In forma di ceramica

La collezione contemporanea del Museo Carlo Zauli in mostra a Venezia fino al 4 maggio

Cristina Casadei - Museo Carlo Zauli Faenza

Per la prima volta la collezione contemporanea in ceramica del Museo Carlo Zauli di Faenza esce dal museo e diventa una mostra, inaugurata il 2 aprile a Palazzetto Tito, sede della Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia, e a cura di Stefano Coletto, della FBLM, e Matteo Zauli, direttore del MCZ.
È davvero un grande riconoscimento che un'istituzione, il cui programma di residenze è fra i più antichi d'Europa, compie verso il nostro lavoro con gli artisti e la ceramica. FBLM è una delle maggiori istituzioni italiane dell'arte contemporanea, nata nel 1898 da un lascito testamentario con il preciso scopo di dare spazio alle ricerche artistiche giovanili, integrandole al suo ruolo di sede espositiva di fama internazionale. La collezione Zauli, cresciuta negli anni attraverso il progetto curatoriale Residenza d'Artista MCZ e le altre collaborazioni con gli artisti, vanta nomi di fama nazionale e internazionale, ma anche di giovani. Artisti diversissimi uniti dal comune denominatore della ricerca: ognuno di essi infatti ha incontrato con noi la ceramica per la prima volta o quasi, portando il mezzo espressivo della tradizione locale a una visione completamente inedita. È infatti la sperimentazione l'aspetto con cui il MCZ ha portato avanti in questi dodici anni il lavoro con artisti, insieme ad artigiani ceramisti faentini, e studenti del territorio e delle accademie italiane, in esperienze ogni volta nuove ma sempre di larga condivisione.
Scrive Angela Vettese nelle note introduttive del catalogo che accompagna la mostra "... Ne è nata una collezione in fieri non soltanto di opere, ma anche di atteggiamenti estetici e di relazioni umane, nel continuo dialogo tra artisti più o meno giovani e maestri specifici della tecnica. Se qualcosa di simile potesse accadere anche a Vietri, Deruta, Grottaglie e tutti i luoghi italiani di produzione ceramica, se addirittura questo si estendesse a un know how del vetro, del legno, del marmo, di tutto il campo della decorazione così a lungo demonizzato e isolato, il nostro paese si potrebbe trovare con molte frecce al suo arco per rinnovare una traduzione del ben fatto che ci appartiene da sempre. Ma che non può che rinsecchire, se lasciata a se stessa e senza l'aiuto di quello sguardo strabico, barbaro, indagatore, ingenuo, curioso e dunque innovatore che è, appunto, quello degli artisti".
Questa esclusiva collettiva presenta ventinove opere di ceramica realizzate da altrettanti artisti e il titolo "in forma di ceramica" allude all'invenzione creativa che, da una parte, trova ispirazione nelle caratteristiche straordinarie di un materiale nobile, dall'altra, si scontra con i limiti spesso imprevedibili che esso pone; il risultato del processo è tensione e stupore, concretezza e leggerezza di un pensiero che, materializzandosi, si maschera di forme.
La mostra, che si apre al piano terra di Palazzetto Tito con Edison Clouster, grande installazione con ceramica, neon e lampadine di Luca Trevisani, ospita nelle sale al piano superiore opere che vanno dalla grande e celebre Madonna di Alberto Garutti, al "non-vinile" di Lorenzo Commisso, disco in ceramica ascoltabile sul suo giradischi, fino allo stuzzicadenti in terracotta realizzato da Sislej Xhafa nel 2006, ai coriandoli multicolori in grès di Eva Marisaldi e agli esiti delle ricerche scientifiche di Frosi e Perrone con il CNR.
In occasione dell'evento è stata edita una pubblicazione a cui hanno collaborato Daniela Lotta, Guido Molinari e Marco Tagliafierro, curatori di alcune delle edizioni di Residenza d'Artista MCZ.
Tanti gli artisti esposti: Yuri Ancarani, Salvatore Arancio, Sergia Avveduti, Maura Biava, Lorenza Boisi, Pierpaolo Campanini, Gianni Caravaggio, David Casini, T-Yong Chung, Lorenzo Commisso, Frosi-Perrone, Alberto Garutti, Francesco Gennari, Giovanni Giaretta, Piero Golia, Simon Mcgrath, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Maurizio Mercuri, Luca Monterastelli, Bruno Peinado, Chiara Pergola, Marco Samorè, Daniel Silver, Luca Trevisani, Davide Valenti, Daniele Veronesi, Sislej Xhafa, Italo Zuffi.


Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 18 [2014 - N.49]

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