Carlo Venturini tra cultura e filantropia

Originale figura di collezionista ha lasciato alla sua città materiale archeologico, ceramico, numismatico, mineralogico, pittorico e librario, dando vita ad un "piccolo museo o bazar"

Ivo Scarpetti - Responsabile Ufficio Attività culturali del Comune di Massa Lombarda

Nella storia e nella cultura di Massa Lombarda la figura di Carlo Venturini riveste un ruolo di primaria importanza: al suo nome si lega l’esistenza di un’istituzione come la biblioteca, che proprio dal nucleo librario di Venturini trae origine, e la sua collezione, ora convenientemente valorizzata sotto il profilo museografico a cura del Comune di Massa Lombarda, rappresenta il segmento di maggior interesse del patrimonio storico-artistico locale ed uno spaccato delle caratteristiche del collezionismo antiquario ottocentesco. Originale figura di collezionista, Carlo Venturini (1809-1886) visse un’esistenza complessa e movimentata, punteggiata da frequenti spostamenti fra una città e l’altra per l’esercizio della professione di medico, dalla carriera diplomatica onoraria per conto della Tunisia e del Venezuela, dalla partecipazione diretta o come corrispondente alle più disparate Accademie e Società del tempo, da un’intensità di contatti con studiosi, viaggiatori, diplomatici ed esponenti della borghesia e della classe dirigente, dalle numerose onorificenze ricevute da governanti e regnanti. Ricevette numerose onorificenze e decorazioni: Ufficiale del Reale Ordine Tunisino, Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro per nomina di Vittorio Emanuele II, Commendatore del Reale Ordine intitolato a Isabella la cattolica conferitogli dal governo spagnolo. Fu associato a circa 160 accademie e società di carattere scientifico, letterario e umanistico fra le più famose del mondo: ebbe la carica di Vice Presidente Onorario della Reale Società Universale per l’incoraggiamento delle arti e dell’industria di Londra, membro della Società Parigina di archeologia e storia, Vice Presidente della Società Italiana di storia e archeologia. Carlo Venturini non ha mai svelato nei suoi scritti le motivazioni che lo avevano spinto a raccogliere il materiale archeologico, ceramico, numismatico, mineralogico, pittorico e librario che ha costituito la sua collezione; comunque, in sintonia con i tempi, l’idea neoclassica di collezione, incentrata sulle qualità estetiche dell’oggetto, fu sostituita da una concezione di stampo positivista basata sulla funzione sociale del reperto, rivelando nel Venturini una nuova e aggiornata sensibilità. La figura del Venturini si definisce soprattutto con la lettura del Memoriale, terminato nel 1886, e dell’Inventario che iniziò a compilare nel 1878 intitolandolo Inventario di un piccolo museo o bazar pel suo contenuto che Carlo Dr. Venturini agognerebbe di offrire poi, come seguito di provata affezione alla Patria sua carissima Massa Lombarda. Ne scaturisce un grande personaggio portatore di valori estremamente positivi: lungimiranza e capacità sul piano culturale, attenzione al decoro civico, amore per la propria terra e un grande desiderio di lasciare ai propri concittadini uno strumento di conoscenza e di arricchimento culturale. Per l’appunto Carlo Venturini, alla sua morte, lasciò al Comune di Massa Lombarda la sua casa in Via Giambattista Bassi e tutta la sua collezione (che dal 1989 costituisce il museo a lui intitolato) “con la speranza sia gradita, e serva d’incitamento all’altrui beneficenza e di esempio ai paesani, affinché un giorno, biblioteca e museo aumentando convenevolmente per la loro generosità possano essere di utile alla studiosa gioventù, di onore e di decoro alla comune patria carissima”. Appare dunque evidente la finalità educativa e filantropica che mosse il collezionista, il cui patrimonio doveva costituire un’occasione di studio e miglioramento per i concittadini e rappresentare un elemento di decoro per la città, negli anni in cui in molti Comuni nascevano istituti civici destinati alla conservazione del patrimonio storico ed artistico.

Personaggi - pag. 8 [2002 - N.15]

[indietro]