A Villanova un museo "cantiere"

Maria Rosa Bagnari - Responsabile del Centro Etnografico della Civiltà palustre di Villanova di Bagnacavallo

Il Centro Etnografico della Civiltà palustre è una realtà museale con progetto dinamico che recupera la cultura materiale legata strettamente alla propria realtà territoriale, con la caratteristica di raccogliere reperti realizzati con tecniche medievali e ottocentesche, utilizzando vegetazioni spontanee. Il "progetto dinamico" consiste nelle attività del "Cantiere aperto", laboratorio tenuto in vita dagli ultimi artigiani che detengono il bagaglio tecnico inalterato di dette arti manuali. L'attività si svolge durante tutto l'anno per: la ricostruzione di manufatti (primo '900) per il completamento della raccolta, visite guidate, attività didattiche e mostre itineranti a livello nazionale. L'opera di ricerca si concretizza nell'85 con la raccolta di reperti e documentazione rappresentative del mondo rurale della Bassa Romagna ed in particolare dell'utilizzo dell'erba di valle. Tali attività erano specifiche di questa comunità, un tempo "Villanova delle Capanne", sorta nel XIV secolo sull'argine sinistro del fiume Lamone, zona acquitrinosa, che offriva materia prima naturale adatta alla costruzione di case-capanna, oggetti della quotidianità, strumenti di lavoro e arredi domestici. Villanova vive seicento anni di questa cultura, non evolvendosi come attrezzatura e tecnica, ma raggiungendo alla fine dell'800 livelli di intrecci finissimi definibili artistici. Il Centro raccoglie: (1) ricostruzioni ambientali che rappresentano luoghi e fasi della lavorazione, (2) attrezzatura originale per la lavorazione delle cinque erbe (canna, stiancia, giunco, carice e giunco pungente) e del legno nostrano (pioppo, salice), (3) raccolta di manufatti (periodo 1850-1950), (4) documentazione audiovisiva e fotografica inerente all'ambiente e al ciclo produttivo, (5) piccolo stagno. Si recupera, così, un importante patrimonio culturale altrimenti a rischio di estinzione, strettamente legato alla specificità e identità del territorio e se ne promuove la conoscenza con varie iniziative, mostre e corsi. Appuntamenti importanti: Mercatucci di primavera, Sagra della Civiltà delle Erbe palustri in settembre. Riconoscimenti: "Premio ERA per l'ambiente " 1995; "Osservatorio Opera" 1997 per la conservazione del patrimonio culturale e ambientale.

Speciale musei etnografici - pag. 8 [1998 - N.3]

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