Un bilancio

Gianfranco Casadio

È passato un anno da quando ci siamo dedicati a questa impresa e confesso che avevamo un certo timore. Non è facile fare un giornale, men che meno un giornale di tipo scientifico, col rischio oggettivo di scadere nella banalità e nel già visto, ma il lusinghiero successo e le lettere di plauso, di sostegno e di critica che ci sono giunte da tutta Italia ci hanno dato quella sicurezza e quella spinta necessarie per proseguire. Oggi, licenziando questo quarto numero, siamo soddisfatti del lavoro fin qui svolto e stimolati a proseguire con rinnovato entusiasmo.Questo mese, proseguendo con i numeri monografici, lo speciale è dedicato ai musei etnografici, della cosiddetta "cultura materiale". Il panorama nella nostra provincia è abbastanza vasto e va dal Museo del lavoro contadino di Brisighella al Museo della Frutticultura di Massalombarda, dal Museo della vita contadina in Romagna di San Pancrazio di Russi, al Centro etnografico della civiltà palustre di Villanova di Bagnacavallo, dalle collezioni di macchine agricole della Società MATER di Russi alla raccolta analoga della Collezione Martinelli di Brisighella, dal podere Pantaleone di Bagnacavallo al Mulino dello Scodellino di Castel Bolognese. La ricchezza di queste presenze sul territorio testimonia dell'amore che i ravennati hanno delle loro radici.

Editoriale - pag. 3 [1998 - N.3]

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