La climatizzazione nei musei

Con le nuove tecnologie informatiche è possibile assicurare ottimi livelli di controllo e di gestione in rete sia sul versante della sicurezza che per la salvaguardia e la tutela delle opere d'arte esposte

Renzo Valmori - Arte e Restauro

Gli ambienti preposti al contenimento ed alla esposizione delle opere d'arte, non sempre garantiscono requisiti ottimali di idoneità ambientale, talvolta sono la causa di conseguenti situazioni considerate a rischio o ad alto rischio per le opere ivi contenute. La climatizzazione negli ambienti museali, supportata da un buon impianto di condizionamento, atto a garantire idonei livelli di conservazione, "controllo di umidità relativa e temperatura con mantenimento dei valori pressoché stabili e costanti", gestito con metodi tradizionali talvolta non è sufficiente ad assicurare requisiti di oggettività e l'errore umano difficilmente quantificabile e/o controllabile, spesso gioca un ruolo importante nel controllo degli impianti. Con appropriati mezzi, oggi è possibile assicurare ottimi livelli di controllo e gestione, sia nel caso di nuove installazioni degli impianti climatici di tipo "elettronico", sia nel caso di trasformazione degli impianti già in opera con metodi tradizionali "analogici". Ciò è possibile avvalendosi di specifici programmi informatici, gestiti da una rete interna LAN, Local Area Network; dove, stazioni operative di controllo "Workstation", collegate mediante modem ad una linea dedicata trasparente esterna, "rete telecom commutata, telecontrollo o collegamento VAN (Wide area Network)", possono adempiere le seguenti caratteristiche: controllo, gestione ed autoripristino dei parametri di sicurezza per le funzioni d'esercizio di una pluralità di sistemi che spaziano dalla climatizzazione, fino ad arrivare alla gestione degli impianti di illuminazione, dei sistemi di sicurezza "anti intrusione", della chiusura ed apertura degli accessi ad orari programmabili e prestabiliti. Tale servizio gestionale, affidato a personale specializzato, ha la pretesa di garantire tre fondamentali caratteristiche: 1 - migliorare fruibilità applicativa degli apparati tecnici, elementi che, di fatto, sono essenziali per una buona conservazione delle opere d'arte; 2 - ridurre sensibilmente l'onere della gestione interno ad una struttura in termini applicativi d'intervento e migliorarne il rapporto; 3 - ridurre l'impatto economico "costi di gestione" che, di fatto, possono talvolta inibire, potenzialità e rinnovamento di una struttura, riducendo nel frattempo la capacità di evolversi e rendersi maggiormente fruibile e funzionale in ciò che la stessa rappresenta. Quanto sopraesposto, troppo spesso considerato ruolo di non fondamentale o primaria importanza nel rapporto opera d'arte, museo, conservazione, diventa oggi sicuramente coadiuvante e talvolta essenziale, per una maggior elevazione del prodotto e delle caratteristiche qualitative di tali strutture. È altrettanto chiaro che la gestione in modo scientifico di uno o più parametri di controllo di una struttura museale, come può essere la climatizzazione, diviene sempre più il compito di personale specializzato, il quale interviene con proprie competenze tecniche, avvalendosi di attrezzature dedicate e studiate per uno specifico, particolare ed appropriato, tipo d'intervento ed utilizzo. Tali interventi, rientrano nella fattispecie dei servizi forniti da aziende specializzate nel settore, dove le stesse riescono a garantire livelli di qualità elevata, a costi relativamente contenuti.

La pagina del conservatore - pag. 16 [2000 - N.9]

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