Museo del Risorgimento e dell’Età contemporanea
FAENZA , 48018
Corso Matteotti, 2
tel.: 0546 21541
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Apertura: temporaneamente chiuso |
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L'origine del Museo risale al 1904, quando fu allestita in modo permanente, in un locale annesso alla Pinacoteca Comunale, una mostra dedicata al contributo dei Faentini al Risorgimento italiano, già presentata all'esposizione Regionale Romagnola di Ravenna. Intorno agli anni Venti, il Museo fu chiuso per consentire un allargamento degli spazi espositivi della Pinacoteca, mentre l'allestimento di una mostra sull'indipendenza italiana determinò un ulteriore incremento della raccolta con documenti e cimeli sulla Prima Guerra Mondiale.
Nel 1929 il Museo fu riaperto e sistemato nei locali della Biblioteca a cura dell'allora direttore Pietro Zama. Nel 1960 si aggiunsero al Museo altre testimonianze sulla lotta di liberazione. Il nucleo più significativo, dall'età napoleonica all'Unità d'Italia, comprende stampe, fotografie, dipinti, proclami, locandine, armi, bandiere, uniformi e cimeli vari.
Nuovamente chiuse al pubblico nel 1976, le raccolte sono conservate in un deposito, mentre presso la Biblioteca comunale è consultabile la documentazione cartacea comprendente anche numerosi autografi.
[Testo tratto da: Musei in Emilia-Romagna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali dell'Emilia Romagna, Bologna, 2000]
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Gen. Giuseppe Sercognani, guidò la marcia contro Roma nel 1831 (ritratto ad olio)
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