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Museo Civico
COTIGNOLA, 48010



Via Sforza, 21
tel.: 0545 908811
fax: 0545 41282

Apertura: apertura su prenotazione icona museo

Il Museo Civico di Cotignola ha sede nel Palazzo Sforza, ricostruito nel 1961 sull'antica struttura del sec. XIV, che a partire dal 1991 ospita sia le opere lasciate alla città da Luigi Varoli (1889-1958), sia i reperti archeologici rinvenuti in zona.

La sezione Varoli occupa i locali del primo piano ed espone dipinti, terrecotte, sculture lignee e cartapeste realizzate dall'artista cotignolese, punto di riferimento per generazioni di giovani artisti. In particolare Varoli si presentò attento insegnante, avviando laboratori di ceramica in molte città romagnole e a Roma partecipò alle giurie di vari concorsi regionali e nazionali, diresse la scuola di disegno di Cotignola ed insegnò al Liceo Artistico di Ravenna.
La particolare impostazione che egli diede alla sua attività, utilizzando materiali diversi per la realizzazione di opere d'arte, è un punto di riferimento per questo Museo. Sezione distaccata del Museo è Casa Varoli, abitazione dell'artista che fu anche scuola di arte e musica aperta a tutti coloro interessati ad apprendere.

Al primo piano di Palazzo Sforza, nella cosiddetta Sala del camino, si trova l'Antiquarium, la recente sezione espositiva permanente tutta dedicata alla storia di Cotignola. Il progetto, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, prevede l'esposizione di reperti archeologici di età romana, medievale e rinascimentale.
Alcuni pannelli didattici, posti a corredo delle vetrine, guidano il visitatore attraverso la storia antica del territorio comunale, con particolare riferimento agli aspetti legati alla cultura materiale e agli insediamenti rustici nella centuriazione romana.

L'Antiquarium va ad ampliare la sezione archeologica già da qualche anno collocata nel cortile del Palazzo Sforza, che espone materiali a carattere funerario tra cui la bella stele del liberto Caio Vario, rinvenuta nel 1817 sotto un ponte del Fosso Vecchio presso Cotignola, probabilmente ancora in situ, ossia nella sua posizione originaria.
La stele rientra nella tipologia definita "a pseudoedicola" ed è caratterizzata da una ripartizione dello spazio in nicchie, contenenti i ritratti del proprietario, della moglie e del figlio; di grande interesse è l'indicazione delle misure dell'area sepolcrale che fungeva da recinto funerario e in cui la stele è inserita.


Sezione Varoli
Sezione Varoli
Cartapeste di Luigi Varoli
Cartapeste di Luigi Varoli
La stele dei Varii
La stele dei Varii