Nasce la Biennale di incisione "Giuseppe Maestri"
Dalla sinergia tra Bagnacavallo e Ravenna prende vita un progetto di interesse nazionale dedicato alla grafica d'arte
Diego Galizzi - Curatore della Biennale
La memoria di Giuseppe Maestri, della sua garbata umanità e del suo instancabile impegno nel promuovere a Ravenna una cultura artistica priva di stereotipi e aperta alle novità del contemporaneo, è ancora molto viva in città, e non solo tra gli amici o tra gli intellettuali e gli artisti che hanno avuto a che fare con lui. La sua opera è infatti insospettabilmente diffusa fra molti piccoli collezionisti e appassionati d'arte, tanto che possiamo dire che sono molte le case dei ravennati in cui oggi è possibile ritrovare le sue incisioni. Le ragioni di ciò vanno sicuramente ricercate nella particolarità della sua proposta, che ci racconta l'immagine fantastica di una città che ancora si rispecchia nel suo passato silente e quasi leggendario, esattamente come gli ori e i blu delle paste vitree si rispecchiavano nelle antiche acque che le facevano da contorno. È una poetica onirica e sottilmente colta, ottimistica e fresca, con un amore per il colore che non si limitava a infondere nei suoi lavori figurativi, ma lo ricercava anche nella parola, quella in dialetto, colorita e dunque irrinunciabilmente espressiva, secondo un filone profondamente radicato nella terra di Romagna.Se ha per certi versi segnato l'ambiente culturale ravennate, Giuseppe Maestri è stato anche una figura di riferimento a Bagnacavallo, dove grazie ai suoi consigli e al suo incoraggiamento si è potuto istituire nel 1990 il Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne, una realtà - oggi parte delle attività del Museo Civico delle Cappuccine - che negli anni è cresciuta fino a diventare uno dei centri più riconosciuti a livello nazionale per l'incisione contemporanea.
Nasce da qui, dalla volontà di riconoscere il portato di quest'uomo di cultura e di rendergli un doveroso omaggio, il progetto del Museo delle Cappuccine di istituire, all'insegna del suo nome, una Biennale artistica dedicata al linguaggio grafico dell'incisione, e di farlo sin da subito sotto il segno di una collaborazione tra Comune di Bagnacavallo e Comune di Ravenna, affinché essa possa svolgersi, nelle sue varie articolazioni, in entrambe le città. Questo non solo per unire idealmente i due luoghi più strettamente legati all'attività di Maestri, ma anche per incentivare un percorso inter-cittadino di scambio di visitatori in un'auspicabile logica di sinergia e di integrazione delle realtà culturali del territorio. La Biennale, che vede la luce in un momento importante per Ravenna, che quest'anno si fregia del titolo di Capitale Italiana della Cultura, beneficia del Patrocinio del MiBACT, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Ravenna, nonché della collaborazione di partner come la CNA Provinciale, Grafiche Morandi e la stamperia d'arte 74/B di Milano. Il comitato scientifico è composto da Ermes Baioni (incisore e collaboratore del Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo), Marzia Faietti (direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Firenze), Diego Galizzi (responsabile del Museo Civico delle Cappuccine) e Maria Grazia Marini (direttrice del MAR di Ravenna). La manifestazione si pone un orizzonte temporale proiettato verso una continuità pluriennale, e ha l'ambizione neanche troppo nascosta di diventare nel tempo uno dei principali appuntamenti artistici in Italia dedicati alla grafica d'arte.
Come si è detto, l'oggetto della Biennale è l'incisione, un linguaggio artistico di grande tradizione, sofisticato dal punto di vista tecnico e, soprattutto, ricco di grandi potenzialità espressive, anche se purtroppo oggi si può dire che sia generalmente sconosciuto ai più. L'idea di fondo è proprio quella di cercare di far uscire l'incisione da quella nicchia fatta di specialisti e di pochi conoscitori in cui pare essere relegata nel panorama artistico odierno, contribuendo alla valorizzazione e alla divulgazione del linguaggio grafico e stimolando la realizzazione di nuove opere incisorie aperte alle nuove sensibilità del contemporaneo, anche attraverso una particolare attenzione al lavoro dei giovani artisti. Alla base di quest'arte così sofisticata sta la potenza evocativa del segno, che costruisce e modella figurazioni spesso attraverso la monocromia di un unico inchiostro, altre volte per mezzo di più colori dati da una o più matrici di stampa. Proprio l'uso del colore era una delle caratteristiche più evidenti dell'opera incisoria di Maestri, per questo la Biennale è dichiaratamente aperta anche alle sperimentazioni cromatiche, in un contesto che, al contrario, rimane per lo più legato alla stampa monocroma.
L'evento principale della manifestazione è rappresentato dal 1° Premio di incisione "Giuseppe Maestri" | Ravenna #2015, che si tiene nella prestigiosa sede espositiva di Palazzo Rasponi (inaugurazione sabato 19 dicembre). Il premio è rivolto ad alcuni tra i più significativi incisori attivi nel panorama nazionale; la partecipazione avviene infatti dietro specifico invito degli organizzatori sulla base delle indicazioni fornite da esperti del settore appositamente individuati. Tra i 27 artisti che partecipano a questa edizione è possibile ritrovare diversi nomi importanti, accanto ad altri di una generazione più giovane ma che già si sono imposti all'attenzione degli addetti ai lavori per il loro talento. Ne fanno parte Ciro Agostini, Carlo Barbero, Alfredo Bartolomeoli, Federico Romero Bayter, Mario Benedetti, Sebastiano Benegiamo, Maria Pina Bentivenga, Sandro Bracchitta, Rodolfo Ceccotti, Cinzia Fiorese, Monica Franchini, Fumitaka Kudo, Stefano Luciano, Ivo Mosele, Guido Navaretti, Toni Pecoraro, Maria Rosaria Perrella, Lanfranco Quadrio, Angelo Rizzelli, Sergio Saccomandi, Andrea Serafini, Fulvio Tomasi, Giovanni Turria, Gianni Verna, Elisabetta Viarengo Miniotti, Nicola Villa e Roberta Zamboni.
Dedicato alle giovani promesse under 40 è invece il 1° Premio per giovani incisori | Bagnacavallo #2015, la cui mostra è ospitata al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (inaugurazione venerdì 18 dicembre). Le 56 incisioni che fanno parte della fase finale del premio sono state selezionate tra più di 140 opere pervenute, a testimonianza della grande attenzione che ha riscosso questa prima edizione del premio e del rinnovato fermento che sembra di intravvedere nelle aule delle accademie d'arte intorno al linguaggio grafico.
L'ultima sezione della Biennale, che aprirà il 27 febbraio 2016, è la mostra L'onirica navigazione. Omaggio a Giuseppe Maestri. Si tratta di una selezione di opere a tema dalle collezioni del Gabinetto delle Stampe, che verrà ospitata anch'essa nelle sale del Museo delle Cappuccine. Il tema dell'onirica navigazione è un tributo all'incisore ravennate nella prima edizione della Biennale a lui dedicata, nonché una voluta citazione del titolo dell'ultima mostra personale allestita da Maestri, proprio a Bagnacavallo, nel 2008.
Per info: www.museocivicobagnacavallo.it
Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 16 [2015 - N.54]