Grandi musei e sistemi territoriali

Orizzonti diversi, relazioni di reciprocità e sinergie praticabili con i musei nazionali e internazionali.

Pier Domenico Laghi - Dirigente Settore Cultura - Provincia di Ravenna

Il Sistema Museale della Provincia di Ravenna nasce come rete territoriale per valorizzare il patrimonio culturale di un territorio definito e circoscritto; da subito anche due musei di grandi dimensioni, il Museo d'Arte della città di Ravenna e il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza aderiscono alla rete. Nel Sistema provinciale, quindi, fin dall'inizio convivono piccoli musei e realtà che si pongono orizzonti nazionali e internazionali. La convivenza è proseguita nel corso degli anni a dimostrazione che dimensioni e aspettative diverse non sono confliggenti.

Questo è possibile a condizione che il Sistema si ponga l'obiettivo di valorizzare tutto il patrimonio culturale, in una prospettiva di qualificazione delle azioni e di integrazione delle risorse, considerando l'intero territorio/paesaggio come entità non solo geografica, ma anche storica, ovvero come siti diversi che vanno collocati in un insieme, come afferma Ezio Raimondi.

Il Sistema provinciale è, quindi, uno strumento di valorizzazione e governo, ma, come già considerato nell'articolo "Un sistema in evoluzione", è uno strumento di governo debole o, meglio, di indirizzo e di servizio: l'unica modalità possibile per la complessità della rete e la diversificazione dei musei che vi aderiscono. Tale strumento riesce a mettere in campo tre ordini di risorse: finanziamenti per investimenti, attraverso il Piano museale, risorse per servizi diretti, prevalentemente rivolte al sistema nel suo complesso e maggiormente vantaggiose per le piccole realtà, professionalità degli operatori.

È indubbio che un museo di grandi dimensioni e richiamo nazionale o internazionale necessiti di interventi e risorse superiori a quanto una rete territoriale possa mettere in campo, specie oggi con i vincoli posti alla finanza pubblica. Condividere azioni e progetti con un sistema territoriale porta, comunque, vantaggi sia per i piccoli che per i grandi musei, specie se la logica è quella della reciprocità. Il Sistema può funzionare utilmente se sviluppa un modello di rete che basa il proprio valore aggiunto su interrelazioni di reciprocità, con una sequenzialità bidirezionale tra le attività e le azioni. Proviamo allora a dimostrare, con alcuni esempi, questa modalità di funzionamento della rete basata su interrelazioni reciproche e sinergiche.

La partecipazione continua al Comitato Scientifico, al Comitato di redazione di "Museo in-forma", a gruppi di lavoro tematico (come quelli sperimentati sui temi delle audioguide, degli allestimenti, degli standard di qualità) permette di mettere a disposizione di tutto il Sistema le esperienze maturate in una rete più ampia, per elaborare progetti e risolvere problematiche che abbiano denominatori comuni. D'altra parte, qui la reciprocità, attraverso la rete delle relazioni del Sistema provinciale gli operatori dei grandi musei possono fruire della consulenza per l'elaborazione dei progetti da inserire nei Piani museali e dell'aggiornamento professionale condiviso con altri operatori.
Sul piano delle tecnologie troviamo altre conferme: il MAR e il MIC hanno contribuito alla sperimentazione di tecnologie informatiche per la catalogazione, ricevendo, come reciprocità, attrezzature informatiche ad integrazione della propria iniziale dotazione.

Ma la reciprocità può assumere anche una dimensione più ampia, di scambio tra singoli musei aderenti al Sistema. Di questo è dimostrazione la collaborazione scientifica tra il MIC, il MAR e la Pinacoteca di Faenza per la realizzazione delle mostre integrate delle opere di Domenico Baccarini.
In una prospettiva di sviluppo del Sistema Museale e dei sui servizi - dopo il giro di boa dei primi dieci anni - certamente queste reciprocità sono da sviluppare, integrare, sistematizzare. Un'area di sviluppo potrà sicuramente essere la didattica museale, considerato il potenziale che questa attività racchiude in sé. Le basi per relazioni di reciprocità e sinergie tra grandi musei e sistemi territoriali riteniamo che siano presenti e l'esperienza dimostra che la strada per ulteriori sviluppi è percorribile.

Speciale decennale del Sistema Museale Provinciale di Ravenna - pag. 20 [2007 - N.30]

[indietro]