Scuola e Museo Una ricetta semplice semplice

Cetty Muscolino - Storico dell'arte Soprintendenza Beni Ambientali e Architettonici Ravenna

Funzione primaria del Museo è quella di conservare testimonianze a cui si attribuisce un valore. Ma il Museo, oltre che conservare, può aiutarci maggiormente ? E' giusto che svolga anche una funzione promozionale e didattica ? Parlando con chi ? Interagendo con il mondo degli adulti, con quello degli adolescenti, con quello dell'infanzia ? Perché andare al Museo ? Per vedere per confrontare, per capire, per riflettere.Perché il museo costantemente ci ricorda chi siamo e da dove veniamo, ci suggerisce la nostradirezione.L'oggetto osservato, sia che si tratti di un reperto archeologico, di un mosaico, di un avorio... può diventare uno strumento di comprensione : si tratta di una testimonianza diretta, di prima mano, che se ben utilizzata può dare un salutare ed energico scossone alla cultura istituzionalizzata, troppo spesso libresca (o peggio ancora "fotocopiata") e astratta.L'oggetto esaminato diviene il fulcro di un discorso che si può sviluppare in molteplici direzioni, ma sempre partendo dall'uomo e all'uomo ritornando. Perché documenta un pensiero ed un 'azione, un problema e la sua soluzione, un desiderio e il suo realizzarsi.... e grazie alla sua interpretazione e comprensione noi possiamo crescere e riflettere sulla vita. E' molto importante scegliere un tema e poi su quello lavorare fino a che non sia stato completamente interiorizzato. Non sarà la quantità di temi o periodi storici percorsi che fanno crescere, ma il metodo con cui uno solo o pochi argomenti verranno affrontati : qui sta la differenza fra cultura e nozionismo. Ma è assolutamente prioritario adottare un metodo efficace, coinvolgente ed immediato, per interagire con le opere, farle parlare e resuscitare dal loro letargo di... pezzi da museo.I giovani sono incredibilmente ricettivi è nostro compito utilizzare al meglio questa loro potenzialità, ma senza aspirare ad intontirli con sofisticati strumenti audiovisivi solo perché questa è la moda, o solo perché non ci rinchiudiamo in un computer o non pronunciamo di tanto intanto la magica parola "internet", gli avanguardisti ti insinuano un sospetto che tu sia un cavernicolo. Avranno tanto tempo per il computer i nostri ragazzi.... anche senza la nostra smodata solerzia. Già ben conosciamo il penoso esito di generazioni allevate dagli schermi televisivi.Una semplicissima verità per farsi largo ha bisogno di tempo, come un seme che deve crescere dal terrenonon occorrono mezzi costosi, perché nessun sofisticato sistema può essere efficacemente funzionale come la parola, se ben usata a proposito. Avente mai riflettuto un solo istante sulle incredibili possibilità della parola ?sulle infinite sfumature che si possono utilizzare ? La parola può risvegliare, far sognare, evocare, spaventare.... far innamorare : Perché noi dobbiamo innamorarci, entrare nell'orbita dell'opera d'arte per uscirne potenziati e vivificati. Quando accompagnamo gli studenti al museo quello che dobbiamo fare innanzitutto è ascoltare, parlare.... e spesso fare silenzio : è una ricetta semplice semplice che darà moltissimi frutti.I giovani hanno bisogno di toccare, di vedere, di sentirsi incoraggiati e ascoltati : non isoliamoli prima del tempo nel deserto del mondo computerizzato solo perché la società dei consumi lo reclama con prepotenza. Dobbiamo forse aspettare, anche questa volta,la dotta conclusione di summit di psicopedagogisti (pagati a peso d'oro) per comprendere quanto già una persona di buon senso vede, che stiamo bombardando di troppo di tutto e di assurde farneticazioni questi giovani ? Salviamo questi ragazzi dal frastuono mentale dalla forsennata immissioni di dati... non dico semplicemente inutile, bensì nocivi.Alcune visite al museo, alcuni incontri significativi col nostro passato ci aiuteranno a comprendere meglio noi stessi e a capire dove spesso sbagliamo, a vivere più concretamente questo osannato progresso. E se il Museo troppo spesso risulta difficile da capire, o troppo noioso, o troppo serioso, considerando che è troppo costoso renderlo in poco tempo comprensibile a tutti, cerchiamo di farci condurre per mano da chi è disposto ad offrirci un valido aiuto, e se proprio vogliamo fare degli investimenti economici che siano normalmente produttivi, noi storici dell'arte e archeologi, che riusciamo a muoverci più agevolmente in questi labirinti della storia, cerchiamo di collaborare più attivamente con gli insegnanti, suggerendo loro le strategie più idonee per affrontare le realtà museali e proponiamoci di "allevare" degli operatori culturali adatti allo scopo. E' un'operazione impegnativa, ma ci sono molti giovani in gamba che potrebbero essere educati in questa direzione, si tratta solo di essere convinti che ne valga la pena di volerlo fare.... io personalmente ci credo

Speciale didattica - pag. 6 [1997 - N.0]

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