Museo del Paesaggio dell'Appennino faentino - Riolo Terme

Musei archeologiciMusei di scienze naturali

Rocca Trecentesca, P.zza Mazzanti 48025 Riolo Terme
Tel. 0546 71025
email roccadiriolo@atlantide.net
web http://www.atlantide.net/amaparco/rocca-di-riolo/

Museo di Qualita' 2010-2012Museo di Qualita' 2010-2012

Apertura 2017:
15 settembre - 28 febbraio: venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00 - 13.00 / 14.30 - 18.30
1 marzo - 14 giugno: venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00 - 13.00 / 14.30 - 18.30
15 giugno - 14 settembre: giovedì e venerdì 18.00 - 23.00; sabato, domenica e festivi 15.00 - 23.00

Ingresso a pagamento (intero € 3,50, ridotto* € 2,50, ingresso gratuito per bambini in età prescolare, disabili, residenti nel Comune di Riolo Terme
*bambini di età compresa tra 6 e 12 anni, over 65)

La Rocca di RioloPercorso I misteri di CaterinaPercorso Scudi di pietra
La Rocca di Riolo, antica roccaforte della Valle del Senio, sorse insieme al suo borgo sul finire del XIV secolo, come presidio per opera della città di Bologna.La Rocca, che ha mantenuto nel tempo la sua funzione difensiva, è un magnifico esempio di fortificazione militare che segue l'evoluzione delle tecniche offensive tardomedievali. Al primo nucleo, ancora abbastanza integro e ben visibile, furono infatti apportate modifiche e aggiunte, in particolare a seguito dell'avvento delle artiglierie da fuoco. La Rocca appartiene alla tipologia detta della "transizione", in cui si assommano caratteristiche architettoniche medievali e rinascimentali come il fossato e le caditoie per il tiro piombante, le camere di manovra con le bocche di fuoco per il tiro radente fiancheggiante. Molte celebri dinastie signorili italiane si sono alternate alla sua guida, e fra queste la signoria faentina dei Manfredi, che con Carlo II Manfredi ha apportato alla struttura architettonica della Rocca i mutamenti più rilevanti, ponendo Riolo a capoluogo della contea di Valsenio;infine sotto il governo di Gerolamo Riario e Caterina Sforza la Rocca raggiunse la sua massima efficienza militare e assunse le forme che ancora oggi conserva.

Da ottobre 2006 la Rocca ospita il Museo del Paesaggio dell'Appennino Faentino, divenendo un importante centro di studi, scoperte e attività, in evoluzione continua, un Museo del Territorio, e al tempo stesso un punto informativo, di documentazione, conservazione e valorizzazione della memoria storica del luogo. E' un Museo del tempo e dello spazio: del tempo perché la struttura, in quanto testimonianza di un periodo storico, è in grado di rievocare il Medioevo, trasmettendone emozioni e conoscenza; dello spazio perché rappresenta il territorio nel suo insieme, un bene da conservare e da comunicare, con tutte le espressioni e i segni del lavoro sedimentati nei secoli. L'interno della Rocca è allestito in modo particolare e suggestivo, con installazioni visive e sonore e la presenza di plastici che mostrano le peculiarità storiche territoriali, riproponendo gli usi e le caratteristiche difensive della fortificazione; è presente inoltre una sezione archeologica con reperti della zona allestita dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna.

Durante tutto l'anno la Rocca è teatro di diverse iniziative fra cui esposizioni temporanee a cura dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Riolo Terme, presentazioni di libri, concerti, rassegne dialettali, letture animate, incontri e laboratori. Grande spazio viene dato all'approfondimento del Medioevo con iniziative quali spettacoli di esibizione d'armi e duelli in costume storico, tornei di tiro con l'arco medievale, danze tardomedievali e rinascimentali, appuntamenti con l'artigiano vasaio e con il ceramista decoratore. Alcuni spazi interni, quali la sala posta al piano terra del mastio, la torre dell'orologio e l'aula multimediale sono disponibili per eventuali cerimonie o rinfreschi di matrimonio, convegni, conferenze o quant'altro; ulteriore perla della Rocca di Riolo è il Torrino Wine Bar, punto di ristoro ubicato nella suggestiva torre ovest e negli spalti, che permette di dare ai visitatori un esclusivo servizio. Numerosissimi sono quindi i motivi per non perdersi una visita alla trecentesca Rocca.

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