Il Sistema contemporaneo

AMACI è la più giovane delle Associazioni e riunisce professionisti e istituzioni attivi nel settore dell'arte contemporanea

Cristian Valsecchi - Segretario Generale AMACI

Il disegno associativo che nel 2003 ha dato luogo alla costituzione di AMACI, Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, è nato dall'esigenza condivisa dai direttori di vari musei e centri d'arte contemporanea di collaborare al fine di favorire il coordinamento dell'attività dei musei associati e di costituire una politica culturale comune per promuovere l'arte moderna e contemporanea in Italia e all'estero.
Un primo obiettivo che l'Associazione si è posta, attraverso l'organizzazione di incontri periodici tra i direttori dei musei, è stato quello di favorire ed incentivare il costante dialogo tra le istituzioni coinvolte, permettendo così agli associati di meglio comprendere la natura di musei tra loro eterogenei (dall'assetto proprietario e gestionale a quello delle collezioni e dell'attività culturale, a quello del contesto territoriale di riferimento), di interrogarsi sul ruolo e sull'identità del museo d'arte contemporanea nella nostra società, e di approfondire, attraverso l'analisi delle esigenze comuni, specifiche linee di azione da intraprendere attraverso l'attività associativa. Nella consapevolezza dell'importanza dello scambio di informazioni e conoscenze tra le istituzioni museali e, dunque, per renderlo ancora più incisivo, a partire dal 2008 si è ritenuto opportuno promuovere incontri di settore, destinati ai professionisti di specifici ambiti operativi del museo (collezioni, mostre temporanee, servizi educativi, comunicazione, amministrazione), utili all'individuazione e all'approfondimento di problematiche alle quali rispondere con soluzioni comuni, nonché di pratiche di successo da diffondere nel sistema dei musei associati allo scopo di migliorarne la gestione operativa.
L'attività sopra descritta è affiancata dalla realizzazione di iniziative principalmente destinate alla promozione dell'arte del nostro tempo, tra le quali la rivista I love museums, fondata nel 2003 in concomitanza con la costituzione dell'Associazione, e la Giornata del contemporaneo, manifestazione nazionale promossa con cadenza annuale.
I love museums, il cui progetto editoriale è attualmente in fase di revisione, rappresenta l'organo di informazione ufficiale dell'Associazione e si propone di costituire un luogo di dibattito e di riflessione sulla situazione attuale dei musei e delle istituzioni che si occupano di arte contemporanea, cercando di restituire una panoramica aggiornata non soltanto del sistema museale italiano e delle problematiche ad esso strettamente connesse, ma anche dell'arte in generale.
La Giornata del Contemporaneo, invece, si propone come occasione di sensibilizzazione dell'opinione pubblica rispetto al ruolo dell'arte contemporanea nello sviluppo dell'identità culturale e nell'innovazione sociale ed economica del nostro Paese. Con la collaborazione dei musei associati, e con il sostegno della PARC, il primo sabato di ottobre tutti gli operatori e le organizzazioni di settore sono chiamati ad aprire gratuitamente i propri spazi e le proprie collezioni e mostre al pubblico, promuovendo anche attività collaterali. Giunta alla sua quarta edizione, nel 2007 la Giornata ha coinvolto quasi seicento organizzazioni presenti sul territorio nazionale, evidenziando un significativo incremento di partecipanti rispetto alle precedenti edizioni (+ 178% rispetto all'edizione 2005, + 76% rispetto all'edizione 2006), che hanno offerto gratuitamente ad un pubblico, stimato in quasi 100.000 visitatori, oltre 700 iniziative culturali.
In linea con gli scopi associativi, che richiedono un orientamento dell'attività istituzionale anche a livello internazionale, l'Associazione ha di recente iniziato un percorso di collaborazione con analoghe organizzazioni a livello europeo, proponendosi di promuovere anche all'estero l'immagine del sistema dei musei italiani, che risulta spesso ancora sfuocata anche a causa di un contesto istituzionale che troppo a lungo ha manifestato una scarsa sensibilità e attenzione del nostro Paese verso gli aspetti culturali e artistici della contemporaneità, rendendo così difficoltosa la crescita e lo sviluppo dei nostri musei.


Speciale Associazioni Museali Italiane - pag. 16 [2008 - N.33]

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