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Museo Nazionale delle Attività Subacquee
RAVENNA, 48023 - Marina di Ravenna

vai alla scheda del museo

Viale IV Novembre, 86/a
tel.: 0335 5432810 0544 531013
fax: 0544 531013
hdsitalia@racine.ra.it
www.hdsitalia.com
Apertura: da ottobre a maggio: sabato e festivi: 15.00-18.00
da giugno a settembre, mercoledì e giovedì: 21.00-23.00
Tutto l'anno: apertura su appuntamento.
icona museo

Inaugurato il 14 novembre 1998, a Marina di Ravenna, il "Museo Nazionale delle Attività Subacquee" è stato realizzato dall'HDS, Italia in stretta collaborazione con il Comune di Ravenna, che ha fortemente creduto in quest'opera, ed il contributo di privati, Enti ed Associazioni. Questo primo Museo, attualmente unica realtà nel suo genere in Italia, presenta una notevole varietà di materiali, attrezzature, stampe e diorama tesi ad illustrare un'attività vasta ed antica che affonda le sue radici nel nascere stesso dell'uomo.

La sua realizzazione è il coronamento degli sforzi dei soci della HDS, Italia, cui va il merito di aver costituito con le proprie donazioni, il nucleo originario di questa singolare raccolta di testimonianze di tutto ciò che è legato al lungo percorso dell'uomo per la riconquista dell'ambiente subacqueo. A queste si aggiungono quasi quotidianamente donazioni da parte di altri appassionati del mondo subacqueo.

Fra questi si possono notare, innumerevoli, rinomati nomi dell'esplorazione subacquea che hanno prontamente sposato quest'idea. All'esterno del Museo fanno bella mostra una campana iperbarica per immersioni in altofondale e una torretta butoscopica, chiaro richiamo di quanto ci attende al suo interno. Il tutto sotto la sfolgorante riproduzione grafica a mosaico dell'elmo dei fratelli Deane, i legittimi inventori dello scafandro da palombaro, adottato come logo dall'HDS. Il "Museo Nazionale delle Attività Subacquee" si compone di varie sezioni.

Nell'ingresso si trova la biblioteca con testi tematici della subacquea a disposizione di studenti, ricercatori, etc. All'entrata ci accoglie la statua originale in gesso del Cristo degli Abissi(da cui il nome della sala) dello scultore Prof. Guido Galletti, il cui bronzo giace dal 1954 nei fondali di S. Fruttuoso a simbolo della subacquea mondiale. A corollario un'ampia cronistoria della statua stessa nata da un'idea di Duilio Marcante e ritrovata da soci della HDS, Italia.

Alle pareti varie stampe del 1700 e 1800 ripercorrono l'avventura subacquea dell'uomo, dalle prime rudimentali campane butoscopiche in legno. In fondo alla sala ben figura una delle prime camere di decompressione italiane: una monoposto Galeazzi (affidata al Museo dall'Università di Ferrara), contornata da stampe che illustrano i primi studi dedicati ai problemi derivanti dall'esposizione all'alta pressione. Nella sala denominata Lavoro Subacqueo sono stati allestiti due diorama a grandezza naturale: uno sull'attività del palombaro, con attrezzature d'epoca, ed uno su quella del moderno sommozzatore con attrezzature attuali. Vi sono inoltre testi del 1600 e 1800 sulle "invenzioni" per lavorare sott'acqua.

In alcune vetrine trovano posto numerose attrezzature del lavoro subacqueo e vari erogatori. Divise fra le due prime sale, in altre vetrine, trovano posto una copia funzionale della prima custodia subacquea di Louis Boutan del 1895, un'ampia testimonianza di custodie stagne, per macchine fotografiche, custodie stagne per cineprese di Folco Quilici, Alessandro Olschki, Guido Mentasti, Raimondo Bucher, alcune delle quali autocostruite (anni '50) ed altre, tra le prime di tipo artigianale. Nella terza sala, dedicata alla Marina Militare, sono esposti manichini con mute da incursore ed autorespiratori ad ossigeno, stampe dell'epoca e foto che illustrano la nascita e l'evoluzione dei siluri a lenta corsa (SLC), comunemente chiamati "maiali", usati dagli incursori italiani nell'ultima guerra. Vi trova inoltre posto uno scafandro rigido articolato Galeazzi ed un'ampia testimonianza dell'evoluzione di questo tipo di attrezzatura nel mondo. L'ultima sala è riservata a "mostre tematiche temporanee" che vi sono periodicamente allestite.

Nell'attesa di una sede definitiva più consona ed ampia il Museo è attualmente ospitato nella scuola Media Statale "E. Mattei". Fra le innumerevoli donazioni non ancora esposte, per mancanza di posto, figura, infatti, anche un mini sommergibile, che sarà recuperato nel corso del 2000.

Muta adoperata dalla Marina Militare Italiana durante la seconda guerra mondiale
Muta adoperata dalla Marina Militare Italiana durante la seconda guerra mondiale
Camera di decompressione monoposto Galeazzi (1909)
Camera di decompressione monoposto Galeazzi (1909)
Custodia subacquea per cinepresa (1950)
Custodia subacquea per cinepresa (1950)