Il Museo dei Ragazzi

Che succede se un vecchio e polveroso museo viene invaso dalla i-Pod generation?

Elisa Emaldi - Servizi educativi

Prendiamo un museo, uno di quei vecchi contenitori polverosi che raccolgono storie e oggetti del passato. Facciamolo "invadere" da un gruppo-classe, mosso dalla sana curiosità che ancora, per fortuna, abita il cuore della i-Pod generation. Che cosa succederà? Che il turbinio delle giovani menti, sollecitate da dinamiche e percorsi appositamente studiati e accuratamente preparati da personale formato ed entusiasta, riuscirà a sollevare il velo di polvere in un processo di "addomesticamento" reciproco, secondo la lezione della volpe al Piccolo Principe.

Per questo, i Servizi educativi della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna hanno proposto anche per l'anno scolastico 2006-2007 percorsi didattici rivolti alle classi delle scuole di ogni ordine e grado.

I percorsi si prefiggono come obiettivi formativi la sensibilizzazione dei ragazzi nei confronti del patrimonio artistico-architettonico in una proficua (e si spera non sporadica) interazione scuola-museo.
Ogni percorso ha alla base una trama ben strutturata sintetizzata da un titolo-tema e si snoda negli ambienti del Museo Nazionale con il fine di sollecitare l'entusiasmo di conoscere, provare meraviglia e stupore di fronte a oggetti "speciali", in una divertente "caccia all'opera" (Caccia all'opera... al Museo Nazionale, Cercando il paradiso... al Museo Nazionale, Caccia all'opera... la Natività al Museo Nazionale, Il Giardino dei semplici... al Museo Nazionale, Gli affreschi trecenteschi da Santa Chiara: immagini e tecnica). L'invito a conoscere, ben attento a non provocare nel pubblico già sovrastimolato della civiltà dell'immagine un'overdose di impressioni superficiali, è l'occasione per scoprire diversi materiali, tecniche esecutive e periodi artistici.

Nel caso dei due percorsi didattici legati ad un approfondimento storico, volti a migliorare la conoscenza del mondo romano (Le stele classensi), ed egizio (Ma quanto pesa l'anima?), si è scelto di rendere gli alunni ancora più attivi, attraverso atelier creativi e laboratori teatrali. Così i ragazzi, secondo le dinamiche del gioco di ruolo, con spontaneità ma senza improvvisazione, si caleranno nei panni (e non in senso figurato) di antiche divinità egizie, o impugneranno gli strumenti dei lapicidi romani.

Essendo il Museo Nazionale parte viva del panorama culturale della città e la Soprintendenza l'istituto delegato alla protezione degli inestimabili beni storico-architettonici patrimonio dell'umanità, si è pensato di svolgere alcuni itinerari all'interno dei siti monumentali più prestigiosi di Ravenna, tra i quali le basiliche di S. Vitale e di S. Apollinare in Classe. Nello specifico, si tratta di un viaggio dal passato al presente, con un coinvolgimento attivo della classe per mezzo del dialogo: l'attenzione è rivolta alla lettura iconografica dei mosaici e alle problematiche relative a tecnica e restauro musivo.

Attività ludico-creative e materiale didattico di supporto completano gli itinerari didattici rafforzandone i contenuti educativi e rendendo l'esperienza-museo un momento speciale. Punto di orgoglio per i Servizi educativi del Museo Nazionale è l'allestimento di un apposito spazio dedicato ai laboratori e ai momenti di "riflessione pratica" al termine del percorso vero e proprio. In una accogliente mezzanina, con vista sull'antico corridoio della tinazzara, si trova la saletta didattica, pavimentata a parquet e "tappezzata" con cartelloni, addobbi floreali, giardini zen e animali fantastici. Si crea così, insieme ai ragazzi, uno spazio di tranquilla e colorata armonia, in cui si producono gli oggetti e i legami dell'addomesticamento.

Inoltre, dal 2007 saranno a disposizione degli insegnanti quaderni didattici arricchiti e rinnovati anche nella veste grafica, materiale che si auspica di supporto proficuo ad approfondimenti delle tematiche affrontate all'interno degli spazi e dei tempi scolastici.

La Pagina della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna - pag. 7 [2007 - N.28]

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