Piccoli musei crescono

La fotografia del sistema museale della provincia di Ravenna svela una presenza capillare e qualificata del patrimonio culturale

Eloisa Gennaro - Responsabile Ufficio MAB Provincia di Ravenna

Nel 1993 l'indagine STIMMA (Sistema Territoriale Integrato Musei Monumenti Archeologia) commissionata dalla Provincia di Ravenna censì sul territorio quarantuno istituzioni museali. Il censimento mostrava una massiccia e diffusa presenza di realtà medio-piccole - tra cui alcune "note" e altre "da scoprire" o "da valorizzare" - e l'eterogeneità delle raccolte conservate, quasi tutte legate strettamente alla storia, tradizioni e cultura del territorio d'appartenenza.
In due decenni la situazione si è naturalmente evoluta, al passo con quanto accadeva nel resto d'Italia. Innanzitutto un dato incontrovertibile: l'aumento vertiginoso del numero di musei o istituti assimilabili, che ora sono diventati cinquantanove (e almeno altri due sono in cantiere...), omogeneamente diffusi su tutto il territorio. Parecchie delle realtà nate negli ultimi vent'anni sono classificabili come raccolte museali, ovvero istituzioni dedite principalmente alla conservazione ed esposizione del patrimonio, spesso di natura privata. Al contempo si è registrato un altro fenomeno: molte delle realtà già esistenti - soprattutto quelle pubbliche - si sono trasformate da semplici depositi o raccolte permanenti in istituzioni orientate ai diversi tipi di pubblico, migliorando spazi e servizi, rafforzando la propria missione scientifico-culturale e la funzione sociale; fenomeno che riflette di fatto la maggiore attenzione ai musei da parte della normativa nazionale, in particolare quella relativa agli standard di qualità, ma anche i maggiori e più qualificati incentivi regionali e provinciali erogati ai sensi della L.R. 18/2000.
Se è vero che il capoluogo, città d'arte famosa per i suoi monumenti d'epoca tardo-antica, presenta il maggior numero di musei (ben sedici su tutto il territorio comunale), seguita da un'altra città d'arte, Faenza, in cui si concentrano dieci istituzioni museali, è da rilevare come in tutti i restanti comuni della provincia - fatta eccezione per due - si localizzano da uno a più musei.
È da evidenziare anche come il territorio ravennate conti su un'offerta fortemente diversificata e specializzata: nove musei d'arte antica, moderna o contemporanea, sei musei archeologici, cinque musei storici, quattro musei di scienze naturali e uno di tecnologia, quattro musei demo-etno-antropologici, otto musei d'arte sacra e devozionale, cinque case-museo, quindici musei specializzati, un giardino botanico e persino un planetario.
La metà dei musei del territorio è di proprietà pubblica, l'altra metà di proprietà ecclesiasistia o privata. Molte sono realtà medio-piccole o anche piccolissime, come ad esempio il Piccolo Museo di Bambole e altri Balocchi di Ravenna, alcune sono istituzioni grandi con ambizioni a carattere internazionale quali il MAR di Ravenna e il MIC di Faenza; ci sono musei ospitati in rocche o palazzi di notevole pregio storico-architettonico come il Museo Nazionale dell'Età Neoclassica in Romagna di Faenza e case-museo di letterati o scienziati. Alcune realtà si limitano alle dimensione di raccolta permanente, altre si caratterizzano per la molteplicità e la vivacità delle funzioni, per un rapporto fortemente identitario e partecipato col territorio quali il MUSA di Cervia e l'Ecomuseo di Villanova di Bagnacavallo, per l'attenzione alla ricerca o per la vivacità e l'originalità degli eventi promossi come il Museo Carlo Zauli di Faenza, solo per fare qualche esempio.
Non è un caso che la Provincia di Ravenna, di fronte a un patrimonio storico-artistico- culturale così ampio, diversificato e frammentato, abbia dato vita nel 1997 al Sistema Museale Provinciale, sottoscrivendo una convenzione con gli enti pubblici e privati proprietari di istituzioni museali dotate di determinati standard minimi. Oggi al Sistema aderiscono trentanove musei del territorio, tra cui tutti quelli civici e statali aventi i requisiti e un'alta percentuale di quelli privati, ad esclusione dei musei ecclesiastici.
Potendo dare in questa sede solo un quadro sintetico dell'offerta museale ravennate, accennando appena alle sue macro caratteristiche, rimandiamo al sito del Sistema Museale Provinciale e ai numeri pregressi della rivista "Museo in-forma" per ulteriori dettagli in termini di performance e assetto finanziario dei musei, informazioni senz'altro utili per determinare la crescita complessiva dei musei aderenti al Sistema - segnatamente quelli più piccoli - in termini di servizi erogati, di patrimonio, di presenza del pubblico.

Speciale Musei di Romagna - pag. 15 [2013 - N.48]

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