni. Il Laboratorio Multidisciplinare di Ricerca Storica, ideatore e promotore della "Festa della Storia", ha tra i suoi principali obiettivi la promozione e l'attuazione di tutte le possibili iniziative di documentazione, ricerca, studio, valorizzazione e divulgazione di argomento storico, oggetto da molti decenni anche delle iniziative spesso pionieristiche intraprese dall'Istituto dei Beni Culturali della regione Emilia Romagna e delle attività di punta condotte con mostre e rinnovati allestimenti da alcuni dei maggiori musei bolognesi.
Compito principale del Centro "DiPaSt" è quello di favorire gli scambi e i confronti a carattere internazionale attraverso i quali rendere permanente un dialogo di proficua collaborazione e facilitare l'accesso a fondi europei: al riguardo è stato istituito per l'anno accademico 2008-2009 il primo Master in Comunicazione e Didattica del Patrimonio dell'Università di Bologna con sede di Ravenna, che ha tra i suoi obiettivi quello di offrire un insieme organico e integrato di conoscenze e competenze basilari e necessarie per progettare e svolgere attività di didattica, divulgazione e promozione del patrimonio, avvalendosi anche delle tecnologie informatiche e telematiche.

Contributi e riflessioni - pag. 20 [2008 - N.33]

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