Il Battistero Neoniano. Uno sguardo attraverso i restauri
Un volume e una mostra dedicati a un monumento 'unico' nell'ambito dell'architettura tardo-antica
Emanuela Grimaldi - Museo Nazionale di Ravenna
"Il Battistero Neoniano. Uno sguardo attraverso i restauri" è il titolo della pubblicazione che la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini ha dedicato a uno dei più interessanti e affascinanti tra i monumenti Unesco di Ravenna.Il Battistero degli Ortodossi, conosciuto anche come Battistero Neoniano, per l'importante rinnovamento promosso dal vescovo Neone intorno alla metà del V secolo, costituisce un unicum nel panorama delle architetture tardo antiche nonostante le molteplici trasformazioni susseguitesi nel tempo ne abbiano alterato in modo significativo l'aspetto originario, compromettendone le proporzioni, la forma architettonica e importanti aspetti della decorazione.
Il volume, a cura di Cetty Muscolino, Claudia Tedeschi e Antonella Ranaldi, restituisce i risultati dei più recenti studi, delle scoperte e degli approfondimenti maturati nell'ambito delle campagne di restauro dirette dalla Soprintendenza di Ravenna, depositaria di un patrimonio di conoscenze storiche e tecniche sempre più approfondito e perfezionato perchè formatosi in oltre un secolo di interventi sui monumenti e sulle straordinarie decorazioni musive ravennati. Così la storia della Soprintendenza e quella del Battistero si sovrappongono ricordando come la "storia dei monumenti e storia del restauro sono ormai un'unità inscindibile" e come "cent'anni di storia del restauro, tra teoria e prassi, contribuiscono alla connotazione fisica degli edifici storici diventando gli interventi stessi effettuati parte integrante del processo conoscitivo".
La positiva collaborazione tra gli esperti delle diverse discipline, maturata nell'ambito del cantiere del Battistero della cattedrale durante gli ultimi lavori condotti dalla Soprintendenza tra il 2006 e il 2007, trova puntuale riscontro anche in questa nuova pubblicazione, dove i contributi specialistici dei singoli autori concorrono alla definizione di una lettura multidisciplinare. Certamente la scelta di un simile approccio è ancor più necessaria quando, come in questo caso, la conoscenza dell'oggetto d'indagine presenta ancora, nonostante gli innumerevoli studi e ricerche, discreti margini di incertezze oltre che aspetti ambigui.
La lettura della forma architettonica e costruttiva del Battistero proposta in apertura del volume cerca di restituire al lettore l'assetto originario dell'edificio, individuando gli elementi di novità riconducibili agli interventi del vescovo Neone e analizzando le diverse trasformazioni che coinvolsero pianta e alzato, dalle modificazioni al sistema degli ingressi a quelle della morfologia delle finestre. Largo spazio è dedicato al complesso e articolato apparato decorativo, realizzato con diverse tecniche esecutive, quali l'opus sectile, lo stucco e il mosaico, in stretta relazione con la scansione architettonica interna del Battistero. Di volta in volta i vari contributi ne affrontano gli aspetti iconografici, simbolico-interpretativi, ma anche tecnici e materici, proponendo inedite letture e fornendo nuovi significativi dati. Particolarmente interessante è anche la ricostruzione della storia dei restauri, dagli interventi ormai storicizzati ai più recenti, per i quali si prendono in considerazione questioni di ordine metodologico e operativo, particolari problemi conservativi e modalità di documentazione. Parte integrante della pubblicazione è il ricco apparato iconografico frutto di una capillare ricerca documentaria. Tale apparato offre un'accurata selezione di foto storiche, di foto scattate durante i più recenti cantieri e di riproduzioni di disegni, studi, progetti e documenti conservati in massima parte negli archivi della Soprintendenza di Ravenna.
Ideale prosecuzione della pubblicazione è la mostra "Il Battistero Neoniano. Uno sguardo attraverso i disegni e i materiali della Soprintendenza di Ravenna" allestita presso il Museo Nazionale di Ravenna fino al 24 giugno 2012. Attraverso l'esposizione di cartoni pittorici, disegni e acquerelli per lo più inediti, ripercorre le complesse e affascinanti vicende del monumento fornendo un'eccezionale testimonianza degli studi intrapresi, delle progettazioni e dei lavori condotti fra la fine dell'Ottocento e gli anni trenta del Novecento.
Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 20 [2012 - N.43]