Il Museo tra fruizione culturale ed economia della gestione

Un convegno ad Imola per parlare di musei e delle nuove riforme nel settore dei beni culturali

Valerio Brunetti - Valerio Brunetti

Promosso dal Centro Studi Storia del lavoro di Imola, presieduto da Angelo Varni, in collaborazione con l’IBC dell’Emilia Romagna, si è tenuto ad Imola il 14 aprile scorso un interessante seminario-convegno sul tema Il museo tra fruizione culturale ed economia della gestione. Obiettivo principale era un’analisi approfondita “del delicato equilibrio tra espressione culturale dei nostri musei e la loro esigenza di soddisfare parametri gestionali di economicità”.
Anche se i lavori si sono sviluppati intorno a questo tema conduttore, in un momento così importante per ila tutela dell’arte e del paesaggio in Italia con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei beni culturali, il dibattito non poteva che allargarsi alle incognite e alle aspettative che questa profonda riforma riserva al nostro patrimonio culturale. I lavori, abilmente presieduti e condotti da Andrea Emiliani hanno visto la partecipazione di illustri esperti del mondo economico e del settore beni culturali, locale e nazionale, che hanno sapientemente e piacevolmente “informato” il pubblico, composto quasi esclusivamente da addetti ai lavori. All’appassionata introduzione di Emiliani sulle origini della tutela in Italia, sui problemi della catalogazione e sulla “funzione pubblica” del patrimonio artistico, ha fatto seguito l’intervento di Cesare Annibaldi, difensore non troppo convinto dell’autofinanziamento anche nel settore dei beni culturali: chi presiede un museo oppure opera nella promozione culturale oltre ad essere competente scientificamente dovrebbe essere supportato da anche da una “sensibilità economica”, cosa che, a suo parere, non si insegna nei 35 corsi sui beni culturali delle università italiane.
Mario Serio, direttore del Ministero beni culturali, ha fornito un quadro della situazione museale in Italia e del museo come luogo per la cultura, sottolineando la necessità di giungere da parte degli operatori ad una capacità di dialogo con le discipline scientifiche ed economiche. Elio Garzillo oltre ad aver affrontato le norme della corretta gestione dei musei ha introdotto alcune problematiche che potrebbero sorgere con il nuovo Codice. Massimo Montella ha evidenziato la funzione sociale del museo, auspicato lo sviluppo a livello locale delle reti dei musei e come le pratiche di buona gestione debbano essere premiate da chi controlla sul loro operato. Alessandro Zucchini ha posto l’attenzione sul piano museale triennale della regione Emilia Romagna, sugli standard e gli obiettivi di qualità che ogni museo dovrebbe perseguire, illustrando i fini del questionario di autoanalisi proposto dall’IBC alle strutture museali. Girolamo Sciullo ha analizzato principalmente la normativa, anche in termini economici, riguardante i musei e le norme del nuovo Codice che introducono la definizione per il museo aggiornato e moderno.
Il convegno ha rappresentato, in ultima analisi, un significativo approfondimento di quasi tutte le problematiche, non solo economiche, che una struttura museale deve affrontare per mantenersi in vita e crescere, per aumentare l’interesse dell’utenza e per essere fedele al significato della sua missione: tutela, valorizzazione e stimolo alla fruizione. un tema, questo della missione del museo, dibattuto da molti anni e che Andrea Emiliani ha proposto come argomento di studio per il prossimo convegno.

Appunti dai convegni - pag. 15 [2004 - N.20]

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