Quale rapporto fra operatori didattici e insegnanti?

Ivana Anconelli - Laboratorio "Giocare con l'arte" Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza

Quando mi viene chiesto di fare degli articoli su libri o riviste per la didattica, quasi sempre la mente va a ritroso nel tempo al giorno in cui fui chiamata a dirigere questo laboratorio e con nostalgia ripenso alla "giovinezza passata" ma soprattutto a tutte le mie alunne che dal lontano 1982 hanno frequentato i miei corsi di aggiornamento didattico per la ceramica. Quante ? Non saprei dire, ma provenienti da tutte le parti e dall' estero. Dapprima con curiosità e poi via via con passione esse hanno assorbito quello che io "andavo a raccontare" come un assetato davanti ad una fontana d'acqua fresca, portando fuori dal nostro museo per diramarlo in tutta Italia il metodo Bruno Munari, il mio maestro. Tanti volti forse più di mille, tante menti ricche di creatività e amore per l'infanzia. Tante ancora presenti, come Laura ed Elisabetta, che hanno continuato nel tempo a mantenere i collegamenti e gli aggiornamenti ampliando il loro laboratorio della "ceramica grafica" al mosaico, tante invece perse come portate via dalle "ali del tempo", ed è proprio a queste che i miei pensieri ogni tanto corrono ; cosa faranno ? Avranno avuto possibilità poi di poter mettere in pratica quello che avevamo imparato ?Io spero di sì, la voglia di fare, di operare era tanta. Quindici anni sono passati e anno dopo anno il mio bagaglio di esperienza e di professionalità è cresciuto sia col lavoro che col contatto diretto con tutte le mie "allieve". Perché sì io avrò "raccontato" ma loro in cambio mi hanno donato allegria, dedizione, interesse e un caleidoscopio enorme di caratteri diversi, crescendo insieme nella conoscenza. Di tutto questo devo ringraziare il mio direttore prof. Giancarlo Bojani che mi ha dato l'opportunità di tale esperienza.

Speciale didattica - pag. 9 [1997 - N.0]

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