Museo d'Arte della Città - Ravenna

Musei artistici

Via di Roma, 13 48121 Ravenna
Tel. 0544 482487 - 482042 (sez. didattica) Fax 0544 212092
email info@museocitta.ra.it
web http://www.museocitta.ra.it/

Museo di Qualita' 2010-2012Museo di Qualita' 2010-2012

Apertura: martedì, giovedì e venerdì ore 9-13 e 15-18; mercoledì e sabato ore 9-13, domenica ore 15-18.
Gli orari possono subire variazioni durante le mostre temporanee.
Chiusura: lunedì, 15 agosto, 1 novembre, 25 dicembre, 1 gennaio
Aperture straordinarie: 26 dicembre, Pasqua, Lunedì dell'Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno

Ingresso a pagamento (biglietto intero € 3,00; ridotto € 2,00; specifiche gratuità).
Per mostre temporanee biglietto intero € 9,00; ridotto € 7,00; studenti Accademia e Università, insegnanti € 4,00.
Accessibile ai diversamente abili

Loggetta Lombardesca sede del Museo d'Arte della CittàGuidarelloMimmo Paladino, Vanità
Inaugurata nel 1829 come Galleria dell'Accademia di Belle Arti, la Pinacoteca del Museo d'Arte della Città di Ravenna è stata trasferita intorno agli anni 1970-72 negli attuali locali dell'ex Monastero di Santa Maria in Porto, una struttura architettonica oggi meglio conosciuta col nome di Loggetta Lombardesca. Le collezioni artistiche provenienti dagli ordini religiosi soppressi in età napoleonica e le successive donazioni di privati cittadini - cui fecero seguito nuove acquisizioni di opere d'arte effettuate dall'Amministrazione comunale nel periodo postunitario - costituirono il nucleo patrimoniale originario della Pinacoteca.

La Loggetta ospita attualmente tre collezioni, permanentemente esposte al pubblico , la famosa statua di Guidarello_Guidarelli, eseguita nel 1525 dallo scultore Tullio Lombardo - oggetto di leggende popolari e romantiche attenzioni - e il busto di Sant'Apollinare, patrono della città, eseguito dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen nel 1822.

La Collezione antica, che comprende opere datate tra il XIV e il XVIII secolo, raccoglie numerosi pittori di area romagnola: Marco Palmezzano, Baldassarre Carrari, Giovan Battista Bertucci, Francesco Zaganelli, Girolamo Marchesi, Niccolò Rondinelli, Andrea Barbiani, Luca, Francesco e Barbara Longhi, ne sono i maggiori rappresentanti. A questi si aggiungono importanti opere di pittori bolognesi, ferraresi, veneti e toscani - tra cui Guercino, Bastianino, Vivarini, Vasari, Cecco Bravo - a testimonianza dei poli artistici che hanno esercitato maggiore influenza sul territorio ravennate.

La Galleria d'arte moderna è ricca di opere databili cronologicamente tra l'inizio dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Pitture e sculture di artisti ravennati e romagnoli, in gran parte allievi della locale Accademia di Belle Arti, rappresentano il gruppo più significativo di questa raccolta che comprende opere di Ugonia, Pazzini, Torchi, Guaccimanni, Miserocchi, Saporetti, Rambelli, Toschi, Baccarini, Varoli e Salietti. Sono presenti anche artisti bolognesi ed extra - regionali, che hanno operato per lungo tempo in Romagna, unitamente a due opere acquistate rispettivamente nel 1916 e nel 1919: un olio su tela di Felice Carena e un disegno a matita di Gustav Klimt.

Entrambe le collezioni documentano le funzioni istituzionali svolte dalla Pinacoteca della nuova istituzione museale, relativamente alla conservazione, valorizzazione ed esposizione permanente del proprio patrimonio artistico.

A queste due raccolte si aggiunge la Collezione d'arte contemporanea, costituitasi in seguito alle numerose mostre temporanee - monografiche o collettive - allestite dagli anni Ottanta ad oggi negli spazi espositivi della Pinacoteca e nella sede decentrata di Santa Maria delle Croci (via Guaccimanni 5/7). Ne risulta una raccolta ricca ed articolata, nella quale presenze artistiche regionali si intrecciano con artisti italiani di fama internazionale, destinata ad ulteriori occasioni di arricchimento che ne confermano il carattere "in progress".

Al piano terra della Loggetta trova posto, in esposizione permanente, una mostra di Mosaici Contemporanei, realizzati negli anni Cinquanta da mosaicisti ravennati su cartoni di artisti di fama internazionale: Afro, Birolli, Cagli, Campigli, Capogrossi, Tassinari, Chagall, Corpora, Deluigi, Gentilini, Guttuso, Mathieu, Mirko, Moreni, Paulucci, Reggiani, Saetti, Sandquist, Santomaso, Vedova.

Alle collezioni permanenti e alle mostre temporanee, si aggiunge inoltre l'attività didattica, destinata prevalentemente al pubblico scolastico.

Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico


Il CIDM - Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico - è una sezione del Museo d'Arte della città di Ravenna che promuovere la ricerca, lo studio e la valorizzazione del mosaico in tutte le sue espressioni.

Attraverso i siti web www.mosaicoravenna.it e www.mosaicocidm.it, la pubblicazione di libri e materiali multimediali, il CIDM mette liberamente a disposizione un vasto orizzonte di informazioni e approfondimenti scientifici, di documentazione grafica e fotografica, video e ricostruzioni virtuali.

La Banca Dati Mosaico è uno strumento creato per chi desidera effettuare ricerche sulle opere musive antiche e contemporanee. Disponibile on line e continuamente aggiornata, è costituita da schede catalografico-descrittive, coerenti con gli standard ministeriali, corredate da documentazione iconografica e bibliografica. Le schede sono suddivise in alcune macroaree: dati generali e storico-artistici, stato di conservazione e restauri, materiali e tecniche esecutive, fonti e documenti di riferimento. Le attività di ricerca, reperimento e implementazione delle informazioni sono affidate a laureati delle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Bologna e a professionisti della Scuola per il Restauro del Mosaico della Soprintendenza di Ravenna.

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Opened in 1829 as Fine Arts Academy and Art Gallery, the Ravenna Museum of Art was transferred in 1970's in the actual location of the ex-monastery of S. Maria in Port, well-known as Lombardesque Loggetta. Also the Museum of Ornithology and the Natural Sciences were later housed in the north side of the building.
Between 1998 and 1999, more suitable buildings were found for the Fine Arts Academy, which was moved in Via delle Industrie, and for the Ornithological Museum, which was moved to the historic Palazzone of Sant'Alberto.
Thanks to this move, the Museum was finally able to better protect, conserve an promote its artistic heritage, as well as organising and providing suitable facilities for temporary exhibitions, thus becoming a City Art Museum in the full sense of the term.
The artistic heritage of the art gallery is permanently exhibited on the second floor and consists of three sections: the antique collection, the modern collection and the contemporary collection.

The most important group of works in the antique collection are the paintings from the abbatial apartment of the Monastery of Classe, the current Classense Library.
This section displays works dating from between the fourteenth and the eighteenth centuries, the majority from the Romagna area, represented by the schools of Forlì, Faenza, Cotignola and Ravenna. Luca, Francesco and Barbara Longhi together with Andrea Barbiani and Nicolò Rondinelli, are the greatest exponents in this section.
The collection also includes works by famous painter from Bologna, Ferrara, Veneto and Tuscany including Guercino, Dossi, Bellini, Vivarini and Vasari.
The famous statue of Guidarello Guidarelli, a sixteenth century work by the sculptor Tullio Lombardo, clinches the section.

Instead the collection of modern art, built up by way of deposits, bequests, donations and acquisitions, includes works from the period between the beginning of the nineteenth and the first half of the twentieth century. As well as paintings and sculptures by artist from Romagna and Ravenna -including Ugonia, Pazzini, Torchi, Guaccimanni, Rambelli, Baccarini, Varoli and Salietti- the collection includes works by Bolognese artists (Faccioli, Serra, Protti and Saetti) and painters from outside the region who have worked in Romagna (Signorini, Moradei, Ferroni and Tuti).
The works of the modern collection include the remarkable oil of canvas by Felice Carena and a pencil drawing by Gustav Klimt, as well as various which came to Ravenna in 1921 following the reorganisation of the Modern Art Gallery of Rome, as per the wishes of Corrado Ricci.
The paintings exhibited are only a part of the entire collection; the remaining works are held in the storerooms and in various public buildings of the city due to insufficient exhibition space.

The contemporary collection has come into being through temporary exhibitions staged by the Museum from the mid Seventies onwards. Since then this group of works has increased considerably, characterising the contemporary collection as a "gallery in progress". It was opened to the public in 1988 and currently consists of around fifty works which offer an important synthesis of contemporary Italian art, from the Fifties to today.
The gallery displays works by Accardi, Bartolini, Baruchello, Guerzoni, Guidi.

Finally, on the ground floor, the museum houses and exhibits a considerable number of modern mosaics, a collection which steps from an initiative devised by Giuseppe Bovini, with the collaboration of Giulio Carlo Argan and Palma Bucarelli: the "Modern Mosaics Exhibition" of 1959, which aims to promoting the expressive qualities of the mosaic in the light of the most up-to-date pictorial research. The artists invite to create the preparatory cartoons were, between the others, Afro, Birolli, Capogrossi, Campigli, Chagall, Guttuso, Gentilini.
In addition to the collection of Modern Mosaics, the Museum displays various important mosaic works creates from Seventies onwards and which have become part of its permanent collection. They are mosaics which have come to the Museum in various circumstances, interesting not only because of the famous names of the artists concerned, but because of the varied nature of the works themselves. In most cases, they are projects designed by artists working in an extremely diverse range of styles and created by mosaic artists or Ravenna schools such as the Severini Institute of Art and the Fine arts Academy.

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