Lamone Bene Comune
L'indagine ICOM Italia su "musei e paesaggi culturali" premia il progetto dell'Ecomuseo delle Erbe Palustri
Luca Andreini - Ecomusei Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo
In occasione della 24a Conferenza generale dell'ICOM, tenutasi a Milano dal 3 al 9 luglio scorsi, si è tenuta la premiazione delle migliori pratiche dell'Emilia Romagna che hanno partecipato all'indagine nazionale sul rapporto fra "musei e paesaggi culturali", promossa nel 2015 da ICOM Italia.All'indagine hanno partecipato 200 musei italiani, i cui progetti sono stati selezionati prestando attenzione è stata posta alla capacità del museo di comunicare le proprie attività, all'originalità del rapporto tra museo e contesto, alla stabilità nel tempo dell'attività. Ne è emersa una lista di 35 progetti giudicati particolarmente meritevoli per la pertinenza con il tema, la congruenza tra obiettivi e azioni, le modalità di verifica del progetto. Si è infine considerato il ruolo del museo sul piano della tutela e/o studio e documentazione e/o educazione/mediazione sul paesaggio circostante e il coinvolgimento attivo del pubblico/cittadinanza nelle attività del museo, nella definizione del prodotto finale e/o nella definizione di politiche territoriali (nel caso di ecomusei).
Tra le realtà di casa nostra si è distinto l'Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo che con il progetto "Lamone Bene Comune", oltre ad essere stato incluso fra i dieci più significativi che si sono guadagnati la qualifica di "eccellente pratica nella relazione fra museo e paesaggio culturale", ha ottenuto anche una menzione speciale insieme al MAMbo di Bologna e al Museo della Marineria di Cesenatico.
Il progetto partecipato "Lamone Bene Comune" ha mosso i primi passi nel 2005 grazie a un finanziamento europeo per il recupero della sommità arginale del fiume Lamone con la realizzazione di un percorso ciclopedonale che coinvolge i Comuni di Bagnacavallo, Ravenna e Russi, crescendo negli anni e prendendo forma e continuità nel 2010, arrivando a coinvolgere altri Comuni ed enti, associazioni naturalistiche, di promozione sociale e culturale, strutture ricettive, aziende e centri di educazione ambientale. Tutti accomunati dalla volontà di valorizzare il fiume e i territori circostanti dal punto di vista ambientale e turistico, fornendo un'occasione di incontro nei tavoli di negoziazione. Il percorso è stato possibile anche grazie a contributi regionali ottenuti attraverso bandi per l'educazione alla sostenibilità e per progetti di partecipazione.
Numerosi i risultati raggiunti in questi anni: dalla pubblicazione annuale della guida Lòng e' fion (Lungo il fiume) alla definizione del marchio Terre del Lamone, dalla realizzazione del Quaderno della vita di fiume alla programmazione di iniziative di promozione territoriale come la Pedalêda cun la magnêda longa e i Lòm a Mêrz, da progetti didattici alla stesura del Manifesto delle Terre del Lamone e della Mappa delle Tipicità.
A presentare il progetto e ad assistere a questo importante riconoscimento è andata in trasferta una piccola delegazione bagnacavallese. Il presidente di Icom Italia, Daniele Jalla, al termine della presentazione, ha speso parole di grande apprezzamento per un progetto molto coinvolgente che ha saputo instaurare un rapporto intenso con le comunità di riferimento, e grazie a una modalità di lavoro spontanea e naturale è riuscito a farsi ben comprendere dalla comunità attiva delle Terre del Lamone.
Un riconoscimento che rende orgogliosi l'Ecomuseo, l'amministrazione comunale e tutti i partner che nel corso degli anni hanno collaborato e che continuano a portare avanti il progetto, consapevoli del ruolo importante che può svolgere se integrato e promosso all'interno di un contesto paesaggistico riqualificato, che per le varie comunità può rivelarsi una potenziale risorsa non solo economica ma soprattutto culturale.
In un presente sempre più globalizzato siamo convinti che sia di fondamentale importanza avere la consapevolezza delle proprie origini e del proprio territorio, e che soprattutto le giovani generazioni abbiano l'opportunità di riconoscersi nel luogo in cui vivono, di sentirsi parte di una realtà fatta di valori unici che sanno di poter trovare lì e solo lì.
Notizie dal Sistema Museale della Provincia di Ravenna - pag. 21 [2016 - N.57]