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Casa Gioacchino Rossini
LUGO, 48022



Via Giacomo Rocca, 14
tel.: 0545 38556
fax: 0545 38534

Apertura: apertura su prenotazione icona museo

Aperta dal 1992 per celebrare i 200 anni della nascita di Gioachino Rossini, a compimento del restauro realizzato con la collaborazione del Lions Club di Lugo, Casa Rossini è luogo di memorie rossiniane. L'edificio, sito oggi ai margini del centro storico, sorgeva presso una delle antiche fosse che circondavano la città. Di modesta fattura e di piccole dimensioni fu per lungo tempo abitato dai Rossini: da Gioachino Sante, il nonno, la casa passò nel 1787 a Giuseppe Antonio, il padre. Giuseppe Rossini, banditore trombetta del Comune di Lugo, vi abitò fino all'aprile 1790, quando si trasferì a Pesaro.

Nel 1802, rientrando con la famiglia a Lugo, Giuseppe non si stabilì nella sua casa già occupata, ma in un piccolo edificio del centro, vicino all'abitazione dei canonici Giuseppe e Luigi Malerbi. Fu alla loro scuola, in particolare a quella di Don Giuseppe ma anche sotto l'influenza di Don Luigi, organista del Comune, che Gioachino avviò con sistematicità la propria formazione musicale e iniziò a comporre. Al periodo trascorso a Lugo, dal 1802 al 1804 rimanda anche l'amicizia con Luigi Crisostomo Ferrucci, figlio di Violante Malerbi, il compagno di giochi, poi latinista e bibliotecario alla Laurenziana, l'amico carissimo che per lui compose l'epigrafe che campeggia sulla facciata della casa dal 1858: "Haec Domus Est / Ioachim. Rossini...".

Sappiamo che Gioachino Rossini anche nella maturità si era mostrato affezionato alla casa che aveva ereditato dal padre nel 1839: "Io ho casa a Lugo, la casa paterna, che non venderò mai, ma voglio sia conservata..." confidava a Filippo Mordani, a Firenze, nel 1855. I materiali rossiniani che appartengono alle raccolte municipali, per lo più suddivisi fra le diverse istituzioni culturali della città, sono per la gran parte documentari e iconografici.

Il nucleo fondamentale appare la cosiddetta "Saletta Rossini", attualmente esposto presso la Residenza Municipale della Rocca Estense: si tratta di una raccolta di quadri e documenti, quasi tutti autografi, che qualifica il rapporto del musicista con Lugo negli anni della maturità. Della Quadreria, conservata presso la Residenza Municipale e riproposta a casa Rossini, fa parte il grande ritratto ad olio del musicista realizzato da Lescot a Parigi nel 1828. Il dipinto, di proprietà di una delle più famose interpreti rossiniane, Marietta Alboni, venne donato dal celebre contralto alla città di Lugo nel 1894, "per volontà da lui espressa".