Museo del Risorgimento - Ravenna

Musei storici

Biblioteca Classense, Via Baccarini, 3 48121 Ravenna
Tel. 0544 482112 Fax 0544 482104
email classense1@sbn.provincia.ra.it
web http://www.turismo.ra.it/ita/Scopri-il-territorio/Arte-e-cultura/Musei_-gallerie/Museo-del-Risorgimento

Apertura: solo su appuntamento: dal martedì al sabato ore 9.00-12.30; giovedì ore 9-13.
Chiusura: lunedì e festivi, dal 5 al 18 agosto

Ingresso gratuito
Accessibile ai diversamente abili

Interno del Museo del RisorgimentoGiuseppe GaribaldiIl Capanno di Garibaldi
Il Museo del Risorgimento, ospitato all'interno della Chiesa di San Romualdo, espone la raccolta di cimeli risorgimentali già conservata presso la Biblioteca Classense.

La collezione, nacque dalla volontà di documentare la grande e sentita partecipazione, l'ammirazione e la devozione del popolo ravennate verso le patriottiche battaglie, ma anche per assolvere ad un compito di educazione politica alla nuova identità nazionale.
I Ravennati che avevano partecipato ai moti, alle guerre d'indipendenza, nonché alle vicende garibaldine, in primis naturalmente alla trafila dell'eroe successiva alla Repubblica Romana, fecero dono all'amministrazione comunale dei ricordi in loro possesso, fossero essi armi, divise, buffetteria, opere grafiche e dipinti o carteggi e documenti personali, testimonianze tutte di sentita partecipazione popolare, a cui si andarono ad aggiungere documentazioni, per lo più cartacee, raccolte dai quei "tutori" delle memorie documentarie ravennati, quali furono Primo Uccellini prima e Silvio Bernicoli poi.

Nonostante l'auspicio anche di altri personaggi politici ed intellettuali come Luigi Rava, Pietro Desiderio Pasolini, Carlo Malagola, Luigi Rasi, l'afflato di civica buona volontà dei donatori non riuscì a tradursi mai in un istituto museale dedicato al Risorgimento cittadino, senz'altro a causa delle conflittualità legate alla interpretazione della memoria storica del Risorgimento.
La raccolta confluì in un archivio di deposito e venne saltuariamente valorizzata per alcune esposizioni realizzate in occasione di eventi quali l'esposizione Regionale Romagnola del 1904, la ricorrenza garibaldina del 1932 e la celebrazione del centenario dell'Unità d'Italia nel 1959, che hanno comunque permesso alla cittadinanza la visione dei ricordi risorgimentali, in un'ottica assai legata allo spirito di culto ed esaltazione sentimentale che fu proprio dei Musei del Risorgimento sorti in tutte le città d'Italia dopo gli anni ottanta del secolo XIX.

Ad un secolo circa di distanza, nel 1997, l'allestimento della prima sezione del Museo del Risorgimento, realizzata all'interno della Biblioteca Classense dedicata precipuamente alla vicenda garibaldina a Ravenna, e al culto che ne derivò, volle dare un segnale di novità in direzione di una più attuale dimensione museografica, in grado di lasciar spazio alla analisi critica e all'interpretazione degli eventi storici. In occasione di tale allestimento, i lavori di inventariazione e restauro eseguiti a tappeto sui materiali documentari del museo hanno permesso di conoscere più approfonditamente i reperti risorgimentali.

Il frutto di tale studio consente ora alle scuole e al grande pubblico di avvicinarsi ad un'epoca storica che fu sì di lotte eroiche e martìri, ma assai più di vita quotidiana, di molteplici condizioni sociali, di vicende pubbliche e private di grande valenza conoscitiva.

Lo sforzo espositivo realizzato nel nuovo allestimento della collezione municipale Classense, si propone di valorizzare la raccolta, rendendola visibile, pur in un percorso di mostre tematiche, nella sua interezza, la cui consistenza cronologica si estende dalla repubblica Cisalpina alla prima guerra mondiale.

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