Impronte

In mostra fino al 20 agosto al Museo Nazionale di Ravenna le matrici xilografiche della prima Guida di Corrado Ricci

Emanuela Fiori - Direttrice Museo Nazionale di Ravenna

Giovedì 20 aprile è stata inaugurata la mostra intitolata Impronte. Le matrici della prima Guida di Corrado Ricci, che ha reso possibile fare conoscere al grande pubblico un piccolo fondo conservato da tempo presso il Museo Nazionale costituito dalle matrici xilografiche impiegate per la realizza-zione della prima guida di Ricci, edita dai fratelli David nel 1878.
Nel 1877 Corrado Ricci (1858-1934), allora diciannovenne, fu coinvolto dai fratelli Antonio e Giovanni David, cartolai ed editori ravennati col negozio "alla Minerva" situato lungo l'odierna via Cairoli, nella realizzazione di una nuova guida della città, un'opera che ebbe un grandissimo suc-cesso, al punto da godere, negli anni a venire, di altre cinque edizioni rivisitate e aggiornate. I fratel-li David ritennero necessario provvedere a questo investimento visto che le più aggiornate guide di Ravenna esistenti all'epoca risalivano ai primi dell'Ottocento e i numerosi visitatori chiedevano spesso un testo più aggiornato.
Il padre di Corrado, Luigi, era un disegnatore, scenografo teatrale e da qualche anno aveva introdot-to tra le sue attività anche quella di fotografo, prediligendo la riproduzione degli edifici monumen-tali e del paesaggio a quella di studio.
Amico fraterno e collega di Luigi era Odoardo Gardella, anch'egli legato al mondo teatrale nell'attività di scenografo e macchinista. Nato nel 1820, attorno al 1860 decise di dedicarsi quasi a tempo pieno allo studio della città di Ravenna. La sua era un'indagine capillare, basata sull'analisi autoptica e in palese polemica metodologica con l'attività degli storici locali contemporanei.
Sollecitata un'opinione a Gardella e ad Adolfo Borgognoni, frequentatori della cartoleria dei David, la scelta cadde sul giovane Corrado, da tempo frequentatore della famiglia Gardella e del cenacolo presso "la Minerva". All'epoca il giovane aveva appena terminato il liceo ginnasio sotto l'egida di Borgognoni, amico personale di Carducci.
La guida fu messa in vendita a fascicoli col titolo Ravenna e i suoi dintorni a partire dagli ultimi mesi del 1877; le uscite si protrassero fino al maggio 1878, a ridosso delle feste organizzate in ono-re di Luigi Carlo Farini, durante le quali sarebbe stata inaugurata la statua posta davanti alla stazio-ne ferroviaria, cui fu dedicata l'antiporta dell'operetta.
Come lo stesso Corrado precisa nell'introduzione e in vari luoghi del testo, un apporto fondamenta-le alla creazione della guida fu offerto da Gardella e dal padre Luigi. Il sostanziale aiuto fornito dai due mentori è ben chiaro all'analisi dell'apparato iconografico. Il volumetto contiene infatti 53 tavole incise raffiguranti interni ed esterni di edifici e monumenti e hanno come riferimento fotografie di Luigi o disegni di Gardella.
La raccolta oggetto della mostra è costituita dalla collezione quasi completa delle matrici xilografi-che utilizzate nella realizzazione della Guida, possedute dal Museo Nazionale, che, come si ricava dal testo di Ricci e dalle firme apposte su alcuni dei legni, furono realizzate dall'artista lughese Silvio Minardi. Grazie alle matrici possiamo ricostruire l'intero processo di ideazione e realizzazione dell'apparato iconografico della Ravenna e i suoi dintorni, partendo dalle immagini originali, costi-tuite, come si è detto, da fotografie di Luigi Ricci o da disegni di Odoardo Gardella, fino alle stampe presenti sul volume. Questo particolare aspetto è stato attentamente curato nella esposizione met-tendo a confronto le matrici originali con le incisioni presenti sulle guide e proponendo il confronto fra alcune immagini originali (foto o disegni) e la restituzione grafica risultato della elaborazione xilografica.
La mostra è completata dalla esposizione di alcune copie delle prime due edizioni della guida, le uniche intitolate Ravenna e i suoi dintorni, che furono rilegate con copertine rigide o economiche, a seconda delle possibilità dei possessori.


Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 20 [2017 - N.58]

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