Le biblioteche dei musei integrate nel Sistema Museale provinciale

Gianfranco Casadio

Ed eccoci ad affrontare un altro importante aspetto - troppo spesso ignorato - dell’organizzazione museale: quello delle biblioteche. Non c’è infatti museo che non annoveri fra le proprie attività quella di raccogliere, sistemare e curare una documentazione bibliografica che ha, in genere, un duplice scopo: quello di creare strumenti di consultazione e di studio complementari ai reperti conservati e quello di arricchire il patrimonio musivo del museo. Spesso nate per ragioni esclusivamente interne in ausilio ai responsabili e agli operatori museali di ogni singolo museo, hanno preso nel tempo un ruolo autonomo. Oggi la somma delle biblioteche dei musei aderenti al Sistema Museale della Provincia offre agli studiosi centinaia di migliaia di volumi che vanno dalle cinquecentine ai giorni nostri e costituiscono la più formidabile biblioteca specializzata in beni culturali della nostra provincia. Partendo dall’articolo di Licia Ravaioli che tenta di rispondere al quesito se è possibile la convivenza fra museo e biblioteca, si passa dalla presentazione della biblioteca di Casa Guerrini di Sant’Alberto, a quelle del Centro Dantesco di Ravenna, del Museo Ornitologico di Ravenna, del Gabinetto delle Stampe delle Cappuccine di Bagnacavallo, della Pinacoteca di Faenza e via via fino ad uscire dal Sistema e a spaziare nelle biblioteche del Museo Nazionale di Ravenna, del Museo Civico di Modena, del Museo della Città di Rimini, del Museo Naturalistico di Onferno, del Museo Etnografico di Santarcangelo e del Museo della Bonifica di San Donà di Piave. Oltre alle solite rubriche e alla consueta attenzione nei confronti della didattica, il giornale si chiude con una riflessione di Michele Giambarba sugli aspetti giuridici e legislativi in materia di biblioteche.

Editoriale - pag. 3 [2002 - N.14]

[indietro]