L'evoluzione di Scoprirete

Una innovativa convenzione tra IBC e Provincia amplia i servizi del Polo romagnolo puntando alla rete MAB

Eloisa Gennaro - Responsabile Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino

Oltre 1.000.000 di prestiti, quasi 8.000 movimenti digitali, ben 31.126 nuovi utenti, 15.346 volumi collocati di cui 5.800 relativi alle biblioteche scolastiche. Sono solo alcuni dei numeri registrati nel 2016 dalla Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino, la più longeva ed estesa rete di biblioteche italiane aderente al Servizio Bibliotecario Nazionale, nata oltre 30 anni fa su iniziativa della Provincia di Ravenna e cresciuta negli anni in termini territoriali, in infrastrutture informatiche e in servizi biblioteconomici a supporto degli istituti culturali romagnoli.
A saperli leggere correttamente, numeri e statistiche (vedi http://statistiche.bibliotecheromagna.it) mostrano come la Rete in questi difficili ultimi anni abbia mantenuto i servizi tradizionali legati all'appartenenza a SBN così come tutti i nuovi servizi - in primis quelli digitali - legati ad attese ed esigenze dei cittadini. Ma purtroppo evidenziano anche una battuta di arresto. Come è noto, a partire dalla legge Delrio che nel 2014 ha riformato le Province svuotandole di competenze in vista della riforma costituzionale che avrebbe dovuto abolirle, gli effetti della crisi istituzionale ed economica che inevitabilmente ha investito questo ente si sono fatti sentire anche sulla Rete bibliotecaria, bloccando di fatto l'implementazione e lo sviluppo qualitativo dei servizi.
Nonostante tutte le difficoltà - come ha ben sottolineato Claudio Leombroni sulle colonne dell'editoriale dello scorso numero di Museo in-forma - la Provincia di Ravenna, assimilando le esperienze di cooperazione territoriale tra istituti culturali alle funzioni fondamentali di assistenza tecnica e amministrativa ai Comuni previsti dalla Delrio, ha tentato di salvaguardare l'esperienza trentennale di area vasta continuando a finanziare e gestire la Rete bibliotecaria (così come il Sistema museale provinciale), lavorando al contempo in sinergia con l'IBC della Regione Emilia-Romagna per sviluppare tale esperienza nell'ambito di un più ampio ridisegno della cooperazione regionale.
Si è così sottoscritta, alla fine dello scorso anno, una convenzione quinquennale fra IBC e Provincia di Ravenna, con la quale l'Istituto affida e finanzia alla Provincia le attività del polo SBN, ovvero il coordinamento tecnico e la gestione della Rete romagnola, che comprende anche servizi innovativi come la catalogazione centralizzata. Inoltre affida alcune attività a favore degli altri poli bibliotecari emiliano-romagnoli quali, per esempio, la gestione di un sito web di statistiche e di un sistema di ticketing virtuale per problemi su Sebina, la promozione della biblioteca digitale in continuità con il progetto Leggerete, la formazione degli operatori culturali nelle modalità di Digital day o di sedute formative on site. I servizi ai poli regionali naturalmente rappresentano una significativa novità in quanto il dispiegamento di tali servizi su un territorio extra romagnolo consente significativi risparmi.
Un ulteriore obiettivo, particolarmente rilevante per il nostro territorio, dei finanziamenti regionali consiste nello sviluppo del progetto Scoprirete, basato sulla graduale realizzazione - di concerto con l'IBC - di un unico ambiente cooperativo relativamente ai servizi di back-office condiviso dalle biblioteche, dai musei e dagli archivi storici della Romagna e di San Marino: un progetto unico in Italia! Il futuro sistema culturale territoriale integrato si baserà su un nuovo modello di governance definito in una convenzione tra l'IBC, le Province romagnole e tutti i Comuni aderenti a cui le forze politiche e tecniche lavoreranno nei prossimi mesi.


La pagina della Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino - pag. 8 [2017 - N.58]

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