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Museo della Beata Vergine della Salute
SOLAROLO, 48027



via Madonna della Salute, 69
tel.: 0546 52008


Apertura: su prenotazione. Ingresso gratuito icona museo

La raccolta di ex voto è ospitata all'interno del santuario della Madonna della Salute, edificato tra il 1731 e il 1735, nelle vicinanze del paese di Solarolo, in aperta campagna. L'autore di quest'architettura è Carlo Cesare Scaletta, architetto di Faenza, ai tempi noto in tutto l'ambito faentino. L'opera da lui progettata risulta essere un santuario a base centrale di forma ottagonale con quattro cappelle, delle quali la maggiore ospita un'immagine venerata dagli abitanti del luogo, la Madonna della Salute, targa in terracotta raffigurante una Madonna con Bambino.

Il santuario si presenta con forme lontane dal gusto barocco diffuso nella Romagna dell'epoca, avendo un apparato decorativo sia interno che esterno quasi assente. Dal dicembre 1944 all'aprile 1945 il fronte bellico si attestò lungo il fiume Senio e il paese di Solarolo venne quasi totalmente distrutto. Durante questo lasso di tempo anche il santuario fu gravemente danneggiato, perdendo il campanile e parte delle coperture.
Nel 1987 si conclusero i nuovi lavori di restauro, condotti e finanziati dalla Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali; nel 1990 si concretizzò l'idea di costituire un museo all'interno del santuario in grado di ospitare le tavolette votive dedicate alla Madonna della Salute che, a seguito dei danneggiamenti e dei lavori che avevano interessato a più riprese il santuario, erano state conservate in cassoni e in parte perdute o trafugate.

Il percorso espositivo trova una sua prima fase nella visita al santuario, dall'interno del quale si accede alla scaletta dedicata all'esposizione degli ex voto. Tute le tavolette sono appese in colonne da cinque elementi sulle pareti perimetrali della saletta attigua all'altare maggiore. A questa stanza si accede attraverso una cancellata direttamente dallo spazio ottagonale centrale del santuario.
Al centro della saletta è stata collocata una bacheca priva di sistema di illuminazione autonomo, contenente alcuni gioielli e oggetti donati al santuario dei fedeli. L'intero spazio viene illuminato da un sistema di luci al neon collocate a soffitto in posizione centrale. Le tavolette sono esposte seguendo un principio cronologico mentre il percorso di visita si conclude con i quattro tabelloni con i voti "raffigurativi".

Nel locale dedicato alla raccolta degli ex voto del santuario della Salute oggi sono conservati 187 ex voto e 255 voti raffigurativi metallici contenuti in sei tabelloni. Tutti i pezzi presenti sono stati schedati e negli elenchi di inventario, a tutt'oggi, sono presenti anche pezzi trafugati o comunque dispersi dei quali però compaiono precise descrizioni nell'opera di inventariazione, compiuta da Antonio Corsara nel 1932.
La maggior parte delle immagini oggi presenti nel santuario risalgono ai secoli XVIII e XIX, anche se della raccolta fanno parte tavole realizzate durante il Novecento, fino ai giorni nostri. Per tutte è stato individuato sia l'autore che il votante.

[Tratto da: Piva A. - Rudi A. (a cura di), Piccoli musei d'arte in Emilia Romagna, Venezia, Marsilio, 2000].