Dalle corti rinascimentali alla Commenda di Faenza

Un convegno internazionale e una serie di celebrazioni collaterali a Faenza su Fra Sabba da Castiglione (1480-1554) per la conclusione dei lavori di restauro al complesso della Chiesa della Commenda

Anna Rosa Gentilini - Direttore della Biblioteca Comunale di Faenza

Si terrà a Faenza, nella Sala del Consiglio Comunale, il 19 e 20 maggio 2000, un convegno internazionale di studi sui vari aspetti della figura di fra Sabba da Castiglione. Fra Sabba, nato a Milano da nobile famiglia, con ogni probabilità nel 1480, dopo gli studi giuridici (interrotti) a Pavia e dopo un soggiorno a Mantova, entrò nell'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani di S. Giovanni Battista (poi Ordine di Malta) nel 1505. Da quella data al 1508 fu a Rodi, avamposto cristiano nella lotta contro i Turchi. Già appassionato ricercatore ante litteram di archeologia, riuscì a procurare, dal suo soggiorno egeo, a Isabella d'Este di Mantova, diversi marmi antichi. Nel 1508, dopo una sosta a Napoli, si trasferirà a Roma dove per sette anni farà vita curiale e avrà modo di coltivare i suoi molteplici interessi culturali che a Rodi aveva dovuto sacrificare. Nel 1515 venne chiamato alla Commenda di Faenza, incarico che accettò per meglio dedicarsi a quegli studi che tanto amava, lontano dalla mondanità, dagli intrighi delle corti e dalla vita militare. La Chiesa della Commenda (S. Maria Maddalena), detta anche "Magione", situata nel Borgo Durbecco sulla via Emilia, risaliva al XII secolo e, all'arrivo di fra Sabba, versava in cattive condizioni di manutenzione poiché i precedenti commendatori non l'avevano scelta per propria abitazione e avevano utilizzato le rendite per altri scopi. Fra Sabba fu un amministratore molto oculato e attento: promosse lavori di totale rifacimento del complesso facendo costruire, a lato della chiesa, l'elegante chiostro rinascimentale, chiamò ad affrescare l'abside della chiesa Girolamo da Treviso, scelse la chiesa come luogo della sua sepoltura e sulla parete di sinistra fece scolpire una epigrafe funebre incorniciata da un grande affresco a chiaro scuro di Francesco Menzocchi. I suoi interessi di studio e di collezionista diedero origine ad una biblioteca, purtroppo oggi dispersa, e ad una raccolta di cimeli artistici, i cui pezzi superstiti sono conservati alla Pinacoteca Comunale di Faenza (busto di San Giovannino, urna cineraria d'alabastro, il San Girolamo penitente, il tavolo intarsiato da Fra Damiano da Bergamo). Figura con molte sfaccettature quella di fra Sabba: allo stesso tempo tardo umanista cristiano e "riformista" in prima linea nella lotta contro l'eresia, collezionista, esteta e fustigatore della corruzione civile e religiosa dei suoi tempi. Suo testamento morale e intellettuale sono i Ricordi, raccolta di precetti didascalici indirizzati al pronipote e pubblicati nella versione definitiva nel 1554 a Venezia da Paolo Gerardo; l'opera ebbe un notevole successo con venticinque edizioni fino al 1613, data oltre la quale non venne più pubblicata. Fra Sabba morì il 16 marzo 1554. Occasione di questa serie di manifestazioni è la conclusione di un lungo lavoro di restauri architettonici alla Commenda, iniziati nell'ottobre 1998 dall'Amministrazione Comunale di Faenza. Le celebrazioni che vengono ora proposte dal Comune di Faenza, con la partecipazione della Provincia di Ravenna, comprendono un convegno, organizzato dalla Biblioteca Comunale, inserito nel programma delle iniziative Bologna 2000, che intende analizzare le molteplici attività di fra Sabba, una mostra, organizzata dalla Pinacoteca Comunale alla Commenda, dei volumi superstiti, delle edizioni dei Ricordi, della sua collezione artistica e una Messa solenne in Cattedrale con le parti mobili in musica del XVI secolo curate dalla Scuola di Musica "G. Sarti" di Faenza. Il convegno, la cui ideazione è dovuta, oltre che alla Biblioteca Comunale, alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Bologna e al Dipartimento di Arti Visive dell'Università di Bologna, vedrà la partecipazione di studiosi di alto livello nelle diverse discipline tra cui: per gli aspetti storici Alberto Tenenti, Adriano Prosperi, Michel Fontenay; per gli aspetti letterari Paolo Trovato, Gian Mario Anselmi; per la parte artistica Giovanni Romano, Clifford Brown, Dora Thornton, Anna Colombi Ferretti, Massimo Ferretti; per la storia architettonica Anna Maria Jannucci. Gli atti del convegno verranno pubblicati.

Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 11 [2000 - N.7]

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